Tassazione Isole Canarie: qual è?

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Tassazione Isole Canarie: quali sono i benefici fiscali previsti per le persone fisiche e per le società? 

Tassazione delle Isole Canarie: Le Isole Canarie rappresentano il simbolo del divertimento, dell’estate e del turismo, ma da non molto sono riuscite a ritagliarsi un altro simbolo: quello di paradiso fiscale. Molti imprenditori e titolari di partita iva italiana, decidono di trasferirsi nelle Isole Canarie cono lo scopo di sfruttare il vantaggioso regime fiscale di cui dispongono, e non è uno spunto dei soli imprenditori italiani, ma anche di imprenditori provenienti da tutto il mondo, si parla appunto di un interesse internazionale. È fondamentale però capire le radici di questo regime fiscale, come si differenzia tra persone fisiche e società, e soprattutto a livello giuridico e di valore di tasse da pagare quanto è effettivamente vantaggioso rispetto al regime fiscale del proprio Paese.

In questo articolo, sulla Tassazione Isole Canarie, andremo a capire:

  • Quanti tipi di società possiamo trovare secondo la legge delle Isole Canarie
  • La tassazione sulle persone fisiche
  • La tassazione sulle persone giuridiche
  • La tassazione per i pensionati
  • Il mercato immobiliare

 

Quanti tipi di società possiamo trovare secondo la legge delle Isole Canarie?

Nelle Isole Canarie, la legge prevede diverse forme giuridiche da poter utilizzare a seconda naturalmente degli scopi:

  1. la Società a Responsabilità Limitata (SL); si tratta della scelta maggiormente utilizzata e comune, ed è ottima per le imprese di piccole e medie dimensioni; infatti è necessaria una cifra minima di 3.000 euro di capitale minimo alla costituzione della società.
  2. la Società a Responsabilità Limitata di Nuova Creazione (SLNE); è una variante della SL, e viene spesso utilizzata dalle nuove imprese per le quali viene offerto un processo di costituzione rapido e più semplice rispetto alla SL;
  3. la Società Anonima (SA); contrariamente alla forma precedente, è più adatta alle società di grandi dimensioni, e per questo motivo troviamo anche una richiesta maggiormente elevata per quanto riguarda il capitale minimo al momento della costituzione: 60.000 euro;
  4. l’Autonomo; una scelta determinata dalla volontà di un singolo di operare come autonomo o professionista. Non viene richiesta una cifra minima per il capitale sociale, ma a discapito del resto delle opzioni qui elencate, il socio è responsabile dei debiti societari, quindi di fatto non ha responsabilità limitata.

 

La tassazione sulle persone giuridiche

È fondamentale per qualsiasi imprenditore conoscere antecedentemente le imposte che dovrà sostenere nel momento in cui andrà ad aprire una società o una nuova attività.

Se pensiamo alle società, troviamo un’aliquota pari al 25%, da calcolare sui profitti ottenuti nel corso dell’anno fiscale di riferimento, senza contare che poi attraverso detrazioni varie, si può abbattere il valore dell’aliquota.

È presente un incentivo fiscale nelle canarie che è molto suggestivo e suscita molto interesse, ovvero la Zona Speciale Canaria (ZEC). Si tratta di una zona nella quale la tassazione è ai minimi, si parla del 4% rispetto al canonico tasso del 25%, ed è stata creata per promuovere lo sviluppo economico delle Isole Canarie, e sta riscuotendo molto successo da quanto è stata istituita. Per potervi accedere, è necessario che avvengano due particolari richieste:

  1. creare almeno cinque posti di lavoro nel primo anno di attività,
  2. investire un minimo di 100.000 euro in attività fisiche e materiali nelle Canarie.

Un ulteriore incentivo fiscale formatosi nelle Canarie è la Riserva per gli Investimenti nelle Canarie (RIC). La RIC permette di detrarre fino al 90% degli utili reinvestiti nelle Canarie dall’imposta sul reddito delle società. Può essere sfruttata per diversi investimenti all’interno di una società, possiamo pensare per esempio all’acquisto attrezzature, la ristrutturazione di edifici e molto altro.

 

La tassazione sulle persone fisiche

L’imposta di riferimento da applicare sui redditi percepiti è l’IRPF, ed è da calcolare nel momento in cui la persona fisica viene considerata come residente nelle Isole Canarie, ovvero deve permanere oltre 183 giorni nell’arco dell’anno solare. Si tratta di un’imposta a scaglioni, come in Italia, e troviamo la seguente distinzione:

  • 19% su redditi inferiori a 12.450 euro;
  • 24% su redditi compresi tra 12.451 e 20.000 euro;
  • 30% su redditi compresi tra 20.001 e 34.000 euro;
  • 45% su redditi oltre i 60.000 euro.

Per tutti coloro che non sono considerati come residenti, troviamo un’altra tassa, chiamata IRNR, che viene applicata sul reddito ottenuto nei giorni percorsi all’interno delle Isole Canarie e all’estero. L’aliquota è pari al 19%.

