
L’idea di mettersi in proprio sembra essere una delle soluzioni miglior per affrontare la crisi che sta affliggendo sia i giovani che i meno giovani negli ultimi anni. Ma quali sono le idee imprenditoriali migliori e assolutamente da prendere in considerazione per evitare di dover fare i conti con un investimento sbagliato? Decidere di aprire una torrefazione, ad esempio, potrebbe essere una soluzione a dir poco ottima oltre che originale.
Attenzione, però: tutti coloro che decidono di approcciarsi a questo settore devono tenere conto del fatto che, per non sbagliare, hanno la necessità di approfondire l’argomento e, soprattutto, di studiare nel dettaglio ogni fase dell’attività. In caso contrario, il rischio di fallimento potrebbe essere davvero dietro l’angolo. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di capire come fare per non sbagliare e, soprattutto, quali sono i consigli e i suggerimenti utili di cui tenere conto per riuscire a far partire l’attività con il piede giusti.
APRIRE UNA TORREFAZIONE: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE
Come detto in precedenza, in un periodo di crisi come quello in cui siamo costretti a fare i conti, è bene riuscire a vedere qualsiasi genere di opportunità come un’occasione di guadagno. Per tale ragione, anche quella di aprire una torrefazione deve essere considerata un’occasione da non lasciarsi scappare.
Entrando più nello specifico, è interessante tenere conto del fatto che aprire una torrefazione potrebbe essere un vero e proprio business. In molti non sanno, infatti, che si tratta di un settore in cui le opportunità di natura imprenditoriale sono moltissime e che, dunque, nulla deve essere lasciato assolutamente al caso.
Per riuscire a comprendere l’importanza di una simile attività basti pensare al fatto che quello del caffè è un settore che, come si direbbe in gergo, non conosce crisi. Una cosa che non deve essere mai dimenticata, però, riguarda il fatto che questa attività non è una di quelle che garantiscono entrate facili.
Ciò molto semplicemente vuol dire che non ci si possono aspettare guadagni da capogiro già dopo i primi mesi di attività. Nel primo periodo, al contrario, ci si dovrà preoccupare di investire il proprio denaro, farsi pubblicità e cercare di farsi conoscere, riuscendo a tenere costantemente sotto controllo la concorrenza.
I COSTI DI GESTIONE
Di sicuro, una delle prime domande che si pongono tutti coloro che hanno intenzione di aprire una torrefazione riguardano principalmente l’investimento da sostenere. A tale riguardo, è bene precisare che le macchine per la torrefazione non sono di certo economiche e il loro costo incide in maniera notevole sull’investimento complessivo. Non è da sottovalutare, poi, che si ha la necessità di dover fare i conti con una concorrenza a dir poco spietata e che, quindi, essere all’avanguardia potrebbe rappresentare una discriminante non indifferente.
Utili, poi, potrebbero essere anche le politiche di prezzo anche se, in questo caso, potrebbero comportare un minor guadagno soprattutto nella fase di avvio dell’attività. Insomma, come è facile intuire, a meno che non si abbiano dei risparmi, la cosa migliore da fare è quella di accendere un mutuo e di partire in quinta, investendo del denaro per l’acquisto di macchinari all’avanguardia attraverso i quali riuscire a stare al passo dei propri concorrenti.
CAMPAGNE PROMOZIONALI PER FARSI CONOSCERE E ITER BUROCRATICO
Chi ha intenzione di aprire una torrefazione non deve sottovalutare la potenza della comunicazione e del marketing. Per farsi conoscere, ad esempio, dovrebbe decidere di promuoversi attraverso campagne volte a coinvolgere un numero elevato di interessati. Utile potrebbe essere l’idea di regalare un articolo acquistando un determinato quantitativo del prodotto.
Ovviamente, ogni genere di sponsorizzazione deve essere creata tenendo conto di un meccanismo di entrate/uscite volto a far crescere l’azienda. In caso contrario, si tratterebbe solo ed esclusivamente di una remissione da cui è assolutamente necessario stare alla larga. Per quanto riguarda, invece, l’iter burocratico di cui tenere conto per aprire una torrefazione, è necessario precisare che per iniziare a lavorare bisogna presentarla cosiddetta Scia.
Per fare ciò, non si deve fare altro che procedere con la compilazione degli appositi moduli che possono essere scaricati sia dal web che ritirati presso la ASL di competenza e consegnati presso il Comune di riferimento. Dopo aver fatto ciò, si avrà finalmente la possibilità di lavorare e, dunque, di cominciare a farsi conoscere tra i clienti.
In linea di massima, il parere del Comune arriva in circa 45 giorni. Giusto il tempo di verificare quanto dichiarato dall’interessato. A questo punto, chi ha intenzione di aprire una torrefazione non deve fare altro che rimboccarsi le maniche e mettersi a lavoro. La cosa migliore da fare, infine, è quella di andare alla ricerca di un professionista in grado di seguire con scrupolosità tutti gli aspetti burocratici e fiscali.
Ciò molto semplicemente per evitare di dover fare i conti nel breve periodo con problematiche di varia natura che potrebbero in qualche modo mettere a rischio l’attività o, addirittura, obbligare l’imprenditore a dover fare i conti con problematiche di vario genere legate ad aspetti esclusivamente legali alle volte non poco difficili da gestire.