
Tigelleria non è un termine di uso comune né tantomeno se ne conosce perfettamente il significato e neanche è un’attività sviluppata capillarmente su tutto il territorio nazionale, eppure oggigiorno aprire una tigelleria potrebbe rivelarsi un’intuizione imprenditoriale positiva per la stessa natura dell’attività commerciale.
Il numero di consumatori disposti a passare ore preziose della propria giornata al tavolo di un ristorante è in calo, mentre cresce il numero di persone che preferisce una pietanza veloce con un notevole risparmio di tempo e per le proprie tasche.
La convenienza di sviluppare un progetto del genere esiste, per riscontrarla nei fatti però è buona regola impegnarsi al massimo per mettere in atto le migliori strategie di mercato.
Non è mai un’impresa facile dar vita a un’attività commerciale di successo, ma è possibile accelerare la strada verso un business vincente sviluppando le idee nella direzione giusta. Ora vediamo come fare per aprire una tigelleria e puntare nel giro di breve tempo a un buon giro di affari: di cosa si tratta, come muovere i primi passi e quali voci di spesa conoscere, permessi da ottenere e documentazione da presentare, considerazioni finali.
APRIRE UNA TIGELLERIA: DI COSA PARLIAMO
La tigella è conosciuta anche come la crescentina modenese, un prodotto alimentare squisito diffuso principalmente nella zona di origine e nella Romagna. Pian piano il suo consumo sta aumentando anche in altre parti del nostro Paese e oggi questa specie di focaccia è apprezzata da un numero di consumatori sempre maggiore.
Pane preparato su piastra da servire con salumi, formaggi, verdure, salse e altri alimenti ancora. La crescentina è una vera e propria nuova tendenza alimentare e, vista la concorrenza limitata, si capisce la convenienza di aprire una tigelleria. Tra l’altro la facilità di preparazione e di consumazione del prodotto finito non richiede affatto location di grandi dimensioni, anche perché la tigella si presenta come un eccellente prodotto da asporto. La tigella è soprattutto preferita dai giovani, ma il suo consenso si sta facendo largo anche tra i meno giovani.
APRIRE UNA TIGELLERIA: COME MUOVERSI E COSTI DA SOSTENERE
Nonostante i costi per avviare una tigelleria non siano eccessivi, specie se confrontati con il budget occorrente per dare inizio ad altre attività imprenditoriali, iniziare e gestire il nuovo lavoro correttamente è di fondamentale importanza. A fare la differenza in questo campo sono la professionalità, la localizzazione dell’attività commerciale, la qualità delle materie prime utilizzate, la cordialità, e la capacità di saper proporre ai consumatori menù differenti e gustosi.
Il tutto da accompagnare con una corretta pianificazione e una campagna promozionale efficace, altri elementi determinanti per un business soddisfacente. Passando alla location, per la sua localizzazione è da preferire una zona frequentata e facilmente raggiungibile. Il locale poi deve essere allestito in maniera funzionale ed essere sempre pulito. Dare al cliente fin dal primo impatto l’idea dell’igiene e dell’ordine è importantissimo, soprattutto quando si tratta di commercializzare generi alimentari.
I costi da sostenere per aprire una tigelleria non sono eccessivi e relativamente alla location dipendono dall’eventuale acquisto o dall’affitto della struttura e dalla sua localizzazione. Una volta individuato il locale, bisogna poi passare ai lavori di ristrutturazione per renderlo a norma dal punto di vista igienico-sanitario, relativamente alla sicurezza e alla regolarità degli impianti.
Inoltre, gli altri costi sono da ricondurre all’acquisto degli strumenti per la lavorazione e la produzione delle tigelle. Servono infatti la cappa per aspirare i fumi provocati dalla cottura, le piastre per la cottura, un frigorifero per la conservazione dei prodotti, dei ripiani e le materie prime.
Da non dimenticare neanche le spese per gli adempimenti burocratici, per le utenze, per la campagna pubblicitaria e per qualche eventuale collaboratore. In merito all’assunzione di qualche dipendente, proprio per non aggravare l’investimento iniziale e l’intera gestione economica del nuovo lavoro, almeno agli inizi sarebbe meglio puntare su una conduzione familiare per poi magari assumere qualcuno una volta lanciata definitivamente l’attività commerciale.
