
TRADING E DICHIARAZIONE DEI REDDITI: COME COMPILARLA CORRETTAMENTE?
La scelta dei contribuenti di investire i propri risparmi in attività di Trading si fa sempre più marcata. Di conseguenza, l’utilizzo dei cd. Broker, ossia piattaforme online create proprio per effettuare investimenti finanziari di varia natura, ha subito un incremento di non poco conto.
In ambito fiscale, sia la Consob – con la Comunicazione n. DI30396 del 2000 – che l’Agenzia delle Entrate – con Risoluzione n. 71/E/2016 – sono intervenute per disciplinare e regolamentare le condotte che i contribuenti, interessati alle attività di trading online, devono conoscere e adottare.
Nello specifico, grazie alle due pronunce su menzionate, oggi possiamo conoscere non solo la percentuale di tassazione ma anche le regole da rispettare per effettuare una corretta Dichiarazione dei redditi in caso di guadagni derivanti da attività di Trading.
In questo articolo scopriremo:
- Quando dichiarare un conto Trading
- Come calcolare l’imposta del 26%
- Come compilare la Dichiarazione dei redditi in caso di guadagni derivanti dal Trading
- In che modo versare le imposte
TRADING E DICHIARAZIONE DEI REDDITI: QUANDO DICHIARARE UN CONTO TRADING?
Ad oggi, le piattaforme utilizzate da parte degli investitori sono per lo più Broker aventi sede legale in Paesi esteri. Questa situazione non deve assolutamente far pensare che vi sia una sorta di “esonero” dichiarativo. Anzi! Il contribuente, avendo residenza fiscale in Italia, rimarrà sempre e comunque obbligato ad adempiere a tutti gli obblighi sia dichiarativi che impositivi previsti dal nostro ordinamento giuridico, nel rispetto del cd. “Regime dichiarativo”.
Nello specifico, la detenzione di un conto Trading obbliga il contribuente a due condotte ben precise in sede di Dichiarazione dei redditi, quali:
- Monitoraggio fiscale attraverso la compilazione del quadro RW, con conseguente assolvimento e versamento dell’IVAFE (ossia, un’imposta patrimoniale pari allo 0,2%, calcolata in base alla quota di possesso e al periodo di detenzione del portafoglio d’investimento);
- Imposta del 26% su plusvalenze, capital gain o proventi derivanti dagli investimenti effettuati durante tutto un anno d’imposta – con conseguente compilazione del quadro RT del Modello PF.
TRADING E DICHIARAZIONE DEI REDDITI: COME COMPILARE IL QUADRO RT?
Ai sensi della pronuncia n. 71/E/2016 emessa dall’Agenzia delle Entrate, i redditi derivanti da investimenti effettuati su mercati azionari esteri sono redditi diversi aventi natura finanziaria, soggetti a disciplina di cui all’art. 67, comma 1, lett. c-quater) del TUIR, nonché ad imposta sostitutiva del 26%.
Secondo la disposizione appena citata, il reddito imponibile (ossia, il reddito da tassare) deve essere determinato così come sancito dall’art. 68, comma 8 del TUIR, secondo il quale
“i redditi di cui alla lettera c-quater) del comma 1 dell’articolo 67, sono costituiti dalla somma algebrica dei differenziali positivi o negativi, nonché degli altri proventi od oneri, percepiti o sostenuti, in relazione a ciascuno dei rapporti ivi indicati“
In termini pratici, dunque, per conoscere l’importo su cui applicare l’imposta, a chiusura dell’anno fiscale il trader deve provvedere a sommare algebricamente vendite e acquisti. Le plusvalenze così ricavate andranno inserite nel quadro RT del Modello Redditi PF alla Sezione II, ubicata “Plusvalenze assoggettate a imposta sostitutiva del 26%”.
La compilazione del quadro RT deve avvenire nel modo seguente:
- RT 21 = totale dei corrispettivi positivi derivanti dalle vendite effettuate
- RT 22 = inserimento del totale dei costi o dei valori d’acquisto
- RT 23 = somma algebrica dei differenziali positivi e negativi generante una plusvalenza o una minusvalenza – in caso di plusvalenza, la stessa sarà riportata anche al rigo RT 26
- RT 27 = calcolo dell’imposta sostitutiva – il medesimo valore sarà riportato anche al rigo RT 29, se non vi sono eccedenze di imposte precedenti.
