
TASSAZIONE GUADAGNI FOREX: QUAL E’ QUELLA CORRETTA? COME VERSARE LE IMPOSTE?
Uno dei metodi di guadagno maggiormente diffuso nel contesto odierno è rappresentato dalla speculazione legata allo scambio di valute estere. Si tratta di quello che noi tutti conosciamo come “Mercato del Forex” o “Forex Trading”.
Attraverso il Forex Trading, gli investitori possono effettuare operazioni di compravendita simultanea di valute, guadagnando grazie alle variazioni del tasso di cambio delle valute oggetto di compravendita.
Ma quale sarà il comportamento da adottare in termini fiscali? Qual è la Tassazione da applicare ai Guadagni derivanti dal Forex?
In questo articolo scopriremo:
- L’inquadramento della disciplina italiana
- La Tassazione da applicare in caso di Guadagni Forex
- Come versare l’imposta sostitutiva del 26%
- La differenza tra regime amministrato e regime dichiarativo
TASSAZIONE GUADAGNI FOREX: COSA PREVEDE LA DISCIPLINA NAZIONALE?
Per comprendere le modalità di Tassazione prevista in Italia per i Guadagni derivanti dal Forex, è di fondamentale importanza richiamare la disciplina sancita dal TUIR che, in prima battuta, li annovera tra i redditi diversi poiché non rientranti nelle macro aree dei redditi da lavoro autonomo, redditi da lavoro dipendente, redditi d’impresa o redditi di capitale.
Al TUIR si affiancano due pronunce dell’Agenzia delle Entrate:
- con una prima Risoluzione del 2010 – la n. 67/E del 6 luglio
- avallata da una seconda del 2011 (la 102/E del 25 ottobre),
l’ente ha chiarito che
tutte le rendite generate dalle operazioni di compravendita di valute sul mercato Forex sono plusvalenze di natura finanziaria, da riportare in dichiarazione dei redditi nel quadro RT – sezione II.
TASSAZIONE GUADAGNI FOREX: QUANTE TASSE SI PAGANO IN ITALIA?
La disciplina italiana appare al quanto chiara con riguardo sia agli obblighi impositivi che dichiarativi ai quali i Guadagni Forex sono assoggettati.
Ebbene, in termini di Tassazione, cosa bisogna aspettarsi?
Sono due gli adempimenti da tenere bene a mente:
- Compilazione del quadro RW del Modello PF, utile a segnalare al fisco le attività e gli investimenti detenuti all’estero, con conseguente versamento dell’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’estero) nella misura del 2 per mille, calcolata proprio sui valori presenti nei portafogli elettronici in un anno d’imposta;
- Compilazione del quadro RT del Modello PF finalizzata a dichiarare i redditi percepiti e le plusvalenze generate durante l’anno, con conseguente calcolo e pagamento dell’imposta sostitutiva pari al 26%.
In termini pratici, per conoscere l’importo su cui applicare l’imposta del 26%, a chiusura dell’anno fiscale è richiesto al trader forex di sommare algebricamente tutte le vendite e tutti gli acquisti effettuati in valuta estera, rispettando il cambio di ogni valuta nel giorno di effettuazione di ogni singola operazione.
VERSAMENTO DELL’IMPOSTA SOSTITUTIVA
Compresa la modalità di Tassazione prevista per i Guadagni derivanti dal Forex, è bene sapere come provvedere al versamento delle imposte.
Per farlo, il contribuente deve compilare il Modello F24, inserendo i propri dati personali e indicando il codice tributo 1100, nonché il periodo d’imposta di competenza.
Infine, nella sezione “importi a debito” dovrà indicare la somma da versare all’erario.
Attenzione! Qualora nel corso dell’anno siano state realizzate solo minusvalenze, gli obblighi dichiarativi rimangono: in tal caso, il quadro RT conterrà le minusvalenze realizzate con la possibilità di poterle recuperare in compensazione di eventuali plusvalenze maturate nei quattro anni d’imposta successivi.
TASSAZIONE GUADAGNI FOREX: REGIME AMMINISTRATO E REGIME DICHIARATIVO
Gli obblighi dichiarativi ed impositivi fino ad ora menzionati trovano applicazione nel caso in cui il trader si avvalga di piattaforme aventi sede legale in Paesi eteri, dovendo, perciò agire nel rispetto del cd. “Regime Dichiarativo”.
Diversamente, qualora il contribuente decida di operare con intermediari finanziari italiani, l’imposta sostitutiva sarà direttamente applicata da questi.
In altri termini, sarà l’intermediario, quale sostituito d’imposta, a tassare le plusvalenze generate dal Forex trattenendo alla fonte il 26%.
Questo determinerà l’esonero dall’obbligo di presentazione sia del quadro RW che del quadro RT, nel rispetto del cd. “Regime Amministrato”.
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