
Londra è una delle città più cosmopolite del mondo, quindi riuscire a ritagliarsi uno spazio nella capitale inglese se si vuole fuggire dall’Italia e dalla crisi che colpisce il Paese, è certamente un’opportunità. Bisogna però scegliere la giusta attività per guadagnare la fiducia del pubblico e registrare profitti interessanti. Aprire una vineria a Londra è una buona strada da percorrere. Anche perché fa leva sul made in Italy che riscuote successo in tutto il mondo.
Si tratta di offrire prodotti di eccellenza e di qualità approfittando dell’interesse di inglesi e forestieri nella cucina del Bel Paese. Il concetto della vineria non è forse completamente innovativo oltre la Manica, ma non c’è troppa concorrenza e lo spazio sul mercato potrebbe essere l’ideale per trovare la soddisfazione che si cerca. Il primo passo però è quello di fare un sopralluogo nel Regno Unito per poter fare uno studio del territorio, così da differenziare l’offerta rispetto a quanto proposto dai competitor.
Inoltre l sopralluogo permette di individuare la location e prendere i contatti necessari all’avvio dell’impresa. Successivamente si completa il business plan facendosi aiutare dal commercialista che provvederà a fornire un concreto supporto non solo nella redazione del budget, ma si occuperà di verificare le leggi e di disbrigare le pratiche. In questo modo si velocizzano i tempi e si eliminano i rischi.
Bisognerà naturalmente concentrarsi sulle normative inglesi per poter intraprendere l’attività nel modo corretto. Va comunque precisato che, soprattutto a livello fiscale, il Regno Unito offre condizioni molto vantaggiose anche per gli stranieri che intendono investire nel Paese. Si tratta di una tassazione favorevole e di diverse agevolazioni. A questo si aggiunge l’elevata efficienza e velocità degli uffici pubblici.
Questo è uno dei motivi per cui Londra è molto gettonata da chi vuole mettersi in gioco avviando un’impresa. Unendo la fiscalità favorevole al grande flusso di persone da ogni parte del mondo si ottengono i presupposti per un investimento redditizio. Tuttavia seguire le regole e pianificare sono le due chiavi per il successo, senza le quali non si può iniziare.
APRIRE UNA VINERIA A LONDRA: IL SISTEMA INGLESE
Prima di raccogliere qualche idea su come avviare l’impresa nel settore della ristorazione è bene fare il punto su incentivi ed agevolazioni offerti dal sistema fiscale inglese. Come funzionano le leggi del Regno Unito? Si opera quasi completamente online e in pochi giorni si ottiene il completamento della pratica. Anche questo fa parte delle normative vigenti. Ma a destare particolare interesse sono le regole per aprire una vineria a Londra.
Non è previsto un limite minimo sul capitale per avviare un’impresa a Londra e il costo di registrazione è davvero contenuto. Su tutti gli altri passaggi c’è la totale gratuità. Prima di iniziare l’iter burocratico è necessario adempiere alla registrazione, è bene assicurarsi di avere tutte le carte in regola. Non ci sono problemi dal punto di vista dell’immigrazione per gli italiani, ma va fatta una scelta sulla struttura aziendale. Si deve optare tra la partnership con altri soci oppure la creazione di una società a responsabilità limitata.
Poi si deve scegliere il nome e disporre di un indirizzo commerciale, ovvero di una sede per l’attività. Si dovrà, tra l’altro, procedere con la registrazione del nome e del marchio. Per la costituzione della società bisognerà aprire un conto bancario e effettuare la registrazione, ai fini fiscali, all’HMRC, oppure alla Companies House se si tratta di una società a responsabilità limitata. Per quest’ultima servono però un direttore e un segretario.
Infine, per aprire una vineria a Londra serviranno le autorizzazioni in ambito sanitario. La somministrazione di alimenti viene affrontata nello stesso modo dell’Italia. Invece per gli alcolici i passaggi sono un po’ più complessi. Meglio però fare una verifica sugli aggiornamenti normativi al momento dell’avvio dell’attività. La documentazione richiesta comprende lo statuto un memorandum di associazione, la dichiarazione del capitale e la codifica del settore secondo la classificazione individuata dalla legge. La registrazione avviene in 24 ore e il costo si aggira sulle 12 sterline.
