
Dedicare parte delle proprie attenzioni agli anziani, non solo è un gesto nobile ma è un’azione che può essere trasformata in una fonte di guadagno attraverso una progettualità bene indirizzata. Spesso in ambito familiare gli anziani vengono considerati un vero e proprio peso, un problema a cui trovare una pronta risoluzione. Ecco perché il progetto di aprire una casa famiglia per anziani può trasformarsi in un’attività lavorativa interessante in termini economici e di soddisfazioni personali.
Naturalmente la delicatezza di questa attività richiede grande impegno, pazienza, sensibilità e grandi doti caratteriali per dedicare agli anziani tutto l’amore possibile. Bisogna garantire a queste persona un’esistenza tranquilla e confortevole nonostante gli acciacchi dovuti all’età.
Nel nostro Paese la richiesta di servizi dedicati a una certa fascia di età è sempre più alta e il fabbisogno non è totalmente soddisfatto dai servizi pubblici. Un buon momento per pensare di aprire una casa famiglia per anziani e per assicurare a queste persone dei servizi utili alla loro condizione. Allora esaminiamo di seguito i passi da fare per avviare la nuova attività con criteri logici e dando importanza a tutti gli aspetti della questione.
APRIRE UNA CASA FAMIGLIA PER ANZIANI: ECCO COSA SERVE
Quando si parla di una casa famiglia per anziani ci si riferisce a una struttura adibita per accogliere delle persone di una certa età senza particolari problemi di salute ed autosufficienti. Da qui si comprende la differenza con un ricovero oppure con una casa di riposo.
Infatti una casa famiglia offre un ambiente casalingo nel quale gli anziani, in numero limitato, possono respirare l’affetto di un’atmosfera familiare. La struttura abitativa destinata alla casa famiglia non necessita di grandi dimensioni ma è sufficiente uno stabile di misure limitate, tale da ospitare fino a un massimo di 6 anziani.
Di conseguenza, almeno agli inizi, è una buona regola usare l’abitazione privata e poi eventualmente ingrandirsi una volta consolidata l’attività. In sintesi, per aprire una casa famiglia per anziani, è sufficiente un immobile con un soggiorno di 25/30 metri quadrati circa, con stanze da letto singole e doppie rispettivamente di circa 10 e 15 metri quadrati, con cucina e servizi igienici.
In sostanza è importante la disponibilità di spazi tali da garantire agli ospiti sicurezza, comfort e comodità e nei quali passare momenti della giornata insieme. Da bandire quindi gli spazi angusti, scale pericolose, ingresso e spazi non a norma di legge.
Inoltre si suggerisce un ambiente stimolante, opportunamente dotato di libri, giornali, tv, tutti strumenti utili per creare un valido diversivo per gli ospiti della struttura. Solitamente una casa famiglia non richiede il supporto di un sanitario all’interno della struttura, ma ciò non toglie che le prestazioni sanitarie possano essere assicurate in virtù di specifiche convenzioni stipulate con strutture sanitarie locali.
Questo perché il buon nome della vostra casa famiglia passa anche per il numero e la qualità dei servizi offerti agli anziani, maggiore sono e più cresce il gradimento degli ospiti e la visibilità della struttura.
APRIRE UNA CASA FAMIGLIA PER ANZIANI: FRANCHISING E FINANZIAMENTI
Per aprire una casa famiglia è possibile anche pensare all’opportunità della formula del franchising, una soluzione valida per scavalcare buona parte degli ostacoli legati all’apertura di una nuova attività: scelta dell’alloggio, allestimento e formazione sono garantiti dal franchisor all’affiliato fin dagli inizi dell’attività. Come pure è assicurata dal franchisor l’esperienza necessaria per trattare un tema delicato come quello dei servizi alla persona.
Avviare un’attività comporta sempre un investimento di capitale, risorse economiche non sempre disponibili. In questi casi si potrebbe ovviare alla carenza di fondi accedendo a qualche finanziamento agevolato proposto dalla Regione. Finanziamenti solitamente riservati ad alcune categorie quali giovani, disoccupati e imprenditoria femminile.
Comunque, per non perdere qualche vantaggioso finanziamento, il consiglio è quello di consultare periodicamente il sito ufficiale della Regione di riferimento per conoscere requisiti, somme disponibili, scadenze e ogni altra informazione utile per fare istanza al fine ottenere un eventuale finanziamento.
Inoltre, resta sempre in piedi la possibilità di chiedere un prestito bancario. Oggi esiste ancora la possibilità di stipulare con un istituto bancario un contratto di prestito a condizioni favorevoli. Per farlo, è opportuna un’indagine di mercato per scoprire le offerte più convenienti. Un’operazione non difficile con un minimo di conoscenza della materia e l’utilizzo dei comparatori online, strumenti con i quali è possibile confrontare contemporaneamente le diverse proposte.
