
Con la crisi degli ultimi anni è cresciuto il numero delle persone che hanno deciso di mettersi in proprio per sopperire alla mancanza di offerte di lavoro. Una decisione coraggiosa, ma anche difficile perché non ci si può improvvisare e bisogna saper scegliere il settore più idoneo. Ovvero quello in cui ci sia un buon rapporto tra impegno e reddito, ma anche con poca concorrenza. Aprire una torneria offre sicuramente buone opportunità.
Il lavoro non manca, la concorrenza non è molta, ma sono richieste competenze specifiche. Non si può infatti lasciare nulla al caso, sia per utilizzare macchinari e strumenti in sicurezza, sia per dare alla clientela i risultati desiderati. La qualità conta. Se si possiedono le capacità, allora si può cominciare l’iter per avviare l’attività. Prima di tutto, però, bisogna prepararsi ad affrontare le spese. É richiesto un investimento iniziale piuttosto importante.
Ci vorrà quindi un grande e costante impegno per riuscire a guadagnare e garantire sia il reddito del titolare sia i salari degli eventuali dipendenti assunti per rispondere agli ordinativi della clientela. Proprio per questo è utile redigere un business plan dettagliato, soprattutto nella parte del bilancio in cui elencare le spese e i potenziali ricavi. A questo proposito è bene rivolgersi a un commercialista.
Il professionista fornisce un supporto fattivo nella predisposizione del documento e quindi dei calcoli. Inoltre, al momento in cui si decide di procedere, saprà consigliare l’imprenditore circa le strade da seguire e soprattutto si occuperà direttamente del disbrigo delle pratiche burocratiche, lasciando che il cliente si concentri sul lavoro ed evitando perdite di tempo ed errori.
Se i conti indicheranno la convenienza dell’operazioni si potrà iniziare l’iter. Nel caso non si disponga del capitale iniziale necessario si può richiedere un prestito oppure accedere a finanziamenti a fondo perduto destinati all’imprenditoria giovanile. Chiaramente bisogna verificare le opzioni al momento dell’avvio dell’attività. In alternativa si possono trovare soci finanziatori, anche disposti a investire lasciando al titolare il lavoro.
APRIRE UNA TORNERIA: EVITARE GLI ERRORI
Il settore è particolarmente interessante in termini economici, infatti il profitto può essere elevato. I professionisti del settore consentono a privati e aziende di ottenere vari prodotti grazie alla lavorazione dei metalli, che include la realizzazione di minuterie. La concorrenza non è molta, anche se ovviamente serve fare uno studio approfondito del territorio prima di aprire una torneria.
Grazie all’uso delle nuove tecnologie si possono inoltre migliorare o aumentare i servizi offerti. Infatti avere un’officina all’avanguardia consente di attrarre più clienti, di velocizzare la produzione, quindi di ottimizzare i ricavi e il lavoro. Ci vuole una formazione apposita per svolgere l’attività e per utilizzare macchine e strumenti. Un percorso nell’ambito della formazione professionale e un po’ di pratica presso un professionista del settore sono consigliati. L’esperienza sicuramente aiuta.
Per aprire una torneria si deve lavorare sul campo per poter acquisire le capacità, anche perché oltre alle abilità tecniche si deve saper rispondere alle esigenze della clientela. Spesso viene richiesto un lavoro senza troppe specifiche, cioè chi si rivolge al tornitore vuole un certo risultato, ma sta all’esperto individuare la soluzione migliore e quindi fornire un prodotto adatto alla specifica situazione.
APRIRE UNA TORNERIA: INVESTIMENTO E BUROCRAZIA
Come accennato la spesa iniziale per aprire una torneria è certamente onerosa. Ecco perché bisogna fare con attenzione un calcolo dettagliato e assicurarsi di disporre del capitale iniziale. Cosa serve? Intanto un locale abbastanza ampio in cui avere un bagno, un magazzino, un ufficio e quindi l’officina. Servono i macchinari, ma prima ancora gli impianti. Non si tratta solo di adeguare tubi e canaline per far arrivare l’energia elettrica e l’acqua dove serve, ma disporre di canali di areazione e quanto serve per tenere l’aria pulita. Nel rispetto delle norme e soprattutto della salute di chi lavora all’interno.
Indubbiamente i costi da sostenere non sono solo quelli, ci sono utenze, pubblicità, tasse e imposte e salari, ma quelle elencate sono le spese maggiori. Per fare un calcolo bisogna tenere conto di tutti i fattori, quindi ognuno deve predisporre il budget basandosi sul proprio piano. Giusto per rendere l’idea un tornio può raggiungere i 45 mila euro. Naturalmente dipende dalle esigenze dell’impresa e dai lavori offerti.
