
COSA SUCCEDE ORA CHE I FONDI PER IL SUEPRBONUS 110% SONO TERMINATI? COME SI DOVRÀ PROCEDERE PER NON METTERE FINE ALL’AGEVOLAZIONE?
In questo articolo andremo a capire cos’è il Superbonus 110% e qual è la situazione attuale in termini di fondi a disposizione.
In particolare vedremo:
- Cos’è il Superbonus 110% e come è possibile usufruire dell’agevolazione
- Cosa succede ora che i fondi messi a disposizione sono terminati
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COS’È IL SUPERBONUS 110% E COME È POSSIBILE USUFRUIRE DELL’AGEVOLAZIONE
Il Superbonus 110% è un’agevolazione che prevede la possibilità di detrarre, nella misura del 110%, le spese sostenute per alcuni interventi specifici. Gli interventi per i quali è possibile usufruire del Superbonus 110% sono volti a migliorare l’efficienza energetica e la riduzione del rischio sismico degli edifici. Il Superbonus 110% spetta sulle spese sostenute per interventi di isolamento termico, di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o interventi antisismici.
COME È POSSIBILE USUFRUIRE DELL’AGEVOLAZIONE
Si può usufruire dell’agevolazione in modi differenti. È possibile beneficiare dell’agevolazione in dichiarazione, ovvero detraendo l’importo in quattro quote annuali di pari importo per gli interventi sostenuti nel 2022, richiedere lo sconto in fattura oppure usufruire della cessione del credito.
Nel caso in cui si decide di detrarre gli interventi in dichiarazione, se non si possiede sufficiente capienza fiscale, la relativa quota annuale è persa. Non è infatti possibile portare la quota di competenza di un anno, nella dichiarazione dell’anno successivo.
Se si decide di optare per lo sconto in fattura il fornitore applica appunto uno sconto sul corrispettivo dovuto, fino ad arrivare all’importo massimo di quanto dovuto. Questo significa che se l’importo dell’intervento è pari ad € 100, lo sconto in fattura dovrà essere pari al massimo ad € 100, e non € 110. Il fornitore potrà portare in detrazione a sua volta l’importo anticipato per conto del cliente oppure cederlo.
Nel caso in cui si decide invece di procedere chiedendo la cessione del credito, si può scegliere, ad esempio, di cedere l’importo direttamente alla banca. A sua volta la banca potrà cederlo solamente ad altri soggetti vigilati, oppure ad un correntista dell’istituto stesso.
COSA SUCCEDE ORA CHE I FONDI MESSI A DISPOSIZIONE SONO TERMINATI
Le fondi messi a disposizione dal Governo per il Superbonus 110% sono terminati. Non sono solamente terminati i fondi messi a disposizione ma, così come affermato anche dall’Enea, le somme erogate hanno superato quanto effettivamente lo Stato aveva stanziato inizialmente.
La Legge di Bilancio del 2022 ha prorogato i bonus edilizi in vigore. In particolare, è stato previsto che il Superbonus 110% continui ad esserci per tutto il 2022 per gli edifici unifamiliari, e fino al 2025 per i condomìni. In quest’ultimo caso le percentuali di detrazione verranno via via ridotte: nel 2024 sarà pari al 70%, e nel 2025 pari al 65%. Viste le premesse, per far sì che l’agevolazione non venga fatta cessare in via anticipata, è necessario che lo Stato metta a disposizione ulteriori risorse finanziarie. Rifinanziare il Superbonus è una questione molto importante in quanto, secondo quanto stabilito dalla legge, è possibile beneficiare dell’agevolazione al 110% fino al 31 dicembre 2022 per edifici unifamiliari, e fino al 31 dicembre 2023 per i condomìni. Da tenere in considerazione è anche il fatto che è stata prevista la proroga per il raggiungimento del 30% di Sal per gli unifamiliari, prima fissata al 30 giugno 2022. Tale limite per accedere all’agevolazione fino a fine 2022 è stato posticipato al 30 settembre 2022. Questo significa che gli edifici unifamiliari che termineranno almeno il 30% degli interventi complessivi entro il 30 settembre 2022, potranno approfittare dell’agevolazione fino alla fine dell’anno. E’ stata inoltre prevista la proroga per tutto il 2023 per gli istituti autonomi.
Il Superbonus 110% rischia quindi di mettere in pericolo le casse dello Stato. Oltretutto, in moltissimi sono nel pieno dei lavori ed hanno necessità di presentare la pratica di cessione del credito per beneficiare dell’agevolazione. Possibilità che, vista la situazione, al momento è inibita dalle maggiori piattaforme di cessione. Come anticipato precedentemente, l’unica possibilità che ha il Governo, per non metter fine all’agevolazione, è quella di provvedere nuovamente a rifinanziare il Superbonus 110%. Il rischio, infatti, se non verranno messi a disposizione nuovi fondi, è quello che l’agevolazione arrivi alla sua fine ancora prima del previsto, con tutte le conseguenze che ne derivano.