
METTERE IN LIQUIDAZIONE UNA SRL: LA NORMATIVA E LA SEMPLIFICAZIONE
L’apertura di una società prevede una certa dose di ottimismo, perché si pensa al successo, alla realizzazione dei propri sogni. Purtroppo la realtà non è sempre come viene immaginata e possono insorgere alcuni imprevisti difficili da affrontare, specialmente in periodi di crisi economica. Per diverse ragioni ci si ritrova costretti a chiudere, spesso non senza conseguenze negative, non solo in relazione ai sogni infranti. Nel caso della cessazione di ditte individuali o di attività professionali le procedure sono abbastanza semplici, mentre mettere in liquidazione una SRL significa seguire procedure specifiche indicate dalla legge.
Non è sufficiente chiedere al commercialista il disbrigo delle pratiche a fronte di una spesa contenuta. Generalmente si richiede l’intervento del notaio, ma alcuni interventi normativi consentono di non dover ricorrere al professionista. Naturalmente l’iter è lo stesso per SRL e SRL semplificata. Per usufruire della procedura di messa in liquidazione della società senza il notaio, come previsto dalla certificazione della procedura da parte del Ministero dello Sviluppo economico con una nota del 19 maggio 2014 protocollata al numero 0094215. Per estinguere una SRL bisogna addentrarsi in tre fasi: il verificarsi della causa di scioglimento, l’espletamento della liquidazione e l’eliminazione della società dal Registro delle Imprese della Camera di Commercio. La causa che determina la decisione di chiusura di una società a responsabilità limitata è disciplinata dalle norme.
Ci deve essere l’impossibilità di funzionamento o della continua assenza di attività da parte dell’assemblea, oppure la dichiarazione di nullità della SRL o il decremento del capitale al di sotto dei limiti richiesti dalla legge con eccezione per quanto previsto dal Codice Civile agli articoli 2447 e 2482-ter. Inoltre la chiusura si determina anche dall’impossibilità di corrispondere il rimborso della quota al socio che ha esercitato il recesso e dalla deliberazione dell’assemblea dei soci. Sono altresì rientranti tra le cause tutti i casi previsti dallo statuto della SRL. Per le diverse ragioni citate si deve mettere in liquidazione in SRL, senza bisogno di chiedere un accertamento, perché si procede secondo il Diritto. Ci sono situazioni per le quali è necessario, invece, chiedere una verifica e un intervento da parte del Tribunale. Se si ravvisano cause particolari può essere utile e doveroso rivolgersi anche al notaio per l’avvio delle procedure.
METTERE IN LIQUIDAZIONE UNA SRL: LA PROCEDURA
Prima di addentrarsi nel percorso da seguire per chiudere la società, è importante sapere che il Ministero ha precisato che il verbale relativo alla nomina di un liquidatore non deve essere redatto in forma di atto pubblico, quindi è sufficiente avere una delibera dell’assemblea che provvede a nominare le persone incaricate di mettere in liquidazione una SRL. Neanche in questo caso si deve chiedere al notaio di predisporre la pratica, così come per tutti i casi citati dal comma 1 dell’articolo 2484 del Codice Civile. Si tratta di tutte le situazioni in cui si procede di diritto, quindi indipendentemente dalla volontà dell’assemblea di chiudere la società. Il notaio va interpellato se si verifica la liquidazione volontaria da parte dei soci, attraverso un atto assembleare.
La prima verifica delle cause che comportano la liquidazione è a cura dell’assemblea dei soci. Per ricorrere alla procedura semplificata bisogna innanzitutto essere consci di ciò che comporta ed essere certi di dover proseguire con la decisione di mettere in liquidazione una SRL. Le fasi fasi preliminari sono tre:
– prendere contatti con la Camera di Commercio del territorio in cui insiste la società e chiedere di avere un accertamento circa la procedura da seguire, per verificare al momento quale documentazione sia richiesta dalle regole, facendosi specificare il formato in cui devono essere presentati;
– attivare, qualora non la si possieda già, la firma digitale dell’amministratore unico o del presidente del consiglio di amministrazione, così come deve essere creata la firma digitale dell’incaricato alla liquidazione. A volte non è richiesta, ma sicuramente permette di velocizzare il disbrigo delle pratiche necessarie;
– rispettare i requisiti di legge circa la causa dello scioglimento della società. Ad esempio se non si raggiunge un obiettivo sociale previsto dallo statuto non significa che non vi siano le condizioni economiche per procedere. Non è equiparabile all’assenza di clienti o all’inattività dell’assemblea dei soci. Nell’incertezza meglio chiedere una consulenza al commercialista, per comprendere se sussistano le condizioni per mettere in liquidazione una SRL.
