
NUOVA TASSAZIONE CRIPTOVALUTE: QUALI SONO LE MODALITA’ DI TASSAZIONE E TUTTE LE NOVITA’ SULLE CRIPTOVALUTE!
Prima della Legge di Bilancio, in assenza di un regolamento chiaro, esistevano diverse interpretazioni riguardanti la Tassazione delle Criptovalute. Ad esempio, L’agenzia delle Entrate uguagliava le Criptovalute alle Valute Estere, portando a numerose critiche e dibattiti. L’organizzazione dell’Agenzia delle Entrate era quella di tassare eventuali guadagni derivanti da plusvalenze, ovvero scambi di monete fiat e criptovalute, con un supplemento del 26%; solo se, il valore aggiunto degli importi dei depositi, detenuti cumulativamente dal contributore per almeno sette giorni, fosse superiore a 51.645€.
In questo articolo analizzeremo:
- Le novità riguardanti la Tassazione delle Criptovalute
- Aliquota del 14%?
- Informazioni relative alla Dichiarazione delle Criptovalute
NUOVA TASSAZIONE CRIPTOVALUTE: LE NOVITA’ RIGUARDANTI LA LEGGE DI BILANCIO
La principale novità in merito alla Tassazione delle Criptovalute è la percentuale in cui saranno tassati.
ATTENZIONE! Anche la norma precedente prevedeva che le plusvalenze venissero tassate con un aliquota del 26%, ma c’è una differenza.
Come citato in precedenza, prima della Legge di Bilancio, le Criptovalute venivano tassate al 26% solo dopo il superamento dei 51.645€, detenuti per 7 giorni consecutivi. Ad oggi, invece, l’imposta sostituita del 26% viene applicata nel momento in cui si superano i 2.000€.
Quindi, in sintesi, la Tassazione sulle Criptovalute è del 26%, ma deve essere pagata solamente se si supera la soglia dei 2.000€ nello stesso periodo d’imposta. Dunque, se i guadagni ammontano a 1.000€, non si è tenuti a pagare le tasse. Inoltre, bisogna tenere presente che la franchigia dei 2.000€ comprende le minusvalenze.
LE TRE CARATTERISTICHE DELLE PLUSVALENZE
- Le plusvalenze sono la differenza tra l’equivalente percepito e il valore d’acquisto;
- Bisogna documentare con esattezza il costo d’acquisto delle Criptovalute;
- Il passaggio da una Criptovaluta ad un’altra non genera delle plusvalenze, le plusvalenze vengono generate con il passaggio di una criptovaluta in euro oppure ad un altra valuta fiat.
NUOVA TASSAZIONE CRIPTOVALUTE: ALIQUOTA DEL 14%
La Legge di Bilancio ha inserito un ulteriore aliquota del 14%, che sostituisce quella del 26%, per coloro che non hanno i documenti che autentichino l’effettivo valore d’acquisto delle Criptovalute.
ATTENZIONE però, questa imposta sostituiva del 14% deve essere pagata entro il 30 giugno 2023. Ricorrendo al criterio previsto dall’art. 9 del TUIR. La Legge prevende anche la possibilità di assolvere questa imposta in un’unica soluzione oppure in 3 rate, le due rate successive però con l’aggiunta degli interessi nella misura del 3%.
Una domanda che a questo punto sorge spontanea ed è molto gettonata è: l’imposta sostitutiva del 14% è inferiore a quella del 26%, quindi mi conviene? Non è però così scontato, poiché solo dopo una attenta anali della situazione è possibile stabilire qual è l’opzione migliore.
NUOVA TASSAZIONE CRIPTOVALUTE: INFORMAZIONI RELATIVE ALLA DICHIARAZIONE DELLE CRIPTOVALUTE
Alla fine di ogni anno, bisogna dichiarare tutte le Criptovalute detenute, anche se sono poche. La dichiarazione viene fatta mediante la compilazione del quadro RW della Dichiarazione dei Redditi.
Qual ora non sia stata fatta la dichiarazione relativa agli anni precedenti, con la Legge di bilancio, è stata inserita la possibilità di risanare queste mancate Dichiarazioni. Vediamo le varie forme sanatorie:
- se sulle Criptovalute non dichiarate non sono stati percepiti redditi aggiuntivi, è possibile dichiararli pagando una sanzione del 0,5% del corrispettivo annuo;
- se sulle Criptovalute non dichiarate sono stati percepiti redditi, è possibile dichiararli pagando una sanzione aggiuntiva al 0,5% del 3,5%.
CLICCA QUI per approfondire il tema e prenotare una consulenza con uno dei consulenti esperti del team dello Studio Allievi!
Se vuoi approfondire il tema “Nuova Tassazione Criptovalute” guarda questo video.