Se si decide di assumere personale bisogna stipulare l’assicurazione di responsabilità civile. Anche in questo caso il procedimento è similare a quello dell’Italia, sebbene più rapido. Le tasse non sono molto alte, ma l’imposizione prevede alcuni scaglioni con percentuali determinate in base all’entità del fatturato per le aziende e del reddito per le persone fisiche.
APRIRE UNA VINERIA A LONDRA: LOCATION E BUDGET
Come avviene in qualsiasi Paese bisogna individuare il posto giusto per aprire una vineria a Londra. La dimensione ideale è pari a 70 metri quadri. Di questi 50 servono alla sala, mentre gli altri 20 sono destinati a una piccola cucina, agli spogliatoi per il personale e ai servizi igienici. Si tratta delle misure minime indispensabili per lo svolgimento dell’attività. Se si ha la possibilità, a seconda degli obiettivi, va bene optare per un locale più grande.
Non va dimenticata la cantina, che se è ben fornita, deve avere uno spazio di circa 20-25 metri quadri per poter disporre in maniera ordinata le bottiglie. Va fatta una selezione dei prodotti migliori e mantenuta una certa quantità per accontentare i clienti. Le etichette vanno scelte in base ai gusti della clientela e si deve rifornire la cantina con una certa frequenza. Naturalmente si deve essere dislocati in una zona ad alta densità, con un buon passaggio e dove godere di una certa visibilità.
Il centro cittadino dovrebbe essere sicuramente il miglior posto per intercettare abitanti e turisti. Si potrebbe optare anche per un quartiere ricco di bar e ristoranti, proprio perché il passaggio di persone riguarda gente alla ricerca di un locale in cui bere e mangiare. Proporre 300 o 400 etichette di vini è un buon modo per farsi conoscere e conquistare i consumatori.
Quando si fanno i piani per aprire una vineria a Londra ci si lascia prendere la mano, ma poi bisogna fare i conti con il budget. Quanto si spende per avviare e gestire l’attività nei primi tempi? Ci sono molte variabili tra cui l’area scelta, ma si può fare un primo conto generale, che verrà approfondito con l’aiuto del commercialista. Il costo al metro quadro del locale inciderà molto sul capitale, ma approssimativamente una superficie di 50 metri quadri potrebbe costare tra i 70 mila e gli 80 mila euro.
Poi si devono fare adeguamenti strutturali aggiungendo una spesa di circa 1.000 euro al metro quadro. Per l’arredamento si spendono all’incirca 10 mila euro. A cui si dovranno aggiungere altri 4 mila o 5 mila euro per attrezzature quali frigoriferi, cantinetta per champagne e vini bianchi, lavabicchieri e affettatrice. Per il rifornimento di vini non si spenderà meno di 8 mila euro. Poi ci sono i salari, le tasse e le utenze, oltre alla pubblicità. Il ricavo per la vendita di una bottiglia si attesta sul 30%, mentre per gli aperitivi si può raggiungere anche il 70-80%.
APRIRE UNA VINERIA A LONDRA: IL MARKETING
La pubblicità è l’anima del commercio. Bisogna farsi conoscere, quindi è opportuno usare vari canali per promuovere l’attività. Vanno usati tutti i canali online e offline. Aprire una vineria a Londra significa individuare le categorie di popolazione che si vogliono raggiungere e quindi strutturare le campagne promozionali sui loro gusti e interessi. Ecco perché è consigliabile riferirsi a un esperto.
Serve il passaparola e questo lo fa gratuitamente un cliente soddisfatto, ma non basta. Un’ottima idea è quella di utilizzare i social network per pubblicizzare eventi, attività, menù e prodotti offerti, inclusi i nuovi arrivi. Usare qualche etichetta di pregio per comunicare online le proposte del locale funziona. Ancora non è sufficiente. Ci vogliono i messaggi giusti.
Un professionista del settore può consigliare l’imprenditore sul tipo di comunicazione da usare per riuscire ad attirare l’attenzione dei consumatori. Le azioni possono essere messe in atto dal titolare e dallo staff della vineria, ma con le giuste indicazioni si massimizzano i risultati contendo gli sforzi profusi. Si tratta di fare un buon lavoro per raggiungere gli obiettivi e il successo sperato.