Aprire un negozio a Londra: tutto quello che devi sapere

aprire un negozio a Londra

APRIRE UN NEGOZIO A LONDRA: INFORMARSI PRIMA DI PARTIRE

La crisi economica degli ultimi anni ha determinato un cambiamento decisivo nell’ambito professionale, specialmente per i giovani alla ricerca di occupazione. Mettersi in proprio è una delle soluzioni possibili, come lo è varcare i confini nazionali e cercare località in cui le opportunità sono maggiori. In questo contesto nasce l’idea di aprire un negozio a Londra. Certamente una buona idea, ma bisogna conoscere bene il territorio e le sue regole.

Ovviamente quando ci si trova in terrà straniera non si hanno conoscenze, non si ha una rete di contatti e si deve trovare la strada giusta. Avviare un’attività commerciale richiede l’esplorazione del mercato per proporre una risposta concreta alle richieste dei consumatori e naturalmente si deve trovare la zona idonea. Anche l’idea migliore deve essere testata e messa in relazione alla situazione del territorio. Del resto va tenuto presente che senza amici, entrate economiche certe e un po’ di supporto, si rischia di perdere l’entusiasmo.

Aprire un’impresa dove non si è parte di una comunità significa affrontare maggiori difficoltà, quindi è bene prepararsi. Non ci si deve scoraggiare, ma è necessario tenere d’occhio l’obiettivo e lavorare nella direzione opportuna. Creare una piccola rete di amici sarà sicuramente molto utile, sia per l’attività stessa sia per avere un aiuto almeno morale. Se si sta bene, si riescono ad affrontare i problemi con l’approccio migliore e si possono superare gli ostacoli.

Prima di agire è bene trascorrere sei mesi, svolgendo un piccolo lavoretto che garantisca qualche entrata mentre si opera per verificare le reali opportunità per l’apertura del negozio. Partecipare alle attività sociali della zona permetterà di farsi conoscere e di avvicinare i primi potenziali clienti, così da capire cosa cercano e se possano essere interessati all’acquisto dei prodotti che si intende proporre. Conoscere usi e costumi del posto consente di verificare se la propria idea funziona o meno.

Prima di mettersi in mano ad agenzie locale, meglio concentrarsi sulla stabilità personale e magari chiedere qualche consiglio a un commercialista italiano prima di partire. Si possono ricevere consigli utili sui passi da seguire anche in terra straniera. Creare un’impresa a Londra non è difficile, ma all’inizio si possono vivere tempi duri e per avere successo si deve sopravvivere, quindi avere denaro a sufficienza.

APRIRE UN NEGOZIO A LONDRA: LA CREAZIONE DELL’IMPRESA

Chi chiede informazioni alle agenzie che si propongono di aiutare le persone ad avviare le proprie attività spesso riceve notizie di base e si trova firmare pochi moduli e a pagare commissioni elevate. Il Regno Unito in realtà offre un sistema facile e diretto quindi aprire un negozio a Londra non richiede un iter complesso e duraturo. Tra le caratteristiche del Paese figurano gli incentivi alla libera impresa, la tassazione giusta, poca corruzione e burocrazia snella.

Una volta stabilito di creare la propria attività commerciale, si deve, per prima cosa, decidere quale sia la formula migliore. Ci sono diverse forme giuridiche da scegliere a seconda del proprio caso, ovviamente considerando i benefici e le regole da rispettare, perché una volta effettuata la registrazione si deve agire di conseguenza, nel rispetto di quanto prescritto dalle leggi.

Le principali forme giuridiche sono: sole trader prevede il self employment quindi a fronte di una legislazione agevolata si fa coincidere l’attività con la persona, che risponde con il proprio capitale; la limited company che consente di avere soci e di assumere personale, è simile a una srl italiana, non serve il notaio e l’avvio costa 40 sterline; la partnership è invece una società di persone, con regole particolari, dovute al fatto che i soci devono garantire con il patrimonio personale.

Se si sceglie la terza tipologia è meglio fare una società con famigliari o persone di cui ci si può davvero fidare, per evitare rischi di avere qualcuno che possa creare debiti e scappare con la cassa. La legge inglese non scherza, quindi anche per aprire un negozio a Londra si deve fare attenzione alla regolamentazione. A ogni opportunità corrisponde ovviamente un dovere.

