
L’idea di aprire un’attività in proprio ha sfiorato tutti almeno una volta nella vita. Complice la crisi economica che ha visto diminuire in maniera drastica i posti di lavoro, sono sempre di più coloro che decidono di optare per l’avvio di un’attività rigorosamente in proprio. Ma dove si apre la partita Iva? Questo è, senza alcun dubbio, uno degli interrogativi che più affligge chi ha deciso di mettersi in proprio ma non ha molta esperienza nel settore.
Per prima cosa, è importante precisare che aprire una partita Iva è davvero semplicissimo. In pochi minuti e con solo qualche clic si ha la possibilità di iniziare a lavorare e soprattutto a guadagnare. Volendo, si potrebbe decidere di aprirla in maniera del tutto autonoma ma nel caso in cui non si fosse in possesso delle competenze necessarie, la cosa migliore da fare sarebbe quella di confrontarsi con un esperto del settore in grado di fornire ogni genere di informazione utile e, soprattutto, capace di portare a termine l’iter necessario per l’apertura della partita Iva senza alcun genere di problema.
Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di capire dove di apre una partita Iva e quali sono i passaggi che devono essere fatti affinché sia tutto in regola.
DOVE SI APRE UNA PARTITA IVA: ECCO TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE PER NON SBAGLIARE
Prima di scoprire dove aprire una partita Iva è interessante fare una breve digressione in merito al fatto che dal gennaio del 2016 chi ha intenzione di mettersi in proprio lo può fare sfruttando i vantaggi del regime cosiddetto forfettario. In buona sostanza, optando per questo particolare regime si ha la possibilità di godere di notevoli agevolazioni dal punto di vista fiscale. Al netto di ciò, per aprire una partita Iva bisogna risultare titolari di una specifica società o risultare liberi professionisti.
Per l’apertura, non è necessario sostenere alcun genere di spesa. Tutto, dunque, è interamente gratuito. Una partita Iva non è altro che un codice formato da ben 11 cifre di cui le prime 7 sono necessarie per identificare il contribuente. I 3 numeri successivi, poi, identificano l’ufficio delle entrate mentre l’ultimo ha una semplice funzione di controllo. L’unica cosa da fare se si ha intenzione di aprire una partita Iva è quella di procedere con la comunicazione all’agenzia delle entrate competente l’avvio dell’attività entro e non oltre 30 giorni successivi.
Per fare ciò, sarà sufficiente effettuare una dichiarazione da redigere sull’apposito modello. Tale presentazione può essere effettuata sia recandosi presso l’agenzia delle entrate di riferimento che con una raccomandata rigorosamente con ricevuta di ritorno o, addirittura, attraverso internet. Al momento dell’apertura della partita Iva, si dovrà anche procedere con la scelta del codice cosiddetto Ateco. Con questo codice verrà indicato il settore di interesse dell’attività che si intende avviare.
Un altro passo molto importante è anche quello della scelta del regime cosiddetto contabile. In buona sostanza, si dovrà decidere se optare per il regime cosiddetto forfettario o per l’ordinario. Dopo aver fatto tutti questi passaggi, verrà regolarmente assegnata una partita Iva. L’ultima cosa da fare sarà quella di recarsi allo sportello Inps competente per procedere con la regolarizzazione della posizione dal punto di vista previdenziale.
Chi oltre ad aprire una partita Iva dovrò procedere con la registrazione di una ditta individuale dovrà anche recarsi alla camera di commercio per la relativa iscrizione e presso il comune di riferimento per comunicare il regolare inizio dell’attività.
QUANTO COSTA APRIRE UNA PARTITA IVA: INFORMAZIONI UTILI E SUGGERIMENTI
Uno degli interrogativi che più affligge chi ha intenzione di aprire una partita Iva è quello relativo al costo. A tale riguardo, è importante ricordare che per aprire una partita Iva non si deve sostenere alcun genere di spesa. In buona sostanza, si ha la possibilità di ottimizzare i costi. Ovviamente, già nel medio periodo i dovrà fare i conti con le imposte e con il versamento dei contributi che nel caso del regime forfettario saranno comunque molto agevolati.
Inoltre, in merito ai costi, è utile tenere conto del fatto che all’anno si dovrà anche prevedere il compenso del commercialista che dovrà occuparsi di redigere la denuncia dei redditi e, più in generale, di tenere tutti i conti in ordine. Una cosa è certa: la partita Iva è una formula niente affatto costosa che, comunque, prevede alcune spese di gestione che, però, nel caso in cui l’attività dovesse prendere piede, sarebbero facilmente gestibili.
La cosa migliore da fare, comunque, è quella di rivolgersi ad un commercialista che sarà in grado di fornire ogni genere di informazione specifica a riguardo in modo tale da fugare ogni dubbio e consentire anche ai più scettici di aprire la propria partita Iva a cuor leggero, consapevoli del fatto che per l’avvio dell’attività possono bastare anche solo alcuni clic direttamente dal computer di casa propria. Non resta altro da fare, dunque, che farsi coraggio e richiedere quella partita Iva che da tanto si desidera grazie alla quale iniziare a lavorare per dare forma a quel sogno che da troppo tempo è rimasto chiuso in un cassetto.