Con una tigelleria bisogna essere sicuri di poter sostenere anche i costi per il personale, che non si limitano soltanto alla retribuzione ma sono riconducibili anche ai versamenti dei contributi da calcolare sugli stipendi. D’altronde fortunatamente una piccola tigelleria non richiede il supporto di grandi forze di lavoro, quindi l’aiuto di qualche familiare potrebbe bastare per potare avanti il lavoro.
APRIRE UNA TIGELLERIA: PERMESSI E DOCUMENTAZIONE
Al pari di qualunque altra attività commerciale, per aprire una tigelleria sono previsti dalla legge italiana alcuni obbligatori passaggi burocratici. Bisogna presentare la documentazione richiesta, ottenere i permessi e le autorizzazioni del caso, e regolarizzare la posizione fiscale.
In primo luogo, il titolare, per la trattazione degli alimenti, ha bisogno dell’attestato HACCP per poter operare, obbligatorio anche per eventuali collaboratori. La location deve essere perfettamente in linea con la normativa vigente per quanto riguarda la sicurezza e la funzionalità degli impianti, l’agibilità, e le disposizioni in materia di igiene. Restando in tema di location, servono anche i servizi igienici per il personale e i clienti, il permesso per l’esposizione dell’insegna e il versamento dei diritti alla SIAE per l’eventuale diffusione della musica.
Una volta regolarizzata la posizione del locale è altresì necessario iscriversi al Registro delle Imprese presso la CCIAA, aprire la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, regolarizzare le posizioni INPS e INAIL, per il versamento dei contributi e la tutela contro gli infortuni sul lavoro, e comunicare al Comune competente per territorio l’inizio dell’attività commerciale.
Rispetto al passato, in materia di snellimento delle pratiche burocratiche sono stati fatti indubbi passi in avanti, basti pensare alla possibilità di ottemperare agli obblighi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, dell’INPS, dell’INAIL e della Camera di Commercio con la procedura informatica della Comunicazione Unica di Impresa, ciò nonostante sbrigare tutta la documentazione senza l’ausilio di un professionista resta molto difficile.
Per tale ragione meglio richiedere la consulenza di un commercialista e mettersi al riparo da rischi di errori e perdite di tempo. Lasciare al professionista il compito di sbrigare le partiche, oltre che sicuro, vi dà la possibilità di dedicare il vostro tempo ad altre faccende egualmente importanti ai fini di avviare un nuovo lavoro.
In fondo, per affidarsi a un commercialista competente ed esperto è sufficiente contattare l’Ordine dei Dottori Commercialisti più vicino alla vostra residenza. Considerata l’importanza della materia burocratica e le possibili difficoltà lungo il percorso, non vale la pena rischiare di procedere in autonomia e correre il pericolo di allungare i tempi per ultimare la documentazione prevista.
APRIRE UNA TIGELLERIA: ULTIME CONSIDERAZIONI
Vista la concorrenza molto meno consistente rispetto ad altri campi commerciali, aprire una tigelleria e avere successo è possibile attraverso un impegno costante di forze e capacità personali. L’importante è non cullarsi sulla mancanza di un gran numero di concorrenti, ma puntare sempre sulla professionalità, sulla qualità delle materie prime, sui servizi e sulla gentilezza nei rapporti con i consumatori.
Regole di mercato da non sottovalutare mai per il buon esito della nuova attività commerciale, i clienti si affezionano alla qualità dei cibi e alla cordialità mentre fanno presto ad allontanarsi al cospetto di scarsi prodotti alimentari e alla poca gentilezza del personale.
Quindi quando si tratta di dare inizio a un nuovo lavoro e durante tutta la sua gestione è molto meglio bandire l’improvvisazione e dare importanza ad ogni elemento per non mandare in fumo soldi e sacrifici. Nella vita nessuno regala niente, ogni cosa va guadagnata con il sudore e con le proprie capacità.
Risulta davvero difficile in commercio conquistare la fiducia dei clienti senza garantire loro servizi di qualità a prezzi accettabili e in linea con il mercato di settore. I consumatori di turno vanno soddisfatti in pieno anche perché il passa parola tra i clienti è un vecchio, ma sempre valido veicolo pubblicitario. In bocca al lupo e buona apertura della vostra tigelleria e non scordatevi di farvi conoscere dai clienti con una campagna pubblicitaria a 360 gradi!