
Oggi la pigrizia e una vita molto frenetica non lasciano alle persone tanto tempo a disposizione per dedicarsi alle faccende domestiche. Per questo, aprire una tintolavanderia potrebbe rivelarsi un business vincente e ricco di soddisfazioni professionali. La gente è sempre più disposta a spendere denaro per la cura e l’ordine dei propri capi di abbigliamento e la propria biancheria.
Il successo di questo genere di esercizi commerciali si spiega anche così, oltre chiaramente a dipendere dalla professionalità, dalla qualità dei servizi e dai prezzi praticati e da un’altra serie di fattori determinanti. Dedicarsi alla smacchiatura, alla pulitura e al lavaggio dei capi di vestiario non è esattamente una cosa semplice come potrebbe immaginarsi, per conquistare il mercato di settore bisogna attenzionare ogni aspetto e servono tanti sacrifici.
È opportuno partire da basi solide per raggiungere il successo perché dare inizio a una nuova attività è un passo delicato da fare con pazienza, convinzione e con i mezzi giusti. Allora vediamo insieme i passaggi da fare per aprire una tintolavanderia: locazione, personale, politica promozionale, formula del franchising, procedura documentale e ultimi consigli.
APRIRE UNA TINTOLAVANDERIA: L’IMPORTANZA DI UNA GIUSTA LOCATION
Un primo passo determinante per un business vincente è riconducibile a una buona locazione. In questa logica sono da preferire luoghi particolari, posti strategici in grado di garantire un buon bacino di utenza e un volume di affari soddisfacente.
Un’idea interessante è quella di aprire la vostra tintolavanderia nei pressi di luoghi frequentati da un alto numero di famiglia, nelle vicinanze di un’università frequentata da tanti giovani poco disposti a rubare tempo allo studio, di zone balneari o di strutture ricettive.
Stiamo parlando di avviare la nuova attività in un punto strategico per farsi conoscere in breve tempo da un buon numero di clienti e, quindi, per ottimizzare la visibilità del lavoro in proprio. Una buona locazione significa partire con il piede giusto e non importa se per farlo bisogna ovviamente irrobustire l’investimento iniziale.
Per quanto riguarda il locale è decisamente meglio optare per un piano terra, con grandi vetrine e un ampio parcheggio esterno. Invece, in relazione alle dimensioni, potrebbe bastare una location intorno ai 120/150 metri quadrati per poter vantare un’area per ricevere la clientela, gli spazi utili per la smacchiatura, la pulitura, il lavaggio e la stiratura dei capi, oltre a un ambiente dove tenere ben separati i panni sporchi da quelli puliti.
APRIRE UNA TINTOLAVANDERIA: PERSONALE E POLITICA PROMOZIONALE
Un altro elemento determinante per il buon andamento di un’attività lavorativa è riuscire a circondarsi di personale professionale, affidabile e cortese. La conquista del mercato di settore dipende anche dalle capacità personali dei dipendenti di una tintolavanderia, dalla loro esperienza e dal modo di rapportarsi con clienti. Per contrastare la concorrenza la scelta del personale più adatto a quel tipo di lavoro è fondamentale. Servono professionalità e gentilezza, persone con tanta volontà di lavorare e capaci di ispirare fiducia: la scortesia spesso allontana i clienti definitivamente.
Ma passiamo adesso all’aspetto promozionale della questione. Una tintolavanderia pubblicizzata bene ha maggiori possibilità di competere sul mercato e di entrare nelle grazie dei clienti. Tra l’altro, per una buona politica promozionale non occorrono cifre stratosferiche, l’importante è conoscere bene gli strumenti utili. Un sito web con la facile individuazione dei servizi offerti, la distribuzione di volantini e qualche passaggio pubblicitario sulle radio locali aumenteranno non di poco la visibilità dell’attività.
Fermarsi però a una pubblicità indirizzata soltanto a promuovere i primi passi del nuovo lavoro non è consigliabile perché è più opportuno continuare la promozione durante tutta l’attività, una maniera indicata per far crescere ulteriormente il numero di cliente. Insomma, mai dimenticarsi di affiancare l’inizio e la gestione di un nuovo lavoro in proprio con una promozione ben indirizzata e che tenga conto di ogni mezzo.
