Vendere su Amazon da zero: cosa bisogna fare?

VENDERE SU AMAZON DA ZERO

VENDERE SU AMAZON DA ZERO: COSA BISOGNA FARE? QUALI REGIMI SI POSSONO SCEGLIERE?

In questo articolo andremo a capire insieme come si può iniziare a vendere su Amazon da zero e quali regimi si possono scegliere.

In particolare vedremo:

  • Quali sono le pratiche da presentare
  • L’adesione al regime OSS e IOSS
  • I regimi che si possono scegliere per iniziare a vendere su Amazon da zero

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QUALI SONO LE PRATICHE DA PRESENTARE

Chi vende prodotti su Amazon è un commerciante e, per tale ragione, prima di iniziare l’attività, deve aprire la Partita IVA perché non può essere considerata come un’attività occasionale.

Le pratiche da presentare per essere in regola con i diversi enti sono la pratica di apertura della Partita IVA, da inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate. In tale pratica bisogna indicare come codice dell’attività 47.91.10. É necessario poi procedere con l’iscrizione presso il Registro delle Imprese e con l’iscrizione alla Gestione Commercianti dell’INPS.

Il titolare di Partita IVA iscritto alla Gestione commercianti, è bene ricordare, deve pagare dei contributi minimi obbligatori, i quali sono indipendenti dal fatturato realizzato. Tuttavia però, se si è lavoratore dipendente a tempo pieno, è possibile chiedere l’esenzione dal pagamento oppure nel caso di regime forfettario, si può richiedere lo sconto del 35% sui contributi minimi.

La quarta e ultima pratica da presentare è invece la SCIA al comune, cioè la comunicazione di avvio dell’attività, la quale viene fatta per comunicare dove si svolgerà l’attività.

L’ADESIONE AL REGIME OSS E IOSS

Ci sono altre due pratiche che si possono presentare anche se non sono obbligatorie. Quest’ultime sono quelle relative all’iscrizione al regime OSS e IOSS, e che si dovrebbero tenere bene in considerazione, soprattutto per chi vende su Amazon.

A seguito del 1° luglio 2021, nell’ambito della vendita al consumatore finale (B to C), se si fanno delle importazioni da paesi Extra UE, l’IVA può essere pagata alla dogana oppure tramite il regime IOSS. Nel caso invece di vendite in Europa superiori a € 10.000, il commerciante deve pagare l’IVA nel paese di destinazione della merce e tale pagamento si può rendere più semplice aderendo al regime OSS.

È bene specificare che per chi vende su Amazon, l’adesione al regime OSS, è una scelta da non sottovalutare, mentre per quanto riguarda l’adesione al regime IOSS, quest’ultima risulta più necessaria per chi vende in Dropshipping.

I REGIMI CHE SI POSSONO SCEGLIERE PER INIZIARE A VENDERE SU AMAZON DA ZERO

Chi decide di vendere su Amazon da zero, ha diverse possibilità in termini di regime per partire.

Nello specifico si possono scegliere quattro regimi, che sono: il regime forfettario, la ditta individuale o le società di persone e le società di capitali.

IL REGIME FORFETTARIO

Il regime forfettario è un regime dedicato a chi ha volumi d’affari inferiori a € 65.000 annui. Al superamento di tale soglia infatti, non si hanno più i requisiti per rimanervi e si è obbligati a cambiare regime. I vantaggi che ha il forfettario sono i costi bassi e la gestione molto semplice, anche in termini di contabilità. Un altro aspetto interessante è il fatto che non venendo applicata l’IVA sulle vendite, il prezzo finale chiesto al cliente, risulta più basso rispetto a quello della concorrenza. È inoltre da tenere presente che il regime forfettario prevede anche la possibilità di chiedere uno sconto sui contributi minimi obbligatori dell’INPS pari al 35% oppure l’esonero nel caso in cui si è lavoratori dipendenti a tempo pieno.

Tuttavia il forfettario ha anche degli svantaggi, quale ad esempio il margine imposto sul quale calcolare la tassazione.  Un’altra cosa importante da tenere in considerazione è anche il fatto che l’IVA sugli acquisti non è recuperabile, mentre nel caso di importazioni e vendite estere viene richiesto il pagamento di tale imposta. In ultimo è bene ricordare che, se si riceve solo reddito da regime forfettario, si perde il diritto di avere ulteriori detrazioni in sede di dichiarazione dei redditi.

LA DITTA INDIVIDUALE O LE SOCIETÀ DI PERSONE

La ditta individuale o le società di persone, come la S.N.C. e la S.A.S., prevedono una gestione più semplice rispetto a quella richiesta dalle società di capitali, soprattutto nell’aspetto finanziario, in quanto i guadagni si possono utilizzare subito. I costi di gestione risultano inoltre più bassi rispetto ad esempio a quelli che bisogna sostenere per una S.R.L e non vi sono dei margini preimpostati sui quali calcolare la tassazione. L’importo da tassare è dato infatti dalla differenza tra ricavi e costi.

In termini di svantaggi vi è sicuramente la tassazione più alta rispetto al regime forfettario, infatti le aliquote partono dal 23% fino ad arrivare al 43%, molto distanti dal 5% o 15%, e inoltre si tratta di una tassazione immediata. Tutto il guadagno viene tassato nel momento in cui è realizzato. Un altro aspetto da tenere bene in considerazione è il fatto che, colui che sceglie questi due regimi, è responsabile in maniera illimitata. Nel caso infatti di mancato pagamento dei debiti, i creditori hanno la possibilità di rivalersi sul patrimonio personale.

LE SOCIETÀ DI CAPITALI

Le società di capitali, nello specifico le S.R.L. o le S.R.L.S., prevedono la possibilità di poter abbattere il carico fiscale tramite l’inserimento di alcuni costi, previsti dalla legge, che vanno a diminuire l’utile totale e quindi, di conseguenza, la tassazione. Un altro aspetto da tenere assolutamente in considerazione è il fatto che se non si pagano i debiti, a differenza della ditta individuale o delle società di persone, i creditori hanno la possibilità di rivalersi solo sul capitale che il socio o i soci hanno investito.

È sicuramente uno svantaggio invece il fatto di dover sostenere dei costi più alti rispetto a quelli del regime forfettario, della ditta individuale o delle società di persone. La scelta quindi, del regime delle società di capitali, è consigliabile se si prevede di avere o si ha un fatturato abbastanza alto. Un altro svantaggio è poi la maggior formalità, basti pensare al fatto che i guadagni non si possono utilizzare nell’immediato, in quanto è prima necessario prelevarli, ad esempio, sotto forma di compenso per l’amministratore o per il socio lavoratore.

Qui puoi trovare il modello AA7/9, utile per le dichiarazioni di inizio attività.

Guarda questo video se vuoi approfondire il tema “Vendere su Amazon da zero“.

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