
LE SPESE DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA
Le spese di ristrutturazione edilizia sono uno degli argomenti più delicati quando si parla di dichiarazioni dei redditi. La legge di bilancio 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre la detrazione del 50% per le spese di ristrutturazione edilizia.
Per fruire di tale detrazione è necessario rispettare determinate condizioni:
- l’importo massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione è di 96.000 euro, per quelle spese sostenute a partire dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017;
- la ripartizione della detrazione in esame viene suddivisa in dieci quote annuali di pari importo.
Le spese di ristrutturazione edilizia per le quali spetta la detrazione sono:
- quelle sostenute per gli interventi di manutenzione straordinaria;
- quelle relative ad opere di risanamento conservativo;
- quelle per le opere di restauro;
- le spese di ristrutturazione effettuate sulle unità immobiliari residenziali indipendentemente dalla categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
- le ristrutturazioni effettuate sulle parti comuni di edifici residenziali;
- le spese sostenute per la ricostruzione o il ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, sempre che sia stato dichiarato lo stato d’emergenza;
- i lavori sostenuti al fine di eliminare delle barriere architettoniche, aventi come oggetto montacarichi o ascensori;
- quelle spese sostenute per la realizzazione di posti auto pertinenziali o di autorimesse.
- le spese per la realizzazione di ogni strumento che favorisca la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi;
- quelle di bonifica dall’amianto;
- quelle sostenute per eseguire opere volte ad evitare gli infortuni domestici, per esempio sostituire un tubo del gas, il montaggio di vetri anti-infortunio o l’installazione del semplice corrimano;
- quelle sostenute per l’inquinamento acustico o al conseguimento di risparmi energetici.
CHI PUO’ USUFRUIRE DELLA DETRAZIONE?
Possono detrarre le spese di ristrutturazione edilizia sia il proprietario di casa, sia il proprietario di un diritto reale sull’immobile per il quale si effettua il lavoro, purchè sostengano le spese.
La detrazione del 50% spetta anche al comodatario, all’inquilino e agli imprenditori individuali, ma solamente per gli immobili che non sono considerati come strumentali.
La detrazione sulle spese di ristrutturazione edilizia spettano anche al familiare, coniuge, parenti fino al terzo grado e affini fino al secondo, al convivente o al detentore dell’immobile, ma solamente se le spese vengono effettivamente sostenute dallo stesso e tutte le fatture e i bonifici risultino intestati a lui.
Si ricorda inoltre che hanno diritto alla detrazione anche quei contribuenti che eseguono i lavori in proprio, ma solamente per le spese di acquisto del materiale.
QUALI SONO I DOCUMENTI RICHIESTI?
Per poter fruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione è fondamentale inviare una raccomandata A.R. all’ASL competente per territorio, il tutto prima di aver iniziato i lavori; ciò non risulta obbligatorio nei casi in cui le norme sulle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo di notifica. Un altro requisito fondamentale è quello di effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale. Dovrà inoltre risultare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA o codice fiscale del soggetto/impresa che ha svolto i lavori.
Ai fini della richiesta da parte degli Uffici, è necessario esibire anche:
- le ricevute dei bonifici di pagamento;
- le ricevute di pagamento dell’IMU, se dovuta;
- la domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
- le abilitazioni amministrative;
- le fatture e le ricevute fiscali relative alle spese che sono state sostenute.