
Lo zucchero (o più correttamente saccarosio) è un composto organico usato nell’industria alimentare. Prima di arrivare negli scaffali dei supermercati, lo zucchero deve subire dei processi di estrazione e di lavorazione; tali processi sono svolti dalle aziende saccarifere che attraverso il trattamento della melassa e delle barbabietole da zucchero ottengono lo zucchero sotto diverse forme.
APRIRE UNO ZUCCHERIFICIO: DI COSA SI TRATTA?
Aprire uno zuccherificio consente di commerciare e produrre lo zucchero e i suoi affini. Lo zucchero utilizzato nell’industria alimentare viene estratto principalmente dalla canna da zucchero e dalla barbabietola che contengono una quantità di saccarosio elevata (massimo del 22%); l’acero e la palma da dattero invece assumono un ruolo minore. Oltre allo zucchero, da tali processi di lavorazione si ottiene anche un particolare liquido: la melassa.
Lo zuccherificio è quell’azienda che si occupa della depurazione, cristallizzazione e raffinazione degli estratti della canna da zucchero e della barbabietola. La raffinazione dello zucchero greggio, viene effettuata dalle raffinerie che spesso, specialmente in epoca moderna, sono annesse agli zuccherifici.
La lavorazione delle piante comincia con l’eliminazione delle foglie, e successivamente, tramite mezzi meccanici, vengono rimossi pure gli steli. Il processo di macinazione avviene solo dopo aver lavato la canna da zucchero e consiste in uno sminuzzamento ad opera di coltelli rotanti. I ritagli ottenuti vengono sottoposti a delle fasi di macerazione dalla quale si ottiene (tramite spremitura) la melassa mentre gli scarti solidi vengono utilizzati per combustibile o per la produzione di carta. Il processo di raffinazione va a purificare la miscela ottenuta, che a seguito di un particolare lavaggio, si presenta sotto forma di sciroppo contenente il 60% di saccarosio.
Il succo viene messo in delle caldaie dove subisce grandi quantità di vapore; il processo di cristallizzazione avviene in delle particolari bolle di cottura dalla quale si ottengono un miscuglio di cristalli. La fase finale prevede un ulteriore processo di raffinazione per decolorare lo zucchero, che si presenta di colore giallo.
APRIRE UNO ZUCCHERIFICIO: CONVIENE?
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, lo zuccherificio svolge una lunga serie di processi per ottenere il prodotto finito. Varie testate giornalistiche nazionali hanno fatto un quadro della situazione riguardo i zuccherifici presenti nel nostro paese e il risultato è un pò amaro: la produzione è diminuita di circa l’80% e dei 19 zuccherifici attivi 10 anni fa, solo due sono sopravvissuti.
Le politiche agricole imposte dall’unione europea, oramai da dieci anni, hanno colpito fortemente la produzione saccarifera in Italia che riusciva a produrre da sola 1,4 tonnellate di zucchero, pari al 17% della produzione europea riuscendo a coprire il 75% del fabbisogno nazionale. Gli impianti attualmente in funzione sono quelli di Pontelongo in Veneto e Minerbio in Emilia mentre quelli di Eridania a Termoli e San Quirico a Parma potrebbero ripartire.
Le stime del 2018 però non infondono ottimismo: la produzione di zucchero europeo è monopolizzata da quattro colossi, due tedeschi e due francesi, che da soli controllano circa il 75% del mercato europeo. Nonostante una decurtazione del 10% delle remunerazioni si fa fatica a tenere il passo, così come faticano i produttori del nord Europa. Non è però tutto perso: gli analisti sostengono che entro 1-2 anni il prezzo dello zucchero sarà destinato a salire e a quel punto il mercato tornerà a girare e con esso tutte le aziende coinvolte. Anche l’adozione di tecniche innovative per la lavorazione della barbabietola possono influire nella risalita della produzione. In attesa del mercato, si sta pensando di stipulare contratti di filiera con l’industria dolciaria italiana che si approvvigiona quasi esclusivamente dall’estero.
Aprire uno zuccherificio è una sfida, almeno fino ad oggi. La concorrenza è molto alta e i margini di guadagno sono ristretti. È possibile che tale settore ritrovi nuova linfa da nuove regolamentazioni a livello europeo e dall’utilizzo di tecniche specifiche.
APRIRE UNO ZUCCHERIFICIO: QUALI SPESE SOSTENERE?
Poter avviare e gestire uno zuccherificio prevede un importante disponibilità di denaro. Innanzitutto è necessario trovare un luogo molto ampio che consenta di poter svolgere l’attività in maniera consona. I capannoni devono essere abbastanza capienti per poter accogliere le materie prime (canna da zucchero, barbabietola da zucchero, acero, palma da dattero, ecc.) e i prodotti finiti.
Molte altre spese influiscono sulla determinazione dell’investimento in fase preliminare:
– mezzi di trasporto: utili allo spostamento delle materie all’interno della struttura e alla consegna dei prodotti finiti ai clienti;
– personale: operai e dirigenti professionali e con esperienza nel campo;
– attrezzature: fondamentali per lo svolgimento dell’attività. Tra l’altro vista la loro particolare funzionalità e applicazione, non risultano molto economici;
– marketing: importante per pubblicizzare l’azienda e i prodotti;
– spese aziendali: tutte le spese di gestione aziendale (INPS, INAIL, Iva, ecc.)
Per quanto riguarda la pubblicità della propria azienda, internet può risultare lo strumento adatto; grazie ai principali social network (Instagram, Facebook, Linkedin, ecc.) è possibile creare pagine e profili aziendali anche a costi contenuti, raggiungendo così un pubblico molto ampio e potenziali clienti, oltre a generare un processo di fidelizzazione.
Poter quantificare una spesa preliminare per aprire uno zuccherificio risulta abbastanza complicato. Se si sommano tutte le voci sopra descritte e in più si aggiunge la necessità di attivare una raffineria adiacente alla struttura principale, l’investimento sarà destinato a crescere.