Oltre all’IRNR e all’IRPF, si aggiunge l’Imposta sulla Ricchezza, che può variare tra lo 0,2% al 2,5%, applicata a coloro che, riconosciuti come residenti fiscali alle Canarie, hanno un patrimonio netto superiore ai 700.000 euro, non tenendo in considerazione la casa principale se possiede un valore inferiore a 300.000 euro.

Detrazioni Fiscali alle Canarie

Se prendiamo in considerazione la regolamentazione fiscale presente nelle Canarie, che di fatto corrisponde anche a quella spagnola, troviamo diverse detrazioni fiscali di cui una persona può avvalersi se inserite nella dichiarazione dei redditi personale. Quelle maggiormente presenti sono:

  • Contributi ai piani pensionistici;
  • Acquisto di abitazione principale, ad uso residenziale;
  • Spese mediche non coperte dall’assistenza sanitaria pubblica;
  • Spesa per l’istruzione dei figli;
  • Donazioni a enti di beneficenza riconosciuti;
  • Spesa per ristrutturazione edilizia della propria abitazione.

L’iva

L’IGIC (Impuesto General Indirecto Canario) è l’Imposta sul Valore Aggiunto che troviamo nelle Canarie, quindi di fatto l’equivalente dell’IVA italiana. Troviamo diverse aliquote a seconda del tipo di bene acquistato, e sono:

  • 15% sui beni o servizi non ordinari
  • 7% sui beni o servizi ordinari
  • 3% sui mezzi di trasporto
  • 0% sui beni e servizi di prima necessità, come cibi, bevande, prodotti farmaceutici, educazione, sanità.

 

La tassazione per i pensionati

Abbiamo fino ad ora trovato dei riferimenti molto suggestivi ed interessanti per gli incentivi fiscali nelle Canarie, sia per le società, sia per le persone fisiche. Ma vale lo stesso anche per i pensionati?

Ebbene sì, anche per i pensionati, trasferirsi nelle Canarie può voler dire trovare delle agevolazioni fiscali da tener conto, oltre al fatto di trovarsi in un vero e proprio paradiso dal punto di vista della qualità della vita.

Come detto anche in precedenza, le Canarie utilizzano il sistema fiscale spagnolo, e prevede delle detrazioni importanti dal punto di vista medico, per l’acquisto di cure, farmaci, parafarmaci, considerando anche il fatto che l’assistenza medica e la sanità delle Canarie sono ad un livello molto alto e competente, quindi risulta anche molto conveniente. Tutti i pensionati che ricevono una pensione estera rispetto a quella spagnola, hanno la possibilità di accedere ad un’agevolazione sulle tasse da pagare, che però varia a seconda del valore ottenuto dalla pensione. Nonostante le aliquote da applicare siano inferiori rispetto a quelle italiane, troviamo una minore convenienza più aumenta il valore della pensione stessa; si parte per l’appunto da un’aliquota del 24% su redditi inferiori a 60.000 euro, fino ad arrivare anche al 47% per determinate cifre.

 

Il mercato immobiliare

Dal punto di vista del mercato immobiliare, possiamo vedere come l’acquisto di una proprietà nelle Canarie possa sembrare a tutti gli effetti un investimento da considerare molto attentamente, e quello che ce lo fa capire è la tassazione sugli immobili, parecchio conveniente.

L’Impuesto sobre Transmisiones Patrimoniales (ITP) è l’imposta di trasferimento patrimoniale che l’acquirente deve sostenere. Si parte da un tasso pari al 6,5% del prezzo di acquisto, che può vedersi ridotto secondo alcune circostanze o anche secondo delle eccezioni. Una volta che l’immobile viene acquistato a tutti gli effetti, il proprietario viene assoggettato a due diverse tassazioni, di carattere annuale:

  1. l’Impuesto sobre Bienes Inmuebles (IBI), che può essere comparata all’IMU, e viene calcolata su quanto vale il catasto.
  2. la tassa sulla raccolta dei rifiuti, che dipende molto dal comune in cui si trova l’immobile.

Se si decide di affittare la proprietà, i ricavi dell’affitto saranno soggetti all’imposta sul reddito, e il tasso di imposta dipenderà dallo status di residente o non residente del contribuente:

  1. I residenti pagano secondo una scala progressiva (come visto nei precedenti capitoli);
  2. I non residenti pagano un’imposta fissa del 19%.

In caso di vendita della proprietà, il contribuente sarà soggetto a una tassa sulla plusvalenza, tassata come reddito da capitale.

Queste agevolazioni valgono nel momento in cui il contribuente risulta residente dal punto di vista fiscale, e rimane nelle Canarie per almeno 183 giorni nell’arco dell’anno solare. Invece, per tutti i cittadini e residenti in Italia, la residenza alle Canarie può essere dimostrata attraverso l’iscrizione all’A.I.R.E. (Anagrafe della popolazione Italiana Residente all’Estero).

 

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