Come funziona il franchising: scopri di più

come funziona il franchising

Il franchising al giorno d’oggi è una delle soluzioni preferite da chi decide di mettersi in proprio. Ma come funziona il franchising? Senza alcun dubbio, è questo l’interrogativo che si pongono tutti coloro che vengono sfiorati dall’idea di approcciarsi con tale strumento. Di seguito, saranno dettagliati tutti gli aspetti relativi, appunto, al franchising.

Prima di approfondirne le dinamiche, però, è bene tenere conto del fatto che si tratta, in termini molto pratici, di un semplice accordo tra le parti di natura commerciale. In merito a tale accordo, poi, è necessario ricordare che tra le parti in causa non vi è alcuna dipendenza di natura giuridica. Ciò vuol dire che non esiste in criterio cosiddetto di subordinazione ma solo un contratto che sancisce un’affiliazione di carattere commerciale dalla quale scaturiscono determinati benefici oltre che doveri per tutte e due le parti in causa.

Passiamo, dunque, a capire meglio cosa è e come funziona in franchising.

COME FUNZIONA IN FRANCHISING

Per riuscire a capire bene il funzionamento del franchising è bene fare chiarezza in merito alle dinamiche che si trovano alla base di questo prezioso strumento contrattuale. Come detto in precedenza, i soggetti coinvolti sono due. Il primo non è altro che una società altrimenti detta franchisor. Questa società deve risultare essere in possesso in un marchio attraverso il quale offre servizi o vende prodotti.

La seconda parte in causa è il cosiddetto franchisee che, a differenza del precedente caso, può essere anche una persona fisica che ha intenzione di vendere i medesimi prodotti o offrire i medesimi servizi del franchisor, utilizzandone il brand. Detto ciò, il meccanismo è davvero semplice: il franchisor mette a disposizione dell’interessato sia il proprio brand che un bagaglio esperienziale notevole al fine di consentirgli di svolgere la propria attività con successo.

Ciò, ovviamente, a fronte di una fee che comprenderà non solo la possibilità di utilizzare il brand ma anche la garanzia di potersi avvalere di un percorso di formazione oltre che si un’assistenza costante e continuativa durante tutta la fase dell’attività. In alcuni casi, poi, è anche prevista la cosiddetta fee d’ingresso. In tal caso, si tratta di una somma di denaro che non ha nulla a che vedere con la percentuale che l’azienda madre riceve in maniera periodica sugli utili.

Non è da escludere, poi, la richiesta da parte del franchisor di una quota mensile per contribuire alla pubblicità dell’azienda, anche in questo caso a fronte di tutti i benefici di cui l’affiliato ha la possibilità di godere.

FRANCHISING: I GUADAGNI

A questo punto, appare chiaro che con il franchising guadagnano veramente tutti. L’affiliato, infatti, più vende i propri prodotti e/o servizi e più guadagna. Allo stesso modo, più l’affiliato guadagna e più i profitti dell’azienda che detiene il marchio sono alti. Tra l’altro, è interessante tenere conto del fatto che il franchisor ha la possibilità anche di espandersi e far crescere la propria rete, facendo aumentare sia i propri profitti che quelli dell’azienda madre.

L’unico onere che gli spetta è quello di dover gestire in maniera diretta il punto vendita e doverne sostenere i relativi costi. In termini molto più pratici, se l’attività viene svolta in un locale in affitto spetterà all’affiliato pagare il canone oltre che le relative bollette associate alle utenze. Insomma, i benefici sono veramente molti per l’affiliato. Basti pensare al fatto che si ha l’opportunità di avviare un’attività godendo della notorietà di una marca già ben piazzata sul mercato.

I costi che si devono sostenere per la fee e le percentuali annue suo profitti, pertanto, sono ben ripagate da tale agevolazione. In caso contrario, si dovrebbe comunque investire notevoli somme in comunicazione se si volesse far partire la propria attività in grande stile. Un altro aspetto interessante di cui tenere conto riguarda anche il fatto che il rischio di fallimenti è davvero bassissimo e che, in ogni caso, le responsabilità dell’affiliato sono ridotte rispetto ad un’attività in proprio tradizionale.

Un’ultima interessante riflessione deve essere effettuata in merito al fatto che, proprio grazie al franchising, si ha la possibilità di mettere sul mercato prodotti e/o servizi omogenei e, dunque, di garantire ai potenziali clienti una qualità standardizzata e rassicurante. A questo punto, non resta altro da fare che decidere di approcciarsi con tale strumento commerciale, senza però rinunciare ad una consulenza con qualche esperto del settore.

Solo in questo modo, infatti, si avrà la possibilità di capire se il franchising è la soluzione più adatta e, soprattutto, quali sono i vincoli con cui si dovrà fare i conti sia nel breve che nel medio e lungo periodo. Alle volte, infatti, i contratti di franchising contemplano clausole relative al tempo del contratto. Per tale ragione, è sempre bene fare attenzione al contratto e ad ogni clausola.

Prima di firmare, poi, si dovrebbero valutare bene le cosiddette clausole rescissorie, se presenti, al solo scopo di non trovarsi a dover fare i conti con un contratto che non può essere sciolto se non a determinate condizioni. Dopo aver fatto questi passi, si potrà finalmente procedere con l’inizio dell’attività e dare gambe a quel sogno ormai da troppo tempo chiuso in un cassetto.

 

 

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