
COME SI PUÒ INIZIARE A FARE NETWORK MARKETING? COME FUNZIONA L’ATTIVITÀ DAL PUNTO DI VISTA FISCALE?
In questo articolo andremo a capire insieme come è possibile iniziare a svolgere l’attività di Network Marketing e come funziona l’attività dal punto di vista fiscale.
In particolare vedremo:
- Cosa si intende per Network Marketing
- Quando vi è l’obbligo di aprire la Partita IVA
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COSA SI INTENDE PER NETWORK MARKETING
Il Network Marketing è regolamentato dalla legge numero 173 del 17 agosto del 2005. Se l’attività è svolta rispettando la normativa, il Network Marketing è assolutamente legale.
In questa legge è scritta, nell’articolo 1, la definizione di vendita diretta ed essa è l’attività sulla quale si focalizza principalmente il Network Marketing. Si parla di vendita diretta quando un prodotto o servizio è venduto direttamente al consumatore finale.
Il Network Marketing è infatti un sistema piramidale che propone direttamente di acquistare beni o servizi ai consumatori finali. Si parla di sistema piramidale in quanto l’attività permette di guadagnare sia a seguito degli ordini d’acquisto che si riescono a portare all’azienda per la quale si lavora, ma anche in modo indiretto. Nel Network Marketing il promoter principale può infatti trarre un guadagno, sempre in percentuale, anche dagli ordini d’acquisto portati dagli altri promoter che lavorano “per lui”.
L’attività di Network Marketing ha come oggetto la vendita di beni o servizi, anche se però i vari prodotti non sono venduti direttamente dai promoter stessi ma dalle varie aziende per le quali questi lavorano. È bene precisare però che chi svolge l’attività non può proporre di acquistare prodotti e servizi finanziari o assicurativi e nemmeno di stipulare contratti su immobili, sia di vendita che di locazione.
Il promoter può poi svolgere l’attività in qualsiasi luogo e si può svolgere l’attività sia essendo online che offline.
QUANDO IL PROMOTER É OBBLIGATO AD APRIRE LA PARTITA IVA
Per iniziare a fare Network Marketing non è sempre obbligatorio avere la Partita IVA, in quanto l’obbligo vi è o meno in base ai compensi percepiti.
COSA SUCCEDE SE SI PERCEPISCONO COMPENSI INFERIORI A 5000 € NETTI
Se i compensi percepiti sono inferiori a 5000 € netti, non è necessario avere la Partita IVA e nemmeno fare la dichiarazione dei redditi, a patto che non si ha altro da dichiarare. Tuttavia anche se non si è obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi ciò non vuol dire che si sta evadendo il fisco. Sul 78% dei compensi è infatti applicata, direttamente dall’azienda per la quale si lavora, una ritenuta del 23%. La ritenuta che è applicata è una ritenuta a titolo di imposta, per cui sostanzialmente è l’effettivo importo che si deve pagare come imposte.
L’attività di Network Marketing è un’attività anche conveniente dal punto di vista fiscale, se non si superano i 5000€, infatti l’aliquota di tassazione che è applicata è quella dell’ultimo scaglione di reddito IRPEF e inoltre non viene tassato tutto il reddito percepito. È da specificare inoltre che non sono previsti contributi da versare.
COSA SUCCEDE SE SI PERCEPISCONO COMPENSI SUPERIORI A 5000 € NETTI
Nel caso in cui invece si percepiscono compensi superiori ai 5000€ netti si è obbligati ad aprire la Partita IVA. È da specificare poi che se si ha aperto la Partita IVA, anche se nei successivi anni di attività non si superano i 5000€ di compensi, la Partita IVA rimane comunque aperta. Non è possibile chiuderla perché il promoter è diventato, a seguito del superamento della soglia dei 5000€, un promoter professionista e quindi ha l’obbligo di essere titolare di Partita IVA.
Nel momento in cui si apre la Partita IVA è sempre applicata sui compensi una ritenuta del 23% ma si dovrà anche presentare la dichiarazione IVA. Chi svolge l’attività di Network Marketing è quindi da specificare che ha una Partita IVA un po’ particolare, diversa dalla Partita IVA tradizionale, basti pensare solo in che modo sono calcolate le tasse.
Se poi sorge l’obbligo di aprire la Partita IVA si è anche obbligati ad iscriversi alla Gestione Separata dell’INPS. La Gestione Separata è quella gestione INPS alla quale sono iscritti i professionisti e che, se paragonata alla gestione Commercianti, è più vantaggiosa. A differenza infatti di quest’ultima i contributi da versare sono in proporzione al fatturato e non vi sono dei contributi minimi obbligatori da versare. I contributi previdenziali sono però per 1/3 a carico del promoter, mentre i restanti 2/3 sono a carico dell’azienda per la quale il promoter lavora.
Qui puoi trovare il modello AA7/9, utile per le dichiarazioni di inizio attività.
Guarda questo video se vuoi approfondire il tema “Network Marketing come iniziare“.