Il Codice Ateco per Property Manager: scopriamolo insieme!

Codice Ateco Per Property Manager

QUAL E’ IL CODICE ATECO RELATIVO ALL’ATTIVITA’ DI PROPERTY MANAGER? QUALI REGIMI E’ POSSIBILE ADOTTARE PER SVOLGERE TALE ATTIVITÀ ?

Il Codice Ateco per Property Manager: prima di definire quale Codice Ateco deve utilizzare un Property manger, vediamo nello specifico di cosa si occupa questa figura.

Con il termine Property Manger si intende colui che si occupa della gestione degli immobili, al posto del propretario. Quindi, un soggetto che svolge l’attività di Property Manger, si occupera: dell’individuazione degli inquilini, riscossione dell’affitto, risoluzione dei problemi e ricezione della posta, ma anche di tanto a

In questo articolo approfondiremo qual è il codice Ateco per l’attività di Property Manager e i relativi regimi fiscali possibili da adottare.

In particolare vedremo:

  • L’inquadramento come lavoratore autonomo per l’attività di Property Manager
  • Le figure del Property Manager e i relativi Codice Ateco 
  • I vari regimi fiscali per poter avviare l’attività

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IL CODICE ATECO PER PROPERTY MANAGER: L’INQUADRAMENTO COME LAVORATORE AUTONOMO PER L’ATTIVITA’ DI PROPERTY MANAGER

Il Property Manager è colui che presta assistenza al proprietario o al subconduttore degli immobili dati in affitto. In particolare può occuparsi, ad esempio: pubblicizzare sulle varie piattaforme l’attività, fornire informazioni sull’immobile e anche dell’accoglienza degli ospiti.

Per poter svolgere l’attività di Property Manager bisogna avere la Partita IVA e si viene inquadrati come lavoratori autonomi. Bisogna precisare che è possibile svolgere questa attività senza essere titolari di Partita IVA, ma solamente se l’attività viene svolta in maniera occasionale. Per l’attività di Property Manager per, è praticamente impossibile svolgere tale attività occasionalmente, poiché per essere considerata tale sono previsti dei limiti, come ad esempio: l’impossibilità di pubblicizzare i prodotti venduti.

 

IL CODICE ATECO PER PROPERTY MANAGER: LE FIGURE DEL PROPERTY MANAGER E I RELATIVI CODICE ATECO

E’ possibile svolgere l’attività di Property Manager come: Property Manager non strutturato o Property Manager strutturato.

IL PROPERTY MANAGER NON STRUTTURATO

Il Property Manager non strutturato è quel soggetto che, per svolgere l’attività, non può avere dipendenti o collaboratori e il cui volume d’affari non sia elevato.

Il soggetto che ricopre tale figura, dovrà presentare due pratiche:

  • Presentare una pratica all’Agenzia delle Entrate, per richiedere il numero di Partita IVA, nella quale bisogna indicare come Codice Ateco, il 70.22.09. Questo Codice però non è quello specifico per l’attività di Property Manager, in quanto indica tutte le attività di consulenza imprenditoriale, ma è quello che meglio si adatta;
  • L’iscrizione alla Gestione Separata dell’INPS, poichè il Property Manager non strutturato viene considerato professionista e dovrà versare i contributi in proporzione al reddito percepito.

IL PROPERTY MANAGER STRUTTURATO

Il Property Manager strutturato, al contrario, è quel soggetto che, può svolgere l’attività avendo dei dipendenti o collaboratori e che realizza dei volumi d’affari più alti.

Il soggetto che ricopre tale figura, per svolgere l’attività, deve presentare più pratiche rispetto al Property Manager non strutturato:

  • Presentare la pratica all’Agenzia delle Entrate indicando come codice Ateco, il codice 68.32.00, ovvero il codice che si riferisce all’attività di gestione di beni immobili per conto terzi;
  • Iscrivere l’attività in Camera di Commercio;
  • Iscrizione alla Gestione Commercianti dell’INPS, e bisogna specificare che il soggetto iscritto dovrà versare dei contributi minimi obbligatori, anche se non ha effettuato vendite;
  • Presentare la SCIA presso l’ufficio SUAP del comune di riferimento.

 

IL CODICE ATECO PER PROPERTY MANAGER: I VARI REGIMI FISCALI PER POTER AVVIARE L’ATTIVITA’

Chi è Property Manager, sia strutturato o non strutturato, per poter avviare l’attività, può decidere di adottare diversi regimi fiscali.

IL REGIME FORFETTARIO

Il regime forfettario prevede di sostenere costi di gestione molti bassi poiché la gestione è molto semplificata. A livello di mercato nazionale, il regime forfettario è molto vantaggioso, in quanto chi lo adotta non dovrà applicare l’IVA sul prezzo di vendita. È poi possibile, per chi è iscritto alla Gestione Commercianti INPS, uno sconto sui contributi minimi obbligatori, pari al 35%.

E’ anche importante la tassazione molto bassa prevista dal regime, pari al 5%, in caso di star up, pari al 15%.

Nell’ambito degli svantaggi troviamo invece il fatto che le tasse sono calcolate su una base imponibile in base al fatturato realizzato. È da precisare poi che, non dovendo applicare l’IVA sulle vendite, il soggetto che svolge l’attività, non può recuperare l’IVA pagata sugli acquisti.

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LA DITTA INDIVIDUALE E LE SOCIETÀ DI PERSONE

Il regime della ditta individuale e delle società di persone hanno gli stessi vantaggi e svantaggi, anche se sono tra di loro due regimi differenti. La ditta individuale prevede un unico titolare, mentre nelle società di persone ci possono essere diversi soci.

I vantaggi che sono previsti riguardano la gestione più semplice rispetto a quella richiesta dalle società di capitali e tali regimi non sono molto costosi. Un altro vantaggio riguarda che le tasse sono calcolate sull’effettiva differenza tra i ricavi realizzati e i costi sostenuti.

Gli svantaggi riguardano però il fatto che, nonostante le tasse siano calcolate su un margine reale, le percentuali di tassazione sono più alte poichè si applica una tassazione a scaglioni IRPEF. Un altro punto a sfavore, è la responsabilità illimitata del titolare o dei soci. Nel caso di mancato pagamento dei debiti infatti i creditori possono rivalersi sul patrimonio personale del titolare o dei soci.

IL REGIME DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI

Il regime delle società di capitali, nonostante implica il sostenimento di costi di gestione molto elevati, permette di avere un’ottimizzazione fiscale e i soci hanno una responsabilità limitata.

I costi da sostenere sono sicuramente uno svantaggio, ma ciò è dovuto al fatto che la gestione di tale regime è più complessa e sono richiesti maggiori adempimenti.

L’ottimizzazione fiscale riguarda invece il fatto che è possibile inserire una serie di costi che permettono di diminuire la base imponibile sulla quale sono calcolate le tasse. Diminuendo la base imponibile di conseguenza è possibile versare un importo di tasse inferiore. Nell’ambito invece delle responsabilità dei soci, questi rispondono, in caso di mancato pagamento, dei debiti solo con la quota investita nella stessa società.

È da precisare infine quindi che il regime delle società di capitali è consigliabile soprattutto per chi ha un certo volume d’affari.

Qui puoi trovare il modello AA7/9, utile per le dichiarazioni di inizio attività.

Guarda questo video se vuoi approfondire il tema “Il Codie Ateco per Property Manager“.

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