
Pagamento Tasse Airbnb: cosa sono gli affitti brevi? qual è la normativa?
Gli affitti brevi, al momento, sono uno dei “trend” più popolari.
L’affitto breve è la locazione di un immobile, regolato da un contratto temporaneo, per esempio le note “case vacanze”. Si definiscono locazioni brevi i contratti di locazione immobiliare ad uso abitativo avente durata non superiore a 30 giorni e stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.
Questi tipi di locazione sono vantaggiosi sotto diversi punti di vista: maggiore flessibilità rispetto a un contratto di lunga durata, maggiori guadagni, disponibilità di numerosi portali (Airbnb è uno di questi).
Ovviamente anche per queste locazioni brevi è previsto un pagamento delle Tasse.
In questo articolo scopriremo:
- Le caratteriste della locazione breve
- Le differenze tra IRPEF e Cedolare secca, redditi fondiari e redditi diversi
- Il pagamento delle Tasse su Airbnb
Pagamento Tasse Airbnb: caratteristiche e normativa
Prima di analizzare nel dettaglio il Pagmento delle Tasse Airbnb, vediamo i requisiti necessari per lo svolgimento di tale attività.
A tal fine, l’art. 4 del D.L. n. 50/2017 precisa che:
- L’attività di locazione breve è esercitabile dal proprietario dell’immobile, dal sublocatario e dal comodatario,
- I contratti per locazioni brevi non sono soggetti a registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, né al pagamento delle imposte di bollo e di registro,
- La durata della locazione con il medesimo cliente non deve superare i 30 giorni all’anno,
- L’immobile locato deve essere ad uso abitativo,
- Il contratto deve essere stipulato da persone fisiche che non operano in forma di impresa.
La normativa di riferimento è precisata nella Circolare n. 24/E/2017. Ai sensi del testo normativo, le imposte interessate ai redditi da Affitti Brevi sono:
- IRPEF e
- Cedolare secca.
Prima di analizzare queste due differenti imposte nel dettaglio, si ricordi che il soggetto tenuto a dichiarare il reddito è sempre il titolare del diritto reale sull’immobile.
Le uniche eccezioni a questa regola si applicano ai sublocatari e ai comodatari, i quali sono tenuti a dichiarare e tassare il reddito percepito dalle locazioni come “redditi diversi”.
Pagamento Tasse Airbnb: cedolare secca e IRPEF
Cedolare Secca
Sui redditi derivanti dagli Affitti Brevi la normativa italiana riconosce la possibilità di tassare il canone lordo di locazione mediante un’imposta sostitutiva, cd. Cedolare secca, pari al 21%.
È possibile optare per la cedolare secca sia nei casi di redditi da Affitti Brevi percepiti direttamente dal proprietario dell’immobile sia da contratti di sublocazione breve stipulati da un comodatario.
Attenzione! Nei casi in cui i contratti di sublocazione o di locazione stipulati dai comodatari abbiano un termine SUPERIORE a 30 giorni, l’UNICA aliquota applicabile sarà quella a scaglioni IRPEF.
IRPEF
Nel caso in cui i redditi derivanti dagli Affitti Brevi, siano soggetti a IRPEF, il reddito da locazione breve concorre alla formazione di tutto il reddito imponibile IRPEF (assieme, ad esempio, ai redditi da lavoro dipendente).
Nei casi in cui il reddito da locazione breve sia reddito fondiario, questo diverrà imponibile IRPEF per il 95% del suo intero ammontare, con una conseguente deduzione forfettaria del 5%.
Pagamento Tasse Airbnb: partita iva
La cedolare secca è applicabile ai redditi derivanti dagli Affitti Brevi solo nei casi di gestione dell’immobile al di fuori dell’attività d’impresa, con un limite di quattro appartamenti per ciascun periodo d’imposta. Al di fuori di questo limite, l’attività di locazione breve, si presume svolta in forma imprenditoriale ai sensi dell’articolo 2082 del codice civile, con conseguente obbligo di apertura della partita iva.
Attenzione! È da specificare che il limite dei 4 immobili può variare a seconda delle specifiche disposizioni regionali o provinciali in cui gli immobili stessi sono ubicati.
Se hai bisogno di una consulenza fiscale per approfondire l’argomento CLICCA QUI!
Se vuoi approfondire il tema “Pagamento Tasse Airbnb” guarda questo video.
Giuseppe
9 Giugno 2023 at 9:56
Buongiorno,
sono proprietario di un immobile che da qualche mese affitto per periodi non superiori a 30 giorni, rientrando dunque nella casistica degli “affitti brevi”, e sono altresì titolare di redditi da lavoro dipendente.
Ciò premesso volevo chiedere:
1) posso scegliere la tassazione della cedolare secca sui redditi rivenienti dal fitto e continuare invece a pagare l’Irpef per i redditi da lavoro dipendente
2) per optare al pagamento della cedolare secca è necessario fare una qualche dichiarazione preventiva all’Agenzia delle Entrate o posso scegliere l’applicazione di tale tassazione nel modello 730 che farò il prossimo anno?
3) trovandosi l’immobile, concesso in fitto breve, in un comune con carenza di disponibilità abitativa è prevista l’applicazione della cedolare secca con l’aliquota ridotta del 10% anzichè il 21%.
Grazie
Adriana
9 Giugno 2023 at 17:28
Buongiorno,
1) si, può optare per la cedolare secca
2) può farlo in dichiarazione dei redditi
3) dipende dalle disposizioni comunali. In linea generale, no.
Davide
7 Agosto 2023 at 11:08
Buongiorno,
avendo io già una partita iva detta “forfettaria” con codice Ateco di Guida Turistica (79.90.20) e altro codice secondario (74.10.29, con possibilità di aggiungere ulteriore codice, è più conveniente impostare gli affitti brevi di Airbnb come persona fisica o come attività d’impresa?
Gaia Tonani
7 Agosto 2023 at 17:05
Buongiorno, per questa assistenza può contattarci allo 02 9464246, oppure può prenotare una consulenza direttamente dal nostro sito http://www.studioallievi.com/prenota-ora-una-consulenza