
APRIRE UNA SPA: IL NUOVO BUSINESS
Il significato della parola indica, risalendo alle origini dell’acronimo, salus per acquam, cioè salute per mezzo dell’acqua le azioni di terapia che prevedono appunto l’utilizzo dell’acqua e di strumenti idonei a trarre i benefici che riserva al corpo. Negli ultimi anni oltre alla cura delle patologie un numero crescente di persone si sono rivolti alle strutture che offrono questi servizi: ecco perché può essere interessante valutare di aprire una spa.
Il benessere personale interessa non solo le donne, ma tanti uomini, sempre più interessati al relax e all’aspetto. La scelta di servirsi di impianti per la cura del corpo e della mente è dovuta alla necessità di riconquistare lo star bene, che rappresenta la chiave del successo personale e professionale dell’individuo. Aprire una spa è quindi una carta vincente, a patto che se seguano i passi giusti, perché si interviene in un settore strategico, con un ruolo fondamentale tale da divenire un elemento irrinunciabile della vita delle persone. Il benessere psicofisico riguarda una voce importante del bilancio di tantissime famiglie. Il mercato si sta evolvendo e coinvolge specialmente i professionisti, per i quali l’immagine è importantissima.
Lo spazio riservato a chi vuole aprire una spa non manca, perché l’offerta non riesca al momento a soddisfare interamente la domanda e ci sono ancora altre persone da conquistare. Il wellness interessa tutti e con il marketing appropriato, insieme alle proposte accattivanti, si può facilmente allargare il bacino d’utenza. Le persone che subiscono stress da lavoro, gli individui interessati a trarre beneficio da trattamenti rilassanti e i molti impegnati alla ricerca di esperienze uniche sono facilmente raggiungibili con i servizi.
Ciò che accomuna i clienti di una spa sono le coccole. Oltre alle tecniche tradizionali o innovative, bisogna prendersi cura di ogni dettaglio, accompagnando chi entra nella struttura a compiere il proprio percorso. L’assistenza e il supporto, i prodotti di qualità che rendono l’impianto più esclusivo sono molto apprezzati. Il settore del centro benessere fattura svariati milioni di euro ogni anno. Il dato è un’ulteriore conferma sulla bontà dell’idea di investire nei centri benessere, ma è bene raccogliere tutte le informazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo.
LE CARATTERISTICHE NECESSARIE AD APRIRE UNA SPA
La legge numero 1 del 1990 e il Decreto ministeriale numero 352 del 21 marzo 1994 forniscono il supporto normativo per le attività di centro estetico e centro benessere. Le regole contenute disciplinano l’apertura e la gestione delle due tipologie di attività, indicando i passaggi necessari e i criteri da rispettare. All’interno dell’articolato si trova parte delle informazioni per la valutazione da fare prima di aprire una spa. Il centro benessere viene sottoposto inoltre a regole comunali, stabilite da appositi articolati predisposti dall’amministrazione locale.
Si deve rispondere ad una serie di requisiti e rientrare nel piano territoriale di sviluppo delle attività commerciali del settore. Tra i punti principali:
a) la superficie minima da destinare allo svolgimento delle attività previste;
b) rispettare la distanza tra le attività simili insistenti sullo stesso comune;
c) le caratteristiche e la destinazione d’uso del locale adibito alla spa;
d) le autorizzazioni ad aprire la spa;
e) il rispetto delle norme igienico-sanitarie degli ambienti;
f) gli orari di apertura e chiusura dell’esercizio;
g) l’obbligo e i relativi modi per esporre le tariffe applicate alla clientela.
Le leggi e i regolamenti hanno lo scopo di definire la burocrazia necessaria per procedere all’apertura dell’attività commerciale. I permessi sono i documenti essenziali e forse la parte più complessa. Il Comune è il primo ufficio da visitare, dove prendere visione delle normative e delle richieste a cui adempiere.
Il sindaco è tenuto a chiedere il parere all’Azienda Sanitaria Locale competente per il territorio. I sanitari devono occuparsi di ispezionare i locali, verificando impianti e apparecchiature da adoperare per i trattamenti. I controlli devono dimostrare il rispetto delle norme di igiene e dell’idoneità di tecniche e strumenti rispetto alla salute umana.
Se si abbinano attività estetiche, è d’obbligo avere un diploma da estetista, oppure assumere qualcuno che sia qualificato. Il diploma si ottiene frequentando un corso regionale di due anni, seguito da un anno di specializzazione, sostituibile con attività pratica in un centro di estetica. L’esperienza non può comunque essere inferiore alle 300 ore. Se non si vuole seguire il corso c’è l’alternativa di utilizzare l’apprendistato, operando per tre anni all’interno di un cento estetico.
Si deve quindi stabilire con chiarezza ed esattezza la tipologia