Come fare impresa: qualche suggerimento

come fare impresa

La crisi economica ha costretto moltissime attività a chiudere i battenti o, comunque, a doversi ridimensionare. Parallelamente, non sono mancati coloro che hanno deciso di aprire un’attività in proprio, sia per la mancanza di lavoro dipendente che per la volontà di sentirsi liberi e non vincolati, dunque, ad un lavoro di natura subordinata. Ovviamente, prima di avventurarsi in una simile avventura, è necessario informarsi e magari confrontarsi con alcuni esperti del settore in grado di fornire ogni genere di informazione a riguardo. Una cosa è certa: quando si decide di fare impresa lo si deve fare partendo dal presupposto che le difficoltà sul cammino non mancheranno ma che, comunque, ci saranno anche moltissime soddisfazioni in termini economici e non solo. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di scoprire come fare impresa e quali sono i segreti al giorno d’oggi.

COME FARE IMPRESA: TASSAZIONI E REGIMI

Come anticipato, il fai-da-te è sempre sconsigliabile. Al contrario, la cosa più importante da fare è quella di rivolgersi a commercialisti esperti grazie ai quali riuscire ad individuare la forma giuridica migliore per la propria attività. Com’è noto, la pressione fiscale del nostro Paese è una delle più alte d’Europa e, per tale ragione, è sempre meglio confrontarsi con chi ha più esperienza in modo tale da tentare di ammortizzare almeno i costi iniziali e di non fare i conti con un fallimento annunciato. Una aspetto da non sottovalutare riguarda il fatto che prima di decidere di aprire un’impresa è bene capire quale forma giuridica è la migliore per il proprio sogno nel cassetto. Dipendentemente da questa scelta, poi, si dovrà intraprendere il relativo percorso per mettersi in regola sia dal punto di vista fiscale che previdenziale.

I SETTORI PIU’ PROMETTENTI

Chi ha intenzione di aprire un’attività autonoma o un’impresa deve essere consapevole del fatto che si sono settori particolarmente promettenti ed altri, invece, dai quali è bene stare alla larga. Quello di internet, ad esempio, è uno degli ambiti più promettenti. Un’idea davvero molto buona potrebbe essere quella di aprire un e-commerce. Pur essendo presenti in rete moltissimi e-commerce, trovando un settore ancora non troppo inflazionato si potrebbe fare fortuna. Stessa cosa vale per il settore delle consulenze on line che, oltre ad essere molto profittevoli, sono a costo pressoché zero per il libero professionista. Dal punto di vista del rapporto tra costi e benefici, dunque, anche questo settore sembra essere molto promettente. Al netto di ciò, è interessante partire dal presupposto che non devono essere abbandonate neanche le professioni tradizionali. Idraulici, elettricisti, falegnami sono sempre meno. Chi ha queste competenze, dunque, dovrebbe cogliere al volo questa opportunità e mettersi in proprio.

LE NUOVE TECNOLOGIE

Anche il settore delle nuove tecnologie è decisamente molto promettente. Com’è noto, il mondo dell’IT ha letteralmente rivoluzionato il nostro modo di vivere. Gli smartphone, i tablet ed i PC sono diventati qualcosa di irrinunciabile. Per tale ragione, decidere di specializzarsi in tale settore potrebbe essere davvero molto interessante oltre che profittevole. A chi non è mai capitato, ad esempio, di dover fare i conti con il crash del sistema del proprio PC? Sapere di potersi rivolgere ad un tecnico specializzato potrebbe essere a dir poco rassicurante. Per tale ragione, chi ha queste competenze dovrebbe cogliere al volo l’occasione di mettersi in proprio, tenendo conto del fatto che la sua sarebbe una libera professione e che, dunque, potrebbe beneficiare di notevoli agevolazioni dal punto di vista fiscale.

COSA FARE PER NON SBAGLIARE

La cosa più importante di cui tenere conto è che quando si parla di impresa non si può assolutamente improvvisare. Al contrario, è bene redigere un business plan nel quale ragionare in merito a tutte le fasi dell’attività. Inoltre, è bene prevedere quando si intenderà raggiungere il cosiddetto break even point. In buona sostanza, bisogna capire quando si avrà la possibilità di iniziare a guadagnare e, dunque, rientrare dell’investimento sostenuto. In merito all’investimento, bisogna anche tenere conto del fatto che non esiste una ricetta unica per tutte le imprese ma che la prudenza deve essere connaturata in ogni imprenditore. Azzardare troppo potrebbe rivelarsi a dir poco controproducente.

La cosa migliore sarebbe procedere per gradi e cercare di non fare il cosiddetto passo più lungo della gamba. Tutto, comunque, dipende dalla forma giuridica scelta. Se si dovesse decidere di optare per una Srl, ad esempio, il rischio massimo sarebbe quello di perdere il capitale versato. Discorso diverso, invece, vale per le ditte individuali in cui, invece, il diretto responsabile sarà proprio l’imprenditore. A questo punto, appare chiaro che la cosa migliore da fare è riuscire a comprendere in maniera almeno sommaria le dinamiche che stanno alla base della gestione di un’impresa in modo tale da misurarsi con la scelta da compiere con la giusta consapevolezza. Per riuscire a documentarsi in maniera più approfondita, in ogni caso, si ha la possibilità di scaricare la seguente guida in cui vengono fornire tutte le informazioni di base relative, appunto, alle imprese, alla tassazione, alla regolamentazione e, più in generale, alle varie forme giuridiche tra cui si ha la possibilità di scegliere.

 

 

  Comments: None

Commenta ora

Confermo di acconsentire al trattamento dei dati personali ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. 196/03 e dell'art. 13 del Regolamento UE 679/16 e di aver preso preso visione dell'informativa privacy.