Questo è solo un dato, ma fa comprendere il tenore delle spese da sostenere per aprire una torneria. La capacita di affrontare l’investimento diventa quindi essenziale per la buona riuscita dell’attività. Poi bisogna riflettere sulla possibilità di assumere del personale per riuscire a evadere gli ordini della clientela e quindi effettuare la lavorazione. Non si tratta però solo dei tecnici, ma anche di qualcuno che si occupi della contabilità. Emettere e registrare fatture è importante. Sarà poi questa figura a rapportarsi al commercialista per i vari adempimenti.
Gli stipendi vanno pagati, con i relativi contributi, puntualmente, quindi bisogna guadagnare fin da subito. Un operaio specializzato ha un costo che si aggira sui 30 – 40 euro all’ora. Lo stipendio non può essere inferiore ai 1.100 euro mensili. Va tenuto conto quindi dell’onere prima di assumere. Con l’aiuto del commercialista si potrà preparare tutto al meglio, inclusa la parte burocratica. Infatti superato lo scoglio dell’investimento si deve iniziare l’iter per avviare l’impresa.
Risulta solitamente più conveniente, anche economicamente, subentrare ad un’attività esistente. In ogni modo, ecco cosa bisogna fare per iniziare a operare. Meglio tenere presente che ci possono volere fino a due mesi. Si tratta di aprire la partita Iva, effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio e quindi trasmettere la comunicazione di inizio attività al Comune.
A quel punto si riceveranno le ispezioni di ASL e Vigili del Fuoco per verificare il rispetto delle norme di igiene e antincendio. Sicurezza e salute dei lavoratori sono fondamentali. Gli impianti, come già osservato, devono essere a norma e a tal proposito va verificato anche l’impianto acustico. I rumori sono forti e dannosi per l’udito, quindi bisogna proteggere chi opera all’interno e al tempo stesso evitare che questi possano arrecare danno e disturbo a chi si trova nell’area circostante all’officina.
Quando poi si inizia a operare arriva il guadagno, che ripaga di tanto impegno. Le stime fatte attraverso ricerche nel settore portano a quantificare il margine su ogni servizio effettuato intorno al 70%. Ci sono però alcuni lavori che rendono meno e quindi i ricavi possono essere tra il 15% e il 25%. Sempre secondo gli studi il guadagno annuale si aggira sugli 80/90 mila euro. Sicuramente soddisfacente.
APRIRE UNA TORNERIA: LE CONSULENZE ESTERNE
Come già accennato l’avvio di un’impresa riserva sempre qualche imprevisto e un iter burocratico che va osservato scrupolosamente. Rivolgersi quindi a professionisti esperti che possono prendersi carico di alcuni fasi, come ad esempio la costituzione, risulta essere una vera e propria necessità. In questo contesto la figura del commercialista diventa indispensabile. Redigerà il business plan, aiutando a comprendere l’entità degli investimenti e la possibilità di guadagno.
Si adopererà anche per seguire direttamente le pratiche burocratiche, ma non sarà il solo esperto a cui rivolgersi. Per aprire una torneria si deve lavorare anche sul marketing, perché per avere ordini si deve essere conosciuti dai potenziali clienti. Un professionista della comunicazione potrà fornire un aiuto concreto nell’individuare il pubblico di riferimento e nell’adottare il giusto piano promozionale, scegliendo canali e linguaggio.
In questo ambito si deve avere un’idea ben precisa delle persone a cui rivolgersi. Possono essere privati e aziende, ma li si definisce in base ai servizi proposti dalla torneria. Il messaggio pubblicitario deve raggiungere quindi la gente giusta e catturare l’attenzione. Nulla va lasciato al caso, perché solo con un piano ben definito si riescono a raggiungere gli obiettivi.
C’è però ancora un consiglio da seguire: scegliere con attenzione la location.
Se si vuole guadagnare e conquistare i futuri clienti è bene prendere un immobile in una zona priva di attività simili nelle vicinanze. Sarebbe dura vincere la concorrenza iniziando da zero. Avere nei dintorni imprese affermate e conosciute costituirebbe un ostacolo difficile da superare. Quindi si deve effettuare uno studio approfondito del territorio per individuare il posto più idoneo.
Antonio Gerardo Di Paolo
5 Giugno 2023 at 14:58
Salve,
sono Antonio Gerardo Di Paolo, ho 27 anni e sono un Ingegnere Meccanico. Risiedo in provincia di Avellino.
Essendo appassionato al mondo delle lavorazioni alle macchine utensili (tornitura, fresatura, lavorazioni della lamiera, ecc.) ho deciso si richiedere una Vostra gentile consulenza, al fine di analizzare la fattibilità di avviare un’attività in proprio, partendo dall’individuazione di un mercato di riferimento e, di conseguenza, ricercare la tipologia di attività da intraprendere.
Inoltre, mi farebbe piacere venire a conoscenza dell’esistenza di contributi a fondo perduto inerenti all’attività in esame.
In attesa di un Vostro cortese riscontro, Vi ringrazio e Vi saluto cordialmente,
Ing. Antonio Gerardo Di Paolo
Gaia Tonani
5 Giugno 2023 at 17:58
Buongiorno, per questa assistenza può contattarci allo 02 9464246.