Aprire una casa di riposo: tutto quello che devi sapere

Aprire una casa di riposo

I dati demografici dimostrano chiaramente l’aumento esponenziale degli anziani sul territorio italiano e questo significa che cresce il bisogno di strutture in grado di occuparsi delle persone in cerca di assistenza. Inoltre con la forte crisi economica che attanaglia il mondo del lavoro aprire una casa di riposo è certamente un’idea vincente per crearsi un’occupazione e al tempo stesso rispondere alla domanda del territorio. Non manca certamente la concorrenza, ma spesso le strutture presenti non sono sufficienti a far fronte all’elevata richiesta.

Le istituzioni pubbliche nazionali e locali non sono in grado di adottare misure sufficienti per assicurare un’adeguata ospitalità alla popolazione anziana bisognosa di cure in maniera costante, quindi sono i privati a doversi attivare per poter erogare il servizio, cercando inoltre di apportare soluzioni innovative. Infatti per superare la concorrenza e avere più successo è opportuno individuare bene il target e fornire un servizio dedicato, appositamente pensato per il tipo di persone da assistere.

Si possono strutturare delle case famiglia oppure delle comunità alloggio, ad esempio, in modo da attivare servizi specifici e da fornire un supporto ad una richiesta specifica, magari colmando una lacuna presente sul territorio e a cui le altre case di riposo non riescono a dare un riscontro concreto. Oggi sono molte le famiglie che si trovano costrette a trasferire gli anziani in una casa di riposo per assicurare un’assistenza adeguata. Negli ambienti pubblici però non è semplice trovare posto e avere una condizione ideale per vivere in modo attivo e sereno.

Gli anziani all’interno delle strutture private possono beneficiare di una maggiore attenzione e, nel caso abbiano un po’ di autonomia, vivere la quotidianità in maniera indipendente, utilizzando i servizi erogati a seconda delle reali necessità, relazionandosi con il personale e soprattutto con gli altri ospiti, evitando la solitudine e superando le varie difficoltà che si presentano con l’avanzare dell’età a livello fisico e mentale.

APRIRE UNA CASA DI RIPOSO: ASPETTI LEGALI E PRATICI

Come accade per tutte le tipologie di imprese, anche per aprire una casa di riposo è necessario rispettare alcune specifiche procedure volute dalla legge. Le normative vigenti delineano la burocrazia a cui riferirsi, ma in particolar modo indicano i requisiti indispensabili per poter esercitare questo tipo di attività. Si tratta di un lavoro delicato e quindi è necessario possedere determinate competenze per potersi occupare delle persone anziane.

Prima di tutto bisogna distinguere le tipologie di strutture dedicate agli anziani. Le norme individuano le case di riposo e le residenze per anziani come due ambiti differenti. Le prime si rivolgono a coloro che non hanno problematiche fisiche o mentali particolari e quindi hanno uno stato di salute buono, anche se per varie ragioni non possono vivere da soli e quindi vanno trasferiti in ambienti in cui possano trovare una certa indipendenza e un po’ di supporto.

Le residenze invece sono destinate a coloro che non sono più autosufficienti e richiedono cure costanti per poter affrontare la quotidianità. Nella realtà le due tipologie di strutture non osservano propriamente questa divisione perché in entrambi i casi possono ospitare anziani indipendenti oppure con condizioni di salute particolari. Vengono predisposti reparti diversificati a seconda delle condizioni degli ospiti fornendo così un’assistenza calibrata sulle loro reali esigenze.

Alcune realtà offrono la possibilità alle famiglie di lasciare gli anziani all’interno della struttura solamente durante il giorno. Mentre i parenti lavorano loro possono stare con altre persone e avere un supporto all’occorrenza e poi alla sera rincasano per trascorrere le ore serali e notturne con i propri cari. In questo modo i familiari sono tranquilli perché qualcuno si prende cura di genitori o nonni mentre loro non possono essere a casa.

La scelta del tipo di struttura è essenziale per poter aprire una casa di riposo perché comporta un piano di azione specifico nella realizzazione dell’edificio e dei reparti, nonché nella selezione del personale. La burocrazia da seguire scaturisce da norme rigide alle quali attenersi per poter svolgere l’attività. Una volta costituita l’impresa si dovrà stabilire il tariffario da applicare, che terrà conto di eventuali convenzioni con il pubblico, perché volendo si possono ospitare anziani la cui retta è pagata dagli enti locali, unitamente a ospiti paganti.

