Mettersi in proprio senza soldi: scopri come fare

mettersi in proprio senza soldi

METTERSI IN PROPRIO SENZA SOLDI: E’ DAVVERO POSSIBILE?

In tempo di crisi la strada migliore da percorrere sembra essere quella di avviare un’attività autonoma, per potersi creare un lavoro e gestirlo in modo indipendente. Ci sono senz’altro ottime opportunità e operare per se stessi costituisce uno stimolo, ma resta un problema da risolvere: il capitale. Un’impresa, sebbene di piccole dimensioni e con costi limitati richiede un investimento iniziale. La congiuntura economica sfavorevole non consente a molte persone di disporre delle somme necessarie, quindi la prima reazione è la rinuncia. Prima di gettare le armi, è opportuno prendere in considerazione i consigli degli esperti ed esaminare attentamente tutte le strade, perché qualche possibilità di mettersi in proprio senza soldi c’è.

La diffusione di internet è un po’ complice della formazione dell’idea comune che si può diventare ricchi dal nulla, senza sforzi. La realtà è diversa, anche sul web. Bisogna però considerare bene il significato dei soldi. Il tempo è una risorsa importante, quanto le proprie competenze, quindi questi due elementi possono essere capitalizzati. Ogni volta che si deve acquistare un servizio, ad esempio, se si hanno le capacità di provvedere autonomamente, si calcola quanto tempo si impiega a realizzare l’attività in modo indipendente. Si valuta così la convenienza di fare da soli oppure di affidare il servizio a un esterno. Il tempo è denaro ed è per questo che costituisce il primo investimento da mettere in campo. Rispetto all’attività da svolgere bisogna rapportare il tempo impiegato per realizzare i prodotti o i servizi da proporre alla clientela con il guadagno che se ne ricava.

In questo modo si avrà l’idea del guadagno orario e mensile e si saprà se ha senso avviare la propria impresa. Il tempo è senz’altro una risorsa in possesso di chiunque, quindi qualcosa da investire già c’è. Le energie sono il secondo tassello che compone il capitale da impiegare. Il primo passo non riguarda il denaro, ma le proprie risorse, forse ancora più importanti della liquidità per affrontare le spese. Del resto il soldi sono fondamentali, ma se non si hanno tempo ed energie non si riesce a far fruttare il capitale.

METTERSI IN PROPRIO SENZA SOLDI: CERCARE L’INVESTITORE

Tutto dipende dal tipo di impresa che si desidera avviare, perché chiaramente a pesare sul bilancio ci sono le attrezzature, le materie prime da lavorare o i prodotti da vendere, la pubblicità, le imposte ed eventualmente il personale necessario, ma qualche costo da prevedere c’è sempre. Per questa ragione è possibile mettersi alla ricerca di un investitore. Ovviamente bisogna avere una buona idea da proporre, altrimenti difficilmente si trova qualcuno disponibile a finanziare il progetto. Il crowfunding è una pratica consolidata e funzionante perché ci sono diversi imprenditori che attendono una buona idea e una persona affidabile che la gestisca su cui investire. Sebbene non ci siano soldi per tutti, ci sono diversi capitali pronti per sostenere iniziative imprenditoriali innovative e con un buon potenziale. Mettersi in proprio senza soldi può essere più facile con qualcuno che assicuri una somma per la partenza.

Per presentarsi agli investitori e risultare credibili è necessario avere tutte le carte in regola e soprattutto focalizzarsi su alcuni importanti aspetti:

– bisogna dimostrare le proprie competenze, far capire che si è perfettamente capaci di realizzare il progetto proposto. L’abilità nella creazione dei prodotti o dei servizi da commercializzare è l’elemento principale, perché senza queste non si può avere successo e far fruttare l’investimento. In particolare le competenze devono essere quelle specifiche del settore in cui si opera e poi quelle trasversali per gestire il business, anche se sulle seconde si potrebbe avere un ulteriore aiuto proprio dagli investitori. Non è da escludere inoltre che la somma da mettere a disposizione non serva per avviare un’azienda, ma per acquistare l’idea e offrire un contratto al proponente. Va considerato comunque che le persone definite business angel sono a conoscenza dei trend del mercato e di come riconoscere una proposta vincente, quindi bisogna fare una ricerca di mercato e presentare informazioni precise e complete;

– possedere un piano perché si deve seguire un percorso specifico per raggiungere il risultato, quindi è importante consegnare un documento che spieghi bene l’idea, come possa essere realizzata, le tempistiche e i ricavi. Senza un business plan adeguato, la proposta non verrà neppure presa in considerazione.