APRIRE UNA TINTOLAVANDERIA: FORMULA DEL FRANCHISING
Aprire una tintolavanderia con la formula commerciale del franchising è una buona opzione per i nuovi imprenditori, una maniera per limitare i rischi di impresa attraverso un’assistenza qualificata e continua. Stiamo parlando della reale possibilità non solo di beneficiare di un marchio già affermato sul mercato, ma di fruire di esperienza, formazione, fornitura di arredi e macchinari, assistenza tecnica e tante altre garanzie.
Un modo di vivere sonni più tranquilli e ottimizzare non solo l’avvio ma anche la gestione dell’attività di una tintolavanderia. Attenzione però alle limitazioni imposte dal franchising, vale a dire alla perdita di potere decisionale in termini commerciali.
Infatti, per chi vuole scegliere la location, il territorio, gli arredi e indirizzare autonomamente la politica di marketing, l’affiliazione a un franchisor è poco indicata. Inoltre, sono da valutare bene le clausole contrattuali da sottoscrivere con la casa madre, a partire dalle royalties da corrispondere. Per effettuare la scelta più consona alle proprie necessità, prima di prendere la decisione finale sul franchising è bene farsi aiutare da un esperto del settore.
APRIRE UNA TINTOLAVANDERIA: PROCEDURA DOCUMENTALE
Aprire una tintolavanderia, oltre agli impegni già analizzati, è un’operazione che comporta un dispendio di energia ed economico per ultimare l’intera procedura documentale prevista dalla legge. Una serie di passaggi da compiere per avviare l’attività in piena regola e senza il rischio di incorrere in qualche spiacevole sanzione.
Bisogna aprire la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, iscriversi al Registro delle Imprese presso la CCIAA locale, comunicare al Comune l’inizio dell’attività, aprire le posizioni presso l’INPS e l’INAIL, ottenere il permesso per poter esporre l’insegna e l’idoneità igienico-sanitaria dall’ASL competente ed essere in regola per quanto riguarda gli scarichi fognari.
Una serie di passi lunghi e complessi, anche se oggi con la Comunicazione Unica d’Impresa è più facile ottemperare agli obblighi previsti dalla legge nei confronti dall’INPS, dell’INAIL, della Camera di Commercio e dell’Agenzia delle Entrate. Una procedura informatica semplificata per accelerare i tempi di disbrigo delle varie pratiche documentali.
Nonostante la semplificazione burocratica, in Italia però svolgere l’intero percorso documentale non è un’operazione facile. Per questo motivo il consiglio di affidarsi a un qualificato commercialista resta sempre la cosa migliore da fare. Non conviene a nessuno provare a fare tutto in autonomia quando le conoscenze della materia sono così scarse da non permettere l’ultimazione corretta di tutte le pratiche burocratiche.
Significherebbe soltanto complicarsi la vita e allungare notevolmente i tempi. In fondo, per affidarsi a un bravo commercialista è sufficiente far riferimento direttamente all’Ordine dei Dottori Commercialisti più vicino. Perché rischiare quando la soluzione valida è dietro l’angolo?
APRIRE UNA TINTOLAVANDERIA: ULTIMI CONSIGLI
Le tintolavanderie, specie negli ultimi tempi, sono diventate dei buoni investimenti per chi ha tanta voglia di migliorare il proprio tenore di vita mettendosi in proprio. Al netto delle spese da sostenere per l’affitto del locale, per le attrezzature, per gli impianti, per i macchinari, per gli arredi, per il personale, per la pubblicità, per la documentazione da presentare e le autorizzazioni da ottenere, il progetto resta un’ottima idea imprenditoriale.
Naturalmente le possibilità di guadagnare dipendono molto dalle vostre capacità di investire nel nuovo lavoro professionalità, qualità dei servizi, sacrifici e da alcune scelte commerciali. Tutte cose a cui prestare enormi attenzioni per non vanificare le buone intenzioni di partenza e la somma di denaro investita.
Pensare di avviare una nuova attività lavorativa senza tener conto di alcuni significativi aspetti e senza la consulenza di persone qualificate è da presuntuosi e poco conveniente da ogni punto di vista. In buona sostanza o si fanno le cose veramente per bene oppure meglio lasciar perdere la nuova iniziativa commerciale per non rischiare un veloce fallimento.