Si inizia con la richiesta della partita Iva all’Agenzia delle Entrate e quindi si procede con l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, indicando ovviamente il tipo di struttura. Per conoscere i requisiti minimi previsti dalla legge è necessario prendere in considerazione il Decreto ministeriale numero 308 del 2001. Si possono leggere il tipo di organizzazione di cui si deve dotare la casa, incluse le figure professionali, e la predisposizione dei locali destinati a ospitare gli anziani.

APRIRE UNA CASA DI RIPOSO: I LOCALI

Naturalmente un elemento importante da considerare per aprire una casa di riposo è l’immobile. Bisogna scegliere un edificio localizzato in un’area di facile accesso, ben collegata con i mezzi pubblici e dove sia possibile assicurare agli ospiti la partecipazione alla vita sociale territoriale. Vanno eliminate, qualora siano presenti, tutte le barriere architettoniche e vanno allestiti spazi comuni per consentire agli anziani di svolgere attività collettive.

Al tempo stesso ci vogliono stanze che assicurino l’autonomia e la riservatezza degli ospiti, perché possano avere tempo a disposizione per loro stessi e posti dove trascorrerlo. Sono necessarie, per le ore notturne, stanze in cui possano riposare e vivere, quindi si devono allestire stanze singole, doppie o con più letti a seconda del servizio che si decide di offrire. Bagni, mensa, uffici e stanze dedicate al personale medico e infermieristico per le visite sono obbligatori.

Potrebbe essere utile avere una palestra per l’eventuale riabilitazione degli anziani e spazi esterni per fare una passeggiata o sedersi in mezzo al verde nella bella stagione. Ai locali devono corrispondere figure professionali adatte. Sono d’obbligo per legge la presenza di un coordinatore responsabile in possesso di una qualifica certificata, così come di medici e infermieri in possesso delle qualifiche professionali indispensabili per aprire una casa di riposo.

Ogni ospite deve essere iscritto in un apposito registro e tutte le attività svolte devono essere organizzate nel pieno rispetto delle capacità e delle aspirazioni degli anziani così da fare in modo che tutti possano partecipare e sentirsi attivi e parte di un gruppo. Va redatta in ogni caso una carta dei servizi contenente la descrizione delle attività proposte e le modalità di erogazione da consegnare agli ospiti e alle loro famiglie.

APRIRE UNA CASA DI RIPOSO: ASPETTI PRATICI

Tra i servizi da assicurare agli ospiti ci sono la somministrazione di colazione, pranzo e cena, l’assistenza di giorno e di notte, le prestazioni sanitarie essenziali e calibrate sulle reali esigenze degli ospiti e le attività ricreative. Questi aspetto rientra tra i requisiti fondamentali per aprire una casa di riposo come stabilito dalle normative vigenti a livello nazionale e regionale. Sempre in relazione alle regole da rispettare c’è quello del limite massimo di ospiti che si possono accogliere: 80 utenti.

Nelle stanze devono esserci campanelli attraverso cui gli anziani possono chiedere assistenza d’urgenza nel caso stiano male, proprio come accade nei nosocomi. Ogni camera deve avere accesso ai servizi igienici e ci vuole un bagno ogni due stanze come minimo, con adeguata attrezzatura per i diversamente abili. Inoltre a disposizione degli ospiti ci vogliono una linea telefonica per comunicare con l’esterno un servizio di lavanderia con un deposito destinato alla biancheria sporca, una cucina interna e un guardaroba.

Nel caso l’edificio abbia più piani è d’obbligo dotarlo di un ascensore ed avere tutti i certificati di sicurezza richiesti dal Decreto del Presidente della Repubblica del 1997 per garantire l’efficienza della struttura e degli impianti affinché si possano prevenire i rischi e adottare misure utili a garantire la sicurezza degli ospiti in caso di emergenza. Va tenuto presente che ogni Regione disciplina ulteriori requisiti specifici con le leggi regionali, quindi è opportuno verificare sul sito internet dell’amministrazione le norme aggiornate per adempiere alle richieste.

 

 

 

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  1. Buongiorno è parecchio che mi vuene in mente di aprire una casa di cura familiare perché il mio è un appartamento in un condominio circondato dal verde,ho tre camere da letto che due potrebbero ospitare quattro anziani due +due è possibile?


  2. Salve vorrei aprire una casa di riposo intergenerazionale basandomi sui modelli fatto inizialmente in francia e successivamente in canada e america, ovvero una casa in cui anziani e bambini convivano insieme. Vorrei sapere che pratiche devo fare per farlo e successivamente anche se ci sono dei bandi in cui lo stato può finanziare il progetto

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