Bonus 200 euro per lavoratori autonomi: come richiederlo?

BONUS 200 EURO LAVORATORI AUTONOMI

QUALI LAVORATORI AUTONOMI POTRANNO RICHIEDERE IL BONUS DEI 200 EURO? QUALI SONO I REQUISITI DA RISPETTARE?

È ufficiale ormai che il bonus dei 200 euro spetta anche ai lavoratori autonomi e in questo articolo faremo un po’ di chiarezza sull’argomento.

In particolare vedremo:

  • Il decreto che stabilisce come fare per richiedere il bonus dei 200 euro per i lavoratori autonomi e a chi spetta
  • I requisiti specifici che si devono avere per ricevere il bonus dei 200 euro
  • Come fare per presentare la domanda e le tempistiche per l’erogazione

IL DECRETO CHE STABILISCE COME FARE PER RICHIEDERE IL BONUS 200 EURO PER I LAVORATORI AUTONOMI E A CHI SPETTA

Il bonus dei 200 euro, come è già noto, spetta anche ai lavoratori autonomi. È stato fatto anche un decreto, dal Ministero del Lavoro insieme a quello dell’Economia e delle Finanze, che stabilisce le regole e i requisiti da rispettare.

Inoltre poi nel D.L. n. 50/2022 che è stato convertito nella legge n. 91/2022, si precisa che il limite di spesa che grava sullo Stato è stato definito in 600 milioni di euro per l’anno corrente, ovvero il 2022. Seppur è stato definito il limite di spesa massima, resta ancora da capire da quando è possibile presentare la domanda.

Tale bonus spetta in particolare a coloro che risultano iscritti alle gestioni previdenziali INPS e ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. Per poter usufruire del bonus è inoltre necessario che il soggetto in questione non abbia già percepito, perché rientrante nelle altre categorie previste, l’indennità. Infine molto importante è il fatto che per riceve il bonus, colui che ne richiede l’erogazione non deve aver avuto nell’anno 2021 un reddito complessivo superiore a € 35.000.

I REQUISITI SPECIFICI CHE SI DEVO AVERE PER RICEVERE IL BONUS DEI 200 EURO

Vi sono sostanzialmente due requisiti che si devono rispettare. In particolare si deve essere iscritti a una delle gestioni previdenziale dell’INPS e il reddito dell’anno 2021 non deve superare €35.000.

È necessario essere iscritti almeno a uno degli enti previsti dai D. Lgs. n. 509/1994, n. 103/1996 e n. 103/2022. Rientrano in queste categorie ad esempio le casse di Geometri, Dottori Commercialisti, Farmacisti, Medici e altri enti come l’ENPAP, ENPAPI e molti altri.  Tuttavia non è necessario solo essere iscritti, ma importante è anche la data dalla quale si risulta iscritti. In particolare, per usufruire dell’agevolazione, si deve risultare iscritti con partita IVA attiva da prima del 18 maggio 2022. Inoltre infine è necessario che entro la data indicata il soggetto abbia effettuato almeno un versamento relativo ai contributi dovuti.

Per quanto riguarda invece il requisito reddituale è da precisare che la normativa fa riferimento al reddito complessivo e dunque non è da considerare solo il reddito percepito come lavoratore autonomo. Non sono invece rilevanti al fine della determinazione del reddito complessivo il TFR, il reddito derivante dalla cassa di appartenenza e ancora le competenze pregresse che risultano ancora dovute.

COME FARE PER PRESENTARE LA DOMANDA E LE TEMPISTICHE PER L’EROGAZIONE

È da tenere presente che le modalità di presentazione della domanda sono definite dai singoli enti previdenziali.

A livello di informazioni richieste invece queste ultime saranno le stesse per tutti e colui che vuole usufruire del bonus dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità, che l’agevolazione gli spetta. In particolare dichiarerà di essere lavoratore autonomo o libero professionista; di non avere già ricevuto le indennità previste negli articoli 31 e 32 del DL 50/2022; di aver percepito nell’anno 2021 un reddito complessivo inferiore a € 35.000; di essere iscritto con Partita IVA attiva agli enti previdenziali da prima del 18 maggio 2022; di non aver presentato, in caso di iscrizione a più enti, nessun’altra domanda di erogazione del bonus.

Sarà inoltre necessario indicare nella domanda il codice IBAN sul quale effettuare l’accredito e allegare la scansione della carta d’identità e del codice fiscale di colui che richiede il bonus per sé.

Per quanto riguarda invece le modalità di erogazione e le relative tempistiche, gli enti previdenziali procederanno agli accrediti secondo ordine cronologico. È da precisare comunque che ad oggi non vi è ancora una data stabilita, ma l’ipotesi più comune è che le domande si possano presentare a partire da metà settembre. Importante poi da sapere è il fatto che qualora il bonus, a seguito di verifiche,  risultasse non dovuto, il soggetto che lo ha erogato procederà a chiederne il recupero.

Qui puoi trovare il D.L. n. 50/2022

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