
Subaffitto Airbnb e Tasse: quanti inquadramenti esistono? Risulta obbligatorio essere titolari di partita IVA?
Subaffitto Airbnb e Tasse: Siccome le attività di subaffitto di immobili, di property manager e sublocazione sono sempre più in auge, e in costante aumento, con l’articolo di oggi cerchiamo di dare una dritta riguardo a diversi aspetti di queste nuove attività.
In particolare vedremo:
- Bisogna essere titolari di partita IVA per svolgere l’attività?
- Gli inquadramenti indicati dalla legge per poter avviare l’attività
- Le pratiche da presentare per essere in regola.
Subaffitto Airbnb e Tasse: Bisogna essere titolari di partita IVA per svolgere l’attività?
Prima di dire se bisogna essere titolari di partita iva oppure no per poter svolgere le attività, è necessario identificare i diversi inquadramenti possibili:
- Proprietario o subconduttore non professionale;
- Proprietario o subconduttore professionale;
- Property manager strutturato e non strutturato;
- Consulente del marketing.
In modo tale da svolgere l’attività correttamente senza rischiare nulla a livello fiscale, bisogna capire come si è inquadrati, e una volta compreso l’inquadramento si può individuare se è obbligatoria oppure no la titolarità della partita IVA, e di conseguenza comprendere
Subaffitto Airbnb e Tasse: Gli inquadramenti indicati dalla legge per poter avviare l’attività
Proprietario o subconduttore non professionale
Colui che possiede non più di quattro immobili (tenendo in considerazione che per il numero effettivo c’è la necessità di avere una conferma dal Comune di riferimento, ma indicativamente il massimo possibile risulta comunque un totale di quattro), e non offre servizi aggiuntivi all’affitto e al servizio pulizie, quali servizi spiagge oppure organizzazione di gite programmate, viene chiamato Proprietario o subconduttore non professionale.
In quanto viene considerato non professionale, il subconduttore con queste caratteristiche non ha l’obbligo di aprire partita IVA per poter portare avanti la sua attività.
Considerando che i guadagni ottenuti devono essere tassati in sede di Dichiarazione dei Redditi, ma non essendo obbligatoria la Partita IVA, esiste la possibilità per il proprietario di scegliere tra la tassazione con cedolare secca, nella misura del 21%, oppure a scaglioni IRPEF. Nel secondo caso l’importo del canone che verrà tassato è pari al 95%.
Proprietario o subconduttore professionale
Se il proprietario o subconduttore non professionale, in quanto tale, può procedere allo svolgimento della sua attività senza avere partita IVA, per quello professionale invece è tassativa la titolarità, per il fatto che si inquadra come proprietario professionale colui che o che possiede più di quattro immobili, o che, nel caso non sia titolare di più di quattro immobili, offre servizi aggiuntivi a quello ordinario delle pulizie.
Da precisare è il fatto che l’obbligo di avere partita IVA per questo tipo di attività è previsto sin dal momento in cui si decide di avviare l’attività.
Property manager strutturato e non strutturato
Il Property Manager è la persona incaricata ad assistere il proprietario nelle mansioni gestionali dell’immobile, come per esempio le prenotazioni dei clienti, piuttosto che accogliere il cliente nell’immobile.
Fondamentale è ricordare che Airbnb riconosce la figura di Property Manager e che permette di dividere i compensi tra proprietario e Property Manager.
Da tenere a mente è anche il fatto che, se si è Property Manager, si ha comunque la possibilità di essere lo stesso proprietario o subconduttore contemporaneamente.
Se si è inquadrati come Property Manager l’obbligo di avere la Partita IVA vi è quasi sempre. È tuttavia necessario però prestare attenzione alle attività svolte in modo occasionale, anche se tali casi sono rari. È infatti molto difficile che un Property Manager svolga l’attività occasionalmente.
Consulente finanziario o del marketing
Il consulente del marketing è colui che si occupa di tutta la sfera che concerne il marketing, dalla pubblicazione degli annunci relativa agli immobili alla pubblicità dell’immobile.
Anche in questo caso è obbligatoria la titolarità della partita IVA per lo svolgimento dell’attività.
Subaffitto Airbnb e Tasse: LE PRATICHE DA PRESENTARE IN BASE ALL’INQUADRAMENTO
Proprietario o subconduttore non professionale
- Pratica all’Agenzia delle Entrate per richiedere il numero di Partita IVA. In questa pratica si dovrà inoltre indicare il codice Ateco dell’attività, che in questo caso è il 55.20.51.;
- Pratica di iscrizione al Registro delle Imprese;
- Iscrizione alla Gestione Commercianti INPS;
- SCIA da presentare al comune.
Property manager non strutturato
Specificando che il Property Manager non strutturato svolge l’attività singolarmente, e solitamente non ha grandi volumi d’affari, le pratiche dal presentare sono le seguenti:
- Pratica all’Agenzia delle Entrate per richiedere il numero di Partita IVA, il cui codice Ateco da indicare è il 68.32.00.;
- Iscrizione alla Gestione Separata INPS.
Property manager strutturato
Il Property Manager strutturato, a differenza del Property Manager non strutturato, svolge l’attività avendo dipendenti o collaboratori, e in genere si riserva un maggiore volume d’affari. Le pratiche da presentare per aprire la partita IVA in questione sono:
- Pratica all’Agenzia delle Entrate per richiedere il numero di Partita IVA. In questa pratica si dovrà inoltre indicare il codice Ateco dell’attività, che risulta essere sempre il 68.32.00;
- Pratica di iscrizione al Registro delle Imprese;
- Iscrizione alla Gestione Commercianti INPS;
- SCIA da presentare al comune.
Consulente del marketing
- Pratica all’Agenzia delle Entrate per richiedere il numero di Partita IVA, il cui codice Ateco da indicare è il 73.11.02;
- Iscrizione alla Gestione Separata INPS.
Qui puoi trovare il modello AA7/9, utile per le dichiarazioni di inizio attività.
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