Una volta completata la parte preliminare, si inizia con la vera procedura.
METTERE IN LIQUIDAZIONE UNA SRL: DALL’ACCERTAMENTO ALLA CHIUSURA
L’avvio dell’iter di chiusura della società parte dall’accertamento della causa di scioglimento e ciò comporta la compilazione di modelli appositi. Il commercialista può aiutare nel riportare i diversi dati in modo corretto. Al formulario vanno allegati dei documenti e variano a seconda del motivo che ha portato a mettere in liquidazione una SRL. Nel caso in cui sia stato ridotto il capitale a una cifra più bassa del minimo legale, ci vuole una dichiarazione da parte degli amministratori circa l’avvenuto accertamento della condizione per la chiusura della società. Se invece non si ha l’opportunità di far funzionare la società o l’assemblea non svolge alcuna attività, ci vuole una dichiarazione degli amministratori che indicano la situazione, precisando che l’assemblea non è stata in grado di approvare il bilancio o di nominare i nuovi amministratori.
Non è sufficiente scrivere che vi è inattività, ma bisogna fornire riferimenti precisi, ovvero provare l’esistenza delle cause. Nel caso in cui non si possa conseguire l’oggetto sociale e l’assemblea non deliberi variazioni agli obiettivi previsti dallo statuto, implicando l’impossibilità di operare, deve essere dichiarato specificando la situazione, ovvero inserendo le reali cause e conseguenze. Questa fase porta alla nomina dei liquidatori con le modalità già indicate. Si apre così la procedura per mettere in liquidazione una SRL. La prima pratica da evadere è l’accertamento, poi si inizia a lavorare per la chiusura della società. Si verifica la condizione economica, l’esistenza di debiti e crediti e le posizioni di soci e dipendenti.
Tutto deve essere verbalizzato. Si devono trasmettere alla Camera di Commercio i verbali dell’assemblea e gli incartamenti prodotti dai liquidatori, così da arrivare alla terza fase: la cancellazione della società dal Registro delle Imprese e la conseguente chiusura della Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate. Per questa operazione bisogna aver depositato il bilancio di liquidazione, ma si può eseguire l’attività di cancellazione dal Registro e la chiusura della Partita IVA entro 90 giorni dal deposito del bilancio stesso.
METTERE IN LIQUIDAZIONE UNA SRL: IL COSTO
La chiusura di una società comporta, anche con la procedura semplificata senza il notaio, alcune spese. Meglio conoscerli fin dall’inizio, così da essere preparati ad affrontare tutte le conseguenze derivanti dalla decisione di mettere in liquidazione una SRL. Non si deve corrispondere la parcella al notaio, ma occorre onorare quella dell’intermediario incaricato di disbrigare le pratiche necessarie. In questo caso i costi possono variare, ma indicativamente ci sono delle somme mediamente applicate per questa casistica. La quantità minima di pratiche è di tre, per le quali bisogna considerare bolli e diritti di segreteria. Ogni pratica ha un costo di 90 euro per i diritti di segreteria e di 65 euro per i bolli da applicare. Se non si va oltre le tre pratiche il costo obbligatorio è di 465 euro, a cui poi aggiungere la parcella del professionista. Mediamente si aggira sui 1.500 euro, ma chiaramente ci sono diversi fattori da considerare e quindi ci possono essere prezzi differenti.
Quelli descritti sono i costi vivi, ma quando si decide di mettere in liquidazione una SRL bisogna far fronte anche a tutti gli obblighi verso i creditori, cercando ovviamente di recuperare i soldi anche dagli eventuali debitori. Significa dover saldare le fatture in essere, pagare gli ultimi stipendi e le liquidazioni ai dipendenti. Si deve ovviamente onorare anche l’importo dovuto allo Stato o agli Enti Locali per eventuali imposte e tasse da versare. La chiusura deve avvenire in modo da non lasciare debiti e scoperti di alcun genere, solo così si può completare la procedura. Rivolgendosi alla Camera di Commercio e al commercialista, al momento in cui occorre mettere in liquidazione una SRL si possono conoscere informazioni e dettagli sulla via da seguire per poter procedere in modo corretto e senza incorrere in sanzioni o lasciare situazioni non chiare che potrebbero ingenerare contenziosi di varia natura. L’intermediario può fornire un preventivo dei suoi costi, così da selezionare il giusto consulente.
Cosimo
2 Marzo 2022 at 19:37
Quanto costa chiudere una ditta srl fra costi e onorario commeercialista?
Gaia Tonani
4 Marzo 2022 at 11:08
Buongiorno, per questa assistenza può contattarci allo 02 9464246, oppure può prenotare una consulenza direttamente dal nostro sito http://www.studioallievi.com/prenota-ora-una-consulenza