
VENDERE SU AMAZON E TASSE: QUALI TASSE SONO DA PAGARE? QUALI PRATICHE CI SONO DA PRESENTARE?
Vendere su Amazon e tasse: quali sono i metodi per minimizzare il pagamento delle tasse e per massimizzare i profitti? Che inquadramenti sono possibili per avviare e proseguire l’attività?
In particolare vedremo:
- è possibile vendere su Amazon senza partita IVA?
- quali pratiche sono da presentare per avviare l’attività?
- quali inquadramenti sono possibili per cominciare l’attività?
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È POSSIBILE VENDERE SU AMAZON SENZA PARTITA IVA?
Una persona che vende online è un soggetto che svolge la sua attività in modo professionale e continuativo e per tale ragione deve essere titolare di Partita IVA.
Possono vendere online senza Partita IVA solo i lavoratori autonomi, se svolgono tale attività in modo occasionale. Nel caso in cui invece anche un lavoratore autonomo crea, per esempio, il suo sito internet o pubblicizza i suoi prodotti sui social, non può più considerarsi un’attività occasionale.
In ogni caso chi vende invece su Amazon non è un lavoratore autonomo e quindi non potrà mai vendere senza la Partita IVA.
QUALI PRATICHE SONO DA PRESENTARE PER AVVIARE L’ATTIVITÀ?
Entrando nello specifico ambito del vendere su Amazon, per poter svolgere l’attività è necessario presentare diverse pratiche.
Come prima cosa bisogna aprire la Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, presentando telematicamente una pratica, nella quale sono indicati i vari dati e soprattutto il codice Ateco 47.91.10. Si deve poi presentare la SCIA al comune, fare l’iscrizione presso il Registro delle Imprese e alla gestione commercianti per pagare i contributi INPS.
La gestione commercianti dell’INPS, è bene ricordare, prevede di pagare dei contributi minimi obbligatori, indipendentemente dalle vendite effettuate. E’ però possibile chiedere l’esonero dal pagamento di questi contributi nel momento in cui si è anche lavoratori dipendenti a tempo pieno oppure, se si è in regime forfettario, si può chiedere lo sconto del 35% sui contributi.
QUALI INQUADRAMENTI SONO POSSIBILI PER COMINCIARE L’ATTIVITÀ?
Ci sono essenzialmente quattro tipologie di regimi che danno la possibilità di iniziare a vendere su Amazon, ovvero il regime forfetario, la ditta individuale o le società di persone e le società di capitali.
IL REGIME FORFETTARIO
L’avvio dell’attività in regime forfettario ha come vantaggi la presenza di costi bassi e la semplicità in termini di gestione, una bassa tassazione e la possibilità di riduzione dei contributi. È di fatti uno dei regimi maggiormente utilizzati per l’avvio di attività con un volume d’affari contenuto. Gli svantaggi sono invece il fatto di non poter superare i €65.000 di fatturato, non vi può accedere chi percepisce un reddito da lavoro dipendente superiore a €30.000, le imposte sono calcolate su un margine imposto, l’IVA non è recuperabile e nel momento in cui si percepisce solo reddito da regime forfettario non si ha la possibilità di avere ulteriori detrazioni in sede di dichiarazione dei redditi.
LA DITTA INDIVIDUALE E LE SOCIETÀ DI PERSONE
Se si decide di avviare invece l’attività sotto forma di ditta individuale o società di persone i vantaggi sono una gestione più semplice e i costi più bassi rispetto ad una s.r.l. e le tasse sono calcolate sul margine reale. Gli svantaggi sono una responsabilità illimitata e la presenza di una tassazione più alta rispetto al regime forfettario e alle società dei capitali, infatti il range delle percentuali di tassazione va dal 23% al 43%.
LE SOCIETÀ DI CAPITALI
Se si intraprende l’attività sotto forma di società di capitali i vantaggi che si possono avere sono un’ottimizzazione fiscale, cioè la possibilità di abbattere il carico fiscale e una responsabilità limitata, mentre gli svantaggi sono i costi maggiori da sostenere e una rigida impostazione.
Qui puoi trovare il modello AA7/9, utile per le dichiarazioni di inizio attività.
Guarda questo video se vuoi approfondimenti sulla “Vendere su Amazon: tasse“.