Va da sé comprendere che, qualora nel corso dell’anno siano state realizzate solo minusvalenze, gli obblighi dichiarativi rimangono. Dunque, il quadro RT, sempre alla medesima sezione II, conterrà le minusvalenze realizzate con la possibilità di recuperarle in compensazione di eventuali plusvalenze maturate nei quattro anni d’imposta successivi.
TRADING E DICHIARAZIONE DEI REDDITI: REGIME AMMINISTRATO E REGIME DICHIARATIVO
Gli obblighi dichiarativi ed impositivi fino ad ora menzionati trovano applicazione nel caso in cui il trader si avvalga di piattaforme aventi sede legale in Paesi eteri dovendo, perciò, agire nel rispetto del cd. “Regime Dichiarativo”.
Diversamente, qualora il contribuente decida di operare con intermediari finanziari italiani, l’imposta sostitutiva sarà direttamente applicata da questi. In altri termini, sarà l’intermediario, quale sostituito d’imposta, a tassare le plusvalenze generate dalle attività di Trading, trattenendo alla fonte il 26%.
Questo determinerà l’esonero dall’obbligo di presentazione sia del quadro RW che del quadro RT, nel rispetto del cd. “Regime Amministrato”.
COME VERSARE LE IMPOSTE?
In caso di adozione del regime dichiarativo, sia l’IVAFE che l’eventuale imposta sostitutiva del 26% andranno calcolate in fase di Dichiarazione dei Redditi e versate successivamente tramite Modello F24.
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lorenzo
23 Maggio 2023 at 14:59
Buongiorno potreste compilare voi per me il quadro RT che poi darò al mio commercialista? in caso quanto costerebbe? ho un contro presso interactive brokers
Adriana
26 Maggio 2023 at 17:08
Certo! Per conoscere i nostri costi può contattarci al numero 02/9464246 oppure scriverci una mail all’indirizzo info@studioallievi.com.
gabriele
7 Giugno 2023 at 8:52
Buongiorno, come si compila correttamente il quadro RT24 (compensazione) nel caso che l’attuale plusvalenza sia inferiore alle minusvalenze degli anni precedenti ?
Grazie
Adriana
9 Giugno 2023 at 17:23
I quadri da compilare sono RT21 ed RT22. Se vi sono minusvalenze derivanti da anni precedenti, il modello dei redditi le porta in automatico (ed i conteggi vengono effettuati in automatico dal programma utilizzato per le dichiarazioni)
Maria Teresa
12 Giugno 2023 at 17:55
Salve, ho venduto delle azioni dellaa ditta dove lavoro che acquistavo mensilmente con lo stipendio. Sono azioni estere ed ho sempre pagato le tasse compilando il quadro RW ed RM. Ora dato che ho venduto una parte delle azioni devo compilare il quaadro T, ma come? So quanto ho ricavato dalla vendita ma non riesco a capire cosa mettere per l’acquisto. Il prezzo di acquisto delle azioni e spalmato su 10 anni. Grazie mille
Adriana
14 Giugno 2023 at 12:20
Salve, la piafforma deve indicarle il P/L all’interno di un report nel quale si possano vedere anche i valori di opening e closing balance.
Diversamente, si rischia di sbagliare il conteggio, inserendo valori non coerenti.
ROBERTO
15 Giugno 2023 at 17:18
Salve in caso di presenza di 2 diversi conti trading per il quadro RT21 E RT22 si sommano i corrispettivi e i costi dei due conti?
Grazie
Adriana
19 Giugno 2023 at 17:52
Si
Alessandro
7 Luglio 2023 at 23:57
Buongiorno, nel caso di un conto estero cointestato che ha generato plusvalenze e dividendi si deve dichiarare nei quadri RM e RT solo il valori al 50% per ogni dichiarante ? Grazie
Adriana
11 Luglio 2023 at 14:12
Si, i profitti saranno tassati pro quota.
Diego
10 Luglio 2023 at 12:07
Salve, la riga RT23 non si compila automaticamente, risultando sempre ZERO, nonostante ci siano dei valori inseriti su RT21 e RT22. E’ normale?
Adriana
11 Luglio 2023 at 14:18
Salve, solitamente il quadro RT si compila automaticamente una volta inseriti i corrispettivi e i costi (rispettivamente, rigo RT21 ed RT22).