Donazione Criptovalute e Tasse: come comportarsi?

DONAZIONE CRIPTOVALUTE TASSE

IN CASO DI DONAZIONE DI CRIPTOVALUTE QUALI SARANNO LE TASSE DA DOVER PAGARE?

Le criptovalute sono monete digitali create grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain o peer-to-peer. A causa della loro natura centralizzata, il valore delle cripto può variare con una rapidità (a volte) disarmante, permettendo all’investitore di avere ampie fonti di guadagno – come, anche, alti rischi di perdita.
Negli ultimi anni l’utilizzo del Bitcoin e della criptovaluta è accresciuto sempre di più; e sempre maggiore è il numero di investitori che decide di dare avvio ad attività di trading criptovalutario.
Proprio per questo, mi viene spesso chiesto in sede di consulenza quale sia il modo con il quale tali guadagni debbano essere tassati, nonché se le Donazioni di Criptovalute permettono di abbassare il tax rate dell’investitore.
Dunque, proviamo a rispondere, oggi, ad un quesito la cui risposta sembra ancora molto dibattuta: in caso di Donazione di Criptovalute quali sono le Tasse da pagare?

In questo articolo scopriremo insieme:

  • Il dictum della normativa italiana e l’art. 67 del TUIR
  • Il calcolo della giacenza media annua
  • Quando la Donazione di Criptovalute obbliga al pagamento delle Tasse
  • Come versare le imposte

 

DONAZIONE CRIPTOVALUTE E TASSE: COSA PREVEDE LA DISCIPLINA ITALIANA?

Il trattamento impositivo riservato alle criptovalute è enucleato nell’articolo 67 comma 1 ter del TUIR (Testo Unico delle Imposte sul Reddito).

Prima di approfondire il dettato normativo, però, è bene sapere che la detenzione di un conto cripto obbliga il contribuente al monitoraggio fiscale, a prescindere dagli importi presenti nel proprio wallet. Il monitoraggio fiscale va effettuato mediante la compilazione del quadro RW presente nel Modello Unico Persone Fisiche, senza assolvimento di alcuna tipologia di imposta (compresa l’IVAFE).

La presenza delle imposte si ha solo nel caso in cui i wallet, complessivamente considerati, presentino una giacenza media annua superiore a 51.645€ circa.

Difatti, l’art 67 comma 1 TUIR prevede che:

La tassazione delle plusvalenze derivanti dalla cessione di valute provenienti da depositi e conti correnti si ha solo nel caso in cui la giacenza in valuta nei depositi e conti correnti complessivamente sia superiore a €. 51.645,69 per almeno 7 giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta in cui la plusvalenza è stata realizzata.


DONAZIONE CRIPTOVALUTE E TASSE: COME CALCOLARE LA GIACENZA MEDIA ANNUA?

Per valutare se la plusvalenza realizzata a seguito di conversione crypto-fiat o crypto-crypto sia fiscalmente rilevante, occorre verificare, in primis, se vi sia stato o meno il superamento del limite di giacenza media annua di cui all’art. 67 comma 1-ter del TUIR (51.645,69 euro circa).

Ai fini del calcolo, bisogna fare riferimento ai seguenti indici:

  • Il controvalore in euro delle monete virtuali deve essere calcolato sulla base del cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento, ossia al 1° gennaio dell’anno d’imposta nel quale si verifica la cessione
  • Il calcolo della giacenza media annua va fatto considerando tutti i depositi e i conti correnti in valuta estera complessivamente intrattenuti dal contribuente.

IL CASO DELLE DONAZIONI CRIPTO

Appurato che il superamento della giacenza media annua obbliga al pagamento delle imposte su tutte le plusvalenze realizzate a seguito di conversione crypto-fiat o crypto-crypto, parrebbe non assoggettabile a tassazione tutto ciò che, invece, viene compiuto direttamente con l’utilizzo della valuta crypto – come l’acquisto di beni o servizi con estinzione dell’obbligazione di compravendita effettuata direttamente in criptovaluta o, come, donazioni e/o trasferimenti di una certa quantità di cripto in favore di wallet di parenti o amici.

In realtà, pensare che questi due eventi appena detti non generino, in nessun caso, redditi fiscalmente rilevanti è sbagliato!

Difatti, il superamento della giacenza media annua impone il pagamento delle imposte (pari al 26%) sia sul quantum speso per l’acquisto di beni e servizi sia sulle cifre donate e/o trasferite su wallet di parenti o amici.

Nel caso specifico della Donazione di Criptovalute, vista la natura giuridica della fattispecie in esame, è bene ricordare che oltre al pagamento dell’imposta sostitutiva del 26% (laddove richiesto), può essere necessario l’intervento del Notaio nonché il versamento dell’imposta di donazione (in caso di donazioni di non modico valore).

 

DONAZIONE CRIPTOVALUTE E TASSE: COME VERSARE LE IMPOSTE?

Ogni qual volta l’investitore abbia generato redditi fiscalmente rilevanti, nel quale novero abbiamo compreso rientrarvi anche i casi di Donazione di Criptovalute, le Tasse dovranno essere pagate in sede di dichiarazione dei redditi. Dunque, oltre alla compilazione del quadro RW, bisognerà provvedere anche alle predisposizione e al calcolo delle imposte mediante il quadro RT del Modello Unico Persone Fisiche.

Una volta predisposto il Modello Unico, sarà possibile conoscere il quantum delle imposte da pagare, il cui versamento andrà poi effettuato mediante Modello F24.

 

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