
BONUS COLONNINE RICARICA AUTO ELETTRICHE: COME FUNZIONA? VEDIAMO I REQUISITI E LE CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE
Il bonus per l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche, come previsto dall’articolo 16-ter del Decreto Legge n. 63 del 2013, è stato prorogato con la Legge di Bilancio 2022.
In questo articolo spiegheremo:
- Le colonnine per la ricarica di auto elettriche: i requisiti dell’intervento trainato e il Superbonus
- La detrazione al 110%
- I massimali di spesa per privati e condòmini
- I contributi per le aziende
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LE COLONNINE PER LA RICARICA DI AUTO ELETTRICHE: I REQUISITI DELL’INTERVENTO TRAINATO E IL SUPERBONUS
Il bonus per l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche è previsto come intervento trainato nel Superbonus 110%. Dal 2022, infatti, non è più possibile detrarre questo intervento con il bonus ristrutturazione 50%. Per l’installazione delle colonnine si può usufruire del bonus edilizio solo se è inquadrabile come intervento trainato nel Superbonus. L’installazione delle colonnine di ricarica può essere considerato come intervento trainato solo se eseguito congiuntamente ad un intervento trainante. Per beneficiare di questa agevolazione, bisogna quindi realizzare un intervento di isolamento termico delle superfici opache, oppure di sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale.
LA DETRAZIONE AL 110%
Il beneficio derivante dal bonus per l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche varia in base all’anno in cui la spesa è stata sostenuta. È previsto che la percentuale di detrazione al 110% rimarrà per le spese sostenute nel 2022 e 2023. La percentuale di detrazione scenderà al 70% per le spese sostenute nel 2024, ed al 65% nel 2025. La detrazione può avvenire mediante dichiarazione dei redditi in 4 quote annuali, oppure richiedendo lo sconto in fattura direttamente all’impresa che esegue i lavori. È possibile anche cedere il credito derivante dal bonus mediante procedura di cessione del credito.
I MASSIMALI DI SPESA PER PRIVATI E CONDÒMINI
Le spese sostenute e strettamente legate alla realizzazione dell’intervento possono accedere all’agevolazione. In particolare, è possibile detrarre le spese di progettazione, messa a norma dell’impianto elettrico esistente, l’acquisto del materiale, le spese sostenute per le eventuali autorizzazioni comunali, e quelle legate alla redazione dell’asseverazione e all’apposizione del visto di conformità. Sono comprese le spese relative all’aumento di potenza del contatore fino a 7kW.
Possono beneficiare dell’agevolazione le spese relative all’installazione di una sola colonnina per unità immobiliare. I seguenti limiti di spesa si riferiscono alle persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa. I massimali di spesa per poter usufruire del bonus per l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche dipendono dal numero di abitazioni presenti nell’edificio:
- In edifici unifamiliari o unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari, funzionalmente indipendente e con accesso autonomo dall’esterno: € 2.000
- Per edifici plurifamiliari o condomìni che installino al massimo otto colonnine: € 1.500
- In edifici plurifamiliari o condomìni che installino più di otto colonnine: € 1.200
IL BONIFICO PARLANTE
Come avviene per tutti i bonus edilizi, anche i pagamenti per accedere al bonus colonnine devono avvenire mediante bonifico parlante per agevolazioni fiscali per risparmio energetico.
Per poter beneficiare della detrazione prevista, il bonifico deve contenere il codice fiscale del beneficiario della detrazione, ed il codice fiscale oppure la Partita Iva del beneficiario del pagamento, ovvero del fornitore o del professionista che ha emesso la fattura. Nella causale devono essere indicati i riferimenti della fattura, ovvero numero e data di emissione, alla quale si riferisce il pagamento.
I CONTRIBUTI PER LE AZIENDE
Anche per le aziende è prevista l’agevolazione per l’installazione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. I massimali di spesa sono però diversi. Coloro che operano in Regime forfettario, possono accedere al bonus per l’installazione di strutture di ricarica che non superino il valore di € 20.000. L’agevolazione prevede un contributo pari al 40% delle spese ammissibili, erogabile da Invitalia. I massimali per l’installazione di una singola colonnina dipendono dai seguenti fattori.
Installazione di una colonnina a corrente alternata, con una potenza compresa tra 7,4 e 22 kW:
- con singolo punto di ricarica, contributo pari ad € 2.500 per singolo dispositivo
- con doppio punto di ricarica, contributo pari ad € 8.000 per singolo dispositivo
Installazione di una colonnina a corrente continua:
- per impianti fino a 50 kW, contributo pari ad € 1.000 per ogni kW
- impianti oltre 50 kW, contributo di € 50.000 per singola colonnina
- in impianti oltre 100 kW, contributo di € 75.000 per singola colonnina
LE SPESE AMMMISSIBILI
Tra le spese ammesse all’agevolazione per le Società rientrano i costi legati all’acquisto del materiale ed alla realizzazione dell’intervento. Sono valide quindi le spese sostenute per l’installazione delle colonnine, dell’impianto elettrico, e le opere edili necessarie per l’installazione degli impianti. È invece previsto un limite massimo, pari al 10%, per calcolare la detrazione sulle seguenti spese sostenute: costi collegati alla connessione all’impianto elettrico preesistente, costi di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudo. Non sono ammesse alla detrazione le imposte, le tasse e gli oneri versati, i costi relativi alle consulenze ed alle pratiche e autorizzazioni edilizie, i costi legati a terreni o immobili coinvolti nell’intervento.
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