Criptovalute e Modello 730: dove trovo il quadro RW?

CRIPTOVALUTE E MODELLO 730

INVESTIRE IN CRIPTOVALUTE RICHIEDE LA COMPILAZIONE DEL MODELLO 730?

In Italia, l’utilizzo raggiunto dalla cripto moneta sta diventando sempre più importante. Di conseguenza, diviene sempre più impellente l’esigenza di comprenderne sia gli obblighi impositivi che dichiarativi.
Cosa prevede la disciplina fiscale in termini di tassazione? In termini di dichiarazione dei redditi, le Criptovalute trovano spazio in uno dei quadri presenti nel Modello 730?

In questo articolo scopriremo insieme:

  • Le tasse da pagare in caso di investimenti in Cripto
  • Le modalità di calcolo della giacenza media annua
  • L’utilizzo del Modello 730 per la dichiarazione delle Criptovalute

CRIPTOVALUTE E MODELLO 730: COSA PREVEDE LA DISCIPLINA ITALIANA?

In termini di trattamento impositivo, la disciplina fiscale a cui fare riferimento è quella stabilita 67 comma 1 ter del TUIR (Testo Unico delle Imposte sul Reddito) la quale, assimilando le cripto monete alle valute estere, specifica che l’imposta pari al 26% deve riguardare:

  • ogni guadagno prodotto dalla loro compravendita,
  • tutte le conversione di crypto in euro o altra moneta fiat,
  • eventuali acquisti di beni e servizi effettuati con l’utilizzo di monete virtuali.

Attenzione! Ai sensi dell’articolo di legge, la tassazione si ha solo nel caso in cui la giacenza delle valute complessivamente detenute nei depositi e nei conti correnti sia superiore a 51.645 € circa, per almeno 7 giorni consecutivi. Difatti, nel suo dettato normativo specifica:

Le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rinvenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare il reddito a condizione che nel periodo d’imposta la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente, calcolata secondo il cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento sia superiore a € 51.645,69 per almeno 7 giorni lavorativi continui “.

LE MODALITA’ DI CALCOLO DELLA GIACENZA MEDIA ANNUA

Per valutare se la plusvalenza realizzata a seguito di conversione crypto-fiat o crypto-crypto sia fiscalmente rilevante, occorre verificare se vi sia stato o meno il superamento del limite di giacenza media annua di cui all’art. 67 comma 1-ter del TUIR (51.645,69 euro circa).

Ai fini del calcolo, si evidenzi quanto segue:

  • Il controvalore in euro delle monete virtuali deve essere calcolato sulla base del cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento, ossia al 1° gennaio dell’anno d’imposta nel quale si verifica la cessione
  • Il calcolo della giacenza media annua va fatto considerando tutti i depositi e i conti correnti in valuta estera complessivamente intrattenuti dal contribuente.

CRIPTOVALUTE E MODELLO 730: I QUADRI DA COMPILARE

La detenzione di criptovalute obbliga il contribuente al monitoraggio fiscale, a prescindere dagli importi presenti nei wallet.

Ma quali sono i quadri da compilare?

Va specificato fin da subito che le Criptovalute non sono dichiarabili mediante l’utilizzo del Modello 730, bensì del Modello Persone Fisiche – e questo vale sia per la compilazione del quadro RW che del quadro RT.

QUADRO RW E MONITORAGGIO FISCALE

Il mero possesso di Criptovalute, senza alcun realizzo di operazioni capaci di far sorgere plusvalenze fiscalmente rilevanti, richiede l’adempimento del cd. Monitoraggio fiscale. In termini pratici, il contribuente deve procedere con la compilazione del quadro RW.

In che modo?

Supponiamo che il Sig. Bianchi, all’1/1/2021 possiede 1 BTC con controvalore di 2.000€. Nel corso del 2021 il sig. Bianchi decide di acquistare un altro BTC senza, poi, effettuare successive operazione.
Ammettiamo che al 31/12/21 il cambio €/BTC sia pari a 5.000€. Come andranno compilate le varie celle del quadro RW?

  • Cella 1: indicare il VALORE 1 (ossia la proprietà dei BTC)
  • Cella 2: lasciare in bianco
  • Cella 3: indicare il VALORE 14 (“Attività estere di natura finanziaria e monete virtuali”)
  • Cella 4: lasciare in bianco
  • Cella 5: indicare il VALORE 100 (ossia, la quota di possesso al 100% delle cripto detenute)
  • Cella 6: indicare il VALORE 1 (valore di mercato)
  • Cella 7: indicare il VALORE INIZIALE (ossia, il primo valore presente nell’anno d’imposta da dichiarare)
  • Cella 8: indicare il VALORE FINALE (ovvero, quanto detenuto al 31/12 dell’anno oggetto di dichiarazione)
  • Cella 18: indicare il codice 5
  • Cella 20: BARRARE CASELLA (indicante il solo monitoraggio fiscale)

Nell’esempio fatto, abbiamo ipotizzato attività di solo acquisto e detenzione di criptovalute nel portafoglio elettronico, senza che vi sia stata generazione di alcun reddito fiscalmente rilevante – dunque, da tassare.

QUADRO RT  

Diversamente, nel caso in cui Sig. Bianchi avesse generato delle plusvalenze da tassare, oltre al quadro RW avrebbe dovuto compilare anche il quadro RT, Sez. II del Modello Persone Fisiche, nel quale indicare
il totale dei corrispettivi (RT 21) e il totale dei costi sostenuti (RT 22).
Il successivo quadro RT 23 viene compilato automaticamente dal software, con le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalla differenza tra i precedenti due importi.

 

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