APRIRE UN NEGOZIO A LONDRA: IL LOCALE E LA TASSAZIONE

L’avvio dell’impresa con la limited company è senza dubbio la strada migliore perché così si rischia solamente il capitale versato e non si deve rispondere con il proprio patrimonio. In questo caso ci si deve presentare alla Company House e chiedere l’apposito modello da compilare allo sportello, pagando le 40 sterline previste. In alternativa si svolge l’intera pratica online e in questo caso la cifra da pagare è di sole 15 sterline, a cui andrà comunque aggiunto il capitale sociale che può essere anche di una sola sterlina.

Le spese sono contenute e le pratiche non sono molto complicate, anche se l’assistenza degli addetti dello sportello può risultare utile, specialmente se non si ha dimestichezza con il sistema inglese. Se si dovesse chiudere la ditta si dovranno pagare 10 sterline. Aprire un negozio a Londra significa accettare una sfida quindi limitare le spese e cercare di fare un passo alla volta è meglio, garantisce una maggiore sicurezza per dirigersi verso la crescita.

La tassazione del Regno Unito prevede servizi efficienti, quindi il pagamento è giustificato. Il sistema chiamato HMRC consente di usufruire di alcune agevolazioni, ma la limited company prevede che si presenti l’appostia documentazione alla Company House. Non si devono versare i soldi in anticipo, ma solo dopo averli incassati e registrati. Infatti le tasse si basano sui profitti e non sulle ipotesi di fatturato. L’anno fiscale inizia e finisce ad aprile, ma il primo rendiconto si compila dopo 21 mesi.

Per affrontare con maggiore sicurezza la tassazione inglese è opportuno rivolgersi a un commercialista, chiamato consultant, perché si evitano errori nei versamenti e soprattutto nella preparazione della documentazione prevista dalle norme vigenti. Il tariffario del professionista prevede normalmente una spesa di 600 sterline all’anno, ma sono soldi ben spesi visto che si evitano i rischi che potrebbero costare molto di più in caso di sbagli.

Le principali tasse sono la corporate tax, l’income tax, la business rate e Vat, che corrisponde all’Iva italiana. Affrontare il tema è molto complesso, ma in linea generale, per aprire un negozio a Londra, si paga il 20% sui profitti generati dall’attività commerciali e scaglioni sul reddito personali. L’Iva, ovvero la Vat, si deve corrispondere solamente se si registrano introiti superiori a 81 mila sterline. C’è in ogni caso una quota di reddito esentasse corrispondente a 10.600 sterline.

APRIRE UN NEGOZIO A LONDRA: LE CONSIDERAZIONI

Il governo del Regno Unito costituisce un vero e proprio supporto per gli imprenditori, stranieri o inglesi che siano, mettendo a disposizione sportelli pubblici dove reperire dettagliatamente ogni tipo di informazione. Certamente si deve conoscere molto bene la lingua inglese, perché questo è un requisito importante per comunicare con gli uffici competenti e anche con i clienti dell’attività commerciale.

Per aprire un negozio a Londra si può incontrare un problema: il sistema creditizio. Le banche non consentono un facile accesso ai capitali, quindi è opportuno contare su risorse proprie, perché chiedere un prestito e complesso e non vi è un’alta percentuale di possibilità di ottenere quanto richiesto. Il sistema si basa sulla storia del credito. Se non si ha un passato in Italia o lo si ha con alcune macchie, non sarà quasi mai concesso il mutuo.

Ci vuole comunque un business plan dettagliato e chiaro che servirà innanzitutto a chi lo redige. Il documento permette infatti di chiarire bene i propri obiettivi e di fare i conti. Va tenuto presente che gli inglesi apprezzano particolarmente la qualità e il servizio. Ciò significa che si deve profondere il massimo impegno per offrire al consumatore il massimo. Così si otterrà riconoscenza da parte del pubblico e si potrà avere il successo che ci si attende da questo tipo di attività.

Il negozio nella capitale inglese può dare ottimi frutti, ma bisogna fare un’approfondita analisi del mercato locale e prepararsi al meglio per affrontare con attenzione e impegno ogni passaggio. In questo modo non ci si lascerà sorprendere dagli ostacoli e soprattutto non ci si farà fermare dalle prime difficoltà che ci saranno inevitabilmente, come per tutte le imprese al loro inizio.

 

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  1. Buongiorno vorrei maggiori info per l apertura di un negozio di oggetti e arredi vintage italiano.
    In attesa di un cenno di riscontro
    Cordialità
    Zerrilli
    tel 3201569495


  2. Buongiorno vorrei maggiori informazioni su aprire una Salumeria a Londra o dintorni

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