
Sono sempre di più coloro che decidono di mettersi in proprio. Senza alcun dubbio, ad aver reso sempre più appetibile questa scelta è la mancanza di lavoro dipendente. Ma quanto costa mettersi in proprio e, soprattutto, quali sono i costi di apertura di una Srl? Prima di scendere più nel dettaglio e di scoprire quanto costa effettivamente aprire una Srl è necessario precisare che quando si parla di Srl si fa riferimento ad una particolare forma societaria cosiddetta a responsabilità limitata.
In buona sostanza, attraverso questa particolare forma societaria, tutti i soci rispondono solo ed esclusivamente attraverso il capitale sociale versato e, quindi, non mettono in alcun modo a rischio il capitale personale. Al giorno d’oggi, si ha anche la possibilità di prendere in considerazione l’ipotesi delle Srl semplificate. In questo caso, i vantaggi sono moltissimi ma lo sono anche i requisiti che si devono possedere per poterla costituire.
A questo punto, non resta altro da fare che scendere più nel dettaglio e cercare di capire quali sono i costi che si devono sostenere quando si decide di aprire una società a responsabilità limitata.
COSTI APERTURA SRL: ECCO QUALI SONO
Come è facile intuire, i primi costi di cui si deve tenere conto quanto si ha a che fare con una Srl sono quelli relativi alla costituzione. Per quanto riguarda le Srl tradizionali, il capitale sociale versato non può essere inferiore a 10.000 euro. A tale riguardo, però, è necessario tenere conto del fatto che non bisogna più procedere con il 25% del capitale sociale come succedeva in passato. Per quanto riguarda, invece, le società a responsabilità limitata semplificate, il capitale sociale va da 1 euro fino a 9.999 euro.
Al momento della costituzione di una società a responsabilità limitata bisognerà sostenere anche i costi relativi all’atto notarile. In questo caso, la spesa si aggirerà tra 700 euro e 1.200 euro. Il prezzo può variare dipendentemente dalla città in cui ha sede l’attività e, alle volte, anche dal notaio al quale ci si rivolge. La cosa migliore, in questo caso, è quella di farsi fare più di un preventivo in modo tale da evitare di dover fare i conti con parcelle troppo alte. Altri 250 euro dovranno essere spesi per i bolli e i cosiddetti diritti.
L’imposta di registro, invece, ammonta a 168 euro. Quando si decide di costituire una Srl si deve tenere conto anche del fatto che bisognerà pagare la tassa cosiddetta di concessione relativa alla vidimazione dei libri sociali per un ammontare di circa 310 euro. In riferimento alla vidimazione dei libri, bisogna anche ricordarsi che è necessaria una marca da bollo da 16 euro per ogni 100 facciate. Serve, poi, una Pec che ha un costo orientativo di circa 5 euro e una dichiarazione di inizio attività che ha un costo di circa 30 euro relativo ai diritti di segreteria.
COSTI FISSI, COSTI PER IL COMMERCIALISTA E SPESE PREVIDENZALI
Stando a quanto detto in precedenza, per aprire una Srl servono tra 1.400 euro e 2.000 euro. Le spese, però, non sono affatto finite qui. Una Srl, infatti, necessita di costi fissi rigorosamente annui. Ogni anno, ad esempio, bisogna versare circa 200 euro alla CCIAA per i diritti. Serve, poi, un versamento annuale di circa 310 euro per la vidimazione dei libri sociali. Per quanto riguarda i diritti relativi al deposito bancario la spesa annua è di circa 130 euro.
E per quanto riguarda le imposte? In questo caso, è fondamentale tenere bene a mente che l’Irap all’anno ammonta al 27,5% del reddito. L’Irap, invece, ammonta dal 4% al 5% sul cosiddetto valore aggiunto. In riferimento all’Irap è importante ricordare che si tratta di un’imposta regionale a carattere variabile e che ha un’incidenza decisamente molto bassa sul reddito complessivo di un’azienda. Discorso a parte deve essere effettuato per i contributi a carattere previdenziale.
In primo luogo, bisogna tenere conto del fatto che l’iscrizione non avviene in maniera automatica ma è necessario procedere con la comunicazione attraverso l’apposito modello. In ogni caso, per quanto riguarda il sistema cosiddetto previdenziale, si precisa che esso è legato al lavoro che i soci svolgono e, di conseguenza, al loro ricavo. Per tale ragione, almeno uno dei soci deve risultare essere iscritto regolarmente alla gestione dei commercianti e deve versare i propri contributi nelle casse dell’Inps.
Nel caso in cui, invece, il socio non dovesse risultare un gestore dell’attività ed il suo lavoro fosse equiparabile al lavoro dipendente percepirà una regolare busta paga con le relative trattenute. Tra i costi di cui tenere conto c’è anche quello relativo al commercialista. In questo caso, la cosa migliore da fare è quella di chiedere più di un preventivo in modo tale da poter scegliere sia sulla base dei servizi offerti che dell’importo annuo richiesto,
In ogni caso, in linea di massima il costo dovrebbe essere di circa 130 euro per ogni mese nel caso in cui il commercialista dovesse occuparsi solo degli adempimenti cosiddetti principali. Se, invece, il commercialista dovesse occuparsi anche dei bilanci il costo aumenterebbe di circa 150 euro all’anno. Il costo di ogni busta paga, poi, è di circa 25 euro al mese per ogni dipendente. A questo punto, chi ha intenzione di aprire una Srl ma aveva ancora dei dubbi in merito ai costi da sostenere non deve fare altro che confrontarsi con il proprio commercialista di fiducia e avviare la propria attività.
Gino
27 Maggio 2019 at 23:08
Gentilissimi,
dovrei costituire una start-up innovativa (srl tradizionale) con diritti particolari di voto non proporzionati alla quota di partecipazione.
Vorrei il vostro miglior preventivo. la società prevede tre soci e me come amministratore non socio e capitale iniziale 10.000
Riccardo Allievi
28 Maggio 2019 at 9:54
Buongiorno, per preventivi ci dovrebbe chiamare allo 02/9464246