APRIRE UNA CASA FAMIGLIA PER ANZIANI: REQUISITI E DOCUMENTAZIONE BUROCRATICA
Per aprire una casa famiglia per anziani la normativa vigente non richiede particolari requisiti, ma è consigliabile l’acquisizione di competenze sanitarie di base attraverso un corso di formazione di primo soccorso. Curare gli anziani è una cosa seria, per questo è importante acquisire alcune conoscenze di base anche relativamente al campo medico.
La facoltà di alcuni requisiti è un discorso valido per il titolare della casa famiglia, mentre il personale addetto alla cura degli anziani necessita, per poter operare, di una certificazione attestante il superamento di un corso professionale regolarmente riconosciuto dalla Regione competente territorialmente. Una buona regola per conoscere esattamente i requisiti è quella di contattare le istituzioni territoriali prima di qualunque iniziativa.
Per quanto riguarda l’aspetto burocratico della questione, aprire una casa famiglia per anziani non comporta specifiche richieste autorizzative al comune competente nei casi in cui nella struttura vengano ospitati non più di sei anziani e all’interno non vengano svolte prestazioni sanitarie. Tutto questo comunque non esonera il titolare della casa famiglia dal comunicare agli uffici comunali competenti l’apertura della struttura.
Essendo poi questa un’attività di servizi occorrono determinati passaggi burocratici da rispettare per dare avvio alla casa famiglia. Bisogna aprire la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, aprire le posizioni INPS e INAIL e comunicare l’inizio attività al Comune competente.
Tutti adempimenti fondamentali ai fini dell’avviamento della nuova attività, a cominciare dall’apertura delle posizioni INPS e INAIL. L’iscrizione all’INPS è importante per il versamento dei contributi previdenziali, mentre quella presso l’INAIL utile per la tutela contro eventuali infortuni sul lavoro.
Dare seguito a tutti gli adempimenti burocratici non è mai semplice, per questo si suggerisce di affidare l’intero processo burocratico a un professionista. Stiamo parlando di un commercialista serio, preparato ed esperto della materia capace di sbrigare i documenti necessari senza alcun intoppo di percorso e nei tempi giusti. Vale la pena pagare la parcella a un professionista per vivere più tranquillamente il momento e avere la certezza della correttezza delle pratiche.
Ragionevolmente è molto difficile pensare di adempiere a tutti i passaggi burocratici in totale autonomia, quindi meglio evitare qualunque rischio per non perdere tempo prezioso. Tra l’altro, trovare un commercialista bravo è facile, basta rivolgersi all’Ordine dei Dottori Commercialisti oppure chiedere consiglio a qualche amico.
APRIRE UNA CASA FAMIGLIA PER ANZIANI: CONCLUSIONI
In Italia questo genere di servizi non è diffuso tantissimo mentre la domanda cresce sempre di più, ecco perché aprire una casa famiglia per anziani è un progetto interessante. Non basta però la semplice idea perché per portare avanti seriamente un progetto occorrono sacrifici, capacità, soldi e in questo caso tanta dedizione. Con i presupposti giusti la vostra casa famiglia avrà nel giro di poco tempo buoni riscontri, senza le giuste prerogative meglio non avviare alcuna attività per non vanificare il tutto.
Detto questo, è importante anche dare visibilità alla propria casa famiglia e per farlo, passa parola a parte, va condotta un’ottimale campagna pubblicitaria. In primo luogo è molto importante un sito web ben strutturato, capace di “arrivare” subito ai potenziali clienti. In aggiunta al sito web, per promuovere la vostra attività sfruttate anche i vecchi canali come, ad esempio, le riviste di settore. In bocca al lupo per l’apertura della vostra nuova attività!
flavio
22 Gennaio 2020 at 16:04
Buona sera avrei bisogno di informazioni dettagli come costruire una casa famiglia, in quanto sono in possesso di una struttura
a chi mi posso rivolgere per info e dettagli
Grazie per la cortese attenzione
cell. 345/8145898
Riccardo Allievi
23 Gennaio 2020 at 9:14
Buongiorno, può prenotare una consulenza chiamando lo 02/9464246
Salvatore Nasca
16 Dicembre 2020 at 14:05
Buongiorno. Volevo chiedervi un parere circa una situazione che da anni vive la mia famiglia. Abitiamo in un appartamento al 2 piano condominiale confinate su una casa famiglia.
Viviamo un disaggio notevole relativamente al fatto che la notte dalla casa famiglia si sentono grida lamenti ecc degli anziani che vi soggiornano. Ho provato a seguire le vie diplomatiche senza alcun effetto. I lamenti manifestano chiaramente un malessere degli anziani che vi soggiornano oltre alla loro non auto sufficienza.
Cosa posso fare?
Massimiliano
16 Dicembre 2020 at 15:26
Per questi aspetti le consigliamo di contattare un avvocato
Teresa
19 Aprile 2020 at 17:18
Ho un’ attività di 2 affittacamere ,con 9 camere, VISTA LA SITUAZIONE Covid19,quindi zero turismo, VOLEVO trasformare gli affittacamere In casa x anziani autosufficienti,cosa mi consigliate?
Riccardo Allievi
26 Aprile 2020 at 12:34
Servono autorizzazioni comunali per poterla avviare.
Stefano
22 Giugno 2020 at 20:55
Buongiorno, avendo la disponibilità di una villa di proprietà e di una villetta bifamiliare dotata di ascensore che dovrei prendere in affitto, è mia intenzione aprire due case famiglia per anziani autosufficienti. Vi chiedo le informazioni del caso e quanto altro previsto nel vostro iter.
Riccardo Allievi
10 Luglio 2020 at 15:01
Per una consulenza ci può chiamare allo 02/9464246
Desire
31 Maggio 2021 at 5:53
Vorrei una consulenza per aprire una casa famiglia, inizialmente piccola ,con possibilità di ampliamento, in provincia di Torino, vicini Castellamonte. Io sono una Oss.
Gaia Tonani
6 Dicembre 2021 at 14:55
Buongiorno, per questa assistenza può contattarci allo 02 9464246, oppure può prenotare una consulenza direttamente dal nostro sito http://www.studioallievi.com/prenota-ora-una-consulenza
Umberto
25 Settembre 2021 at 13:27
Ho una villa di propietà con spazi esterni.vorrei aprire una casa famiglia
Gaia Tonani
10 Dicembre 2021 at 14:44
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Cristina
18 Novembre 2021 at 17:16
Buonasera, volendo aprire una casa famiglia per persone autosufficienti, fino ad un massimo di 6, le rette da incassare e fatturare si considerano prestazioni esenti art.10 oppure devono essere soggette ad aliquota iva ordinaria? Sto pensando di iniziare un’ attivita’ del genere.
Grazie
Gaia Tonani
10 Dicembre 2021 at 14:48
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Davide Mirabella
27 Febbraio 2022 at 19:57
Buona sera,
ho un immobile libero di circa 2000 metri quadrati, uso abitativo e magazzino, vorrei sapere se Vi può interessare per qualche ATTIVITA’ – io pensavo ad una casa per OVER ,ma tutte le idee sono valutabili.
io posso: Vendere,Locare, partecipare all’attività con l’immobile.
Attendo vostro riscontro.
Cordiali saluti.
Davide
Cell.335 68 90 169
Gaia Tonani
28 Febbraio 2022 at 17:09
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arianna
19 Agosto 2022 at 10:07
buongiorno sono Ariana , avrei bisogno gentilmente di una risposta
certa , anche se dopo aver letto un po’ di cose qui.. una vaga idea me la sono fatta: Lavoro da poco in una casa famiglia dove assisto 10/11 persone , e faccio alcune volte il doppio turno premetto che sono turni di otto ore :quindi pulire i locali, letti stoviglie preparare colazioni aiutare quando ce la cuoca rilevare la saturazione e controllare la glicemia fare le docce cambiare i pannoloni aiutarli con le medicine , e tante volte non camminano o fano un po’ fatica e se per caso cadono la colpa e di chi sta in turno , ovviamente una sola persona per turno , grazie per qualche delucidazione
Gaia Tonani
5 Settembre 2022 at 10:20
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Alessandra acanfora
29 Marzo 2023 at 8:30
Buongiorno. Volevo sapere se la scia per una casa famiglia per anziani può essere presentata direttamente dal titolare o deve avvalersi di un professionista. Naturalmente disegni e altri documenti da allegare sono fatti da un geometra.
Ringrazio e saluto cordialmente
Alessandra acanfora
Gaia Tonani
29 Marzo 2023 at 11:24
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Luigi
6 Luglio 2023 at 11:20
Buongiorno,
vorrei aprire una comunità alloggio per anziani.
Per ora ho un solo anziano che già mi ha fatto richiesta ma potrei arrivare a 2 e forse anche 3.
Volevo sapere :
– posso essere solo io, proprietaria di casa, titolare della casa alloggio e aiutante dell’anziano?
– quanto costa la parte burocratica (aprire la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, aprire le posizioni INPS e INAIL e comunicare l’inizio attività al Comune competente)?
– quanto tempo -da zero- è necessario per l’apertura?
– con una sola persona è conveniente -economicamente- fare una comunità alloggio?
Grazie
Gaia Tonani
13 Luglio 2023 at 10:21
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