METTERSI IN PROPRIO SENZA SOLDI: LA PROGRAMMAZIONE E LE AZIONI

Non avere denaro da spendere non significa che non si debbano cercare strade alternative per ottenerlo. La strada del finanziamento da privati può funzionare, ma ci sono anche opportunità derivanti dai fondi pubblici, come ad esempio contributi dell’Unione Europea, ma tutto dipende dal tipo di attività. Per i giovani fino a 35 anni e per le donne ci sono contributi a fondo perduto, mentre per i neo imprenditori ci sono anche finanziamenti a tasso agevolato, così da avere subito il capitale e restituirlo un po’ alla volta con gli incassi del lavoro. Nel caso si può sempre, se si ha un’occupazione, di mettere da parte qualche soldo, così da sostenere le spese.

Va sempre considerato che bisogna essere portati per gestire un’impresa e quindi avere un’idea sul reperimento dei fondi è alquanto importante. A seconda dell’attività sarà possibile pensare di partire con la dimensione minima, così da limitare i costi, reinvestendo parte dei guadagni per crescere e aggiungere quanto serve. Ad esempio per la vendita di articoli prodotti da altri, si può pensare di aprire un sito internet e fare un accordo con fornitori e produttori, per cui fungere da intermediatori. Il venditore non ha il prodotto e il magazzino, ma vende al consumatore e poi si mette d’accordo per la consegna, tenendosi una parte del profitto. Questo modello di vendita si chiama Drop Ship e consente di abbattere le spese. Certo l’allestimento del sito internet e il marketing sono spese necessarie. Il settore dei servizi offre molte opportunità di mettersi in proprio senza soldi. Si possono infatti gestire online e da casa propria, mettendo a disposizione le proprie competenze, quindi non serve materiale e si riducono enormemente le spese, in alcuni casi anche in maniera decisa, tanto da rendere l’investimento possibile per tutti.

METTERSI IN PROPRIO SENZA SOLDI: ALCUNE IDEE

Il Drop Ship è soltanto uno dei percorsi che si possono seguire per mettersi in proprio senza soldi, ma le idee sono in realtà molte. Si può fare il personal trainer, lavorando al domicilio del cliente e proponendo semplicemente l’esecuzione di esercizi fisici specifici senza l’uso di attrezzature. Si può fare il programmatore freelance, operando con il proprio computer. Le attività informatiche possono essere diverse, come ad esempio il web design, la realizzazione di siti, la creazione di contenuti. Sempre sfruttando internet si propongono corsi di lingue attraverso Skype, lezioni di musica e si può perfino fare il diet coach. Il lavoro online potrebbe essere la soluzione per evitare di avere troppo spese, concentrando gli sforzi economici su qualche eventuale programma da adoperare e sulla pubblicità.

Se si ha un gruppo iniziale di clienti, si può giocare sul passaparola perché costa poco ed è decisamente efficace. Sfruttando le proprie risorse infrastrutturali, come il garage, si possono riparare le biciclette rotte. Mettersi in proprio senza soldi vuol dire anche lavorare alle nuove professioni, come ad esempio fare il cuoco a domicilio oppure creare un’agenzia di incontri, in cui usare il computer e non un ufficio aperto al pubblico. Qualsiasi sia l’attività si deve preparare un business plan e poi chiedere aiuto al commercialista, che saprà fornire le indicazione per adempiere agli obblighi burocratici e fiscali, perché il lavoro da casa si può fare, ma bisogna rispettare le regole.

Mettersi in proprio senza soldi si può, ma è necessario usare le proprie risorse: tempo, energia e competenze. Questi elementi sono il vero punto di partenza, i soldi invece si possono trovare oppure si possono limitare le spese, così da non dover avere un capitale. Per chi vuole aprirsi al mondo del franchising trova attività da svolgere con un investimento compreso tra i 500 e i 1.000 euro. Con la costanza e l’impegno si arriverà a ottenere il profitto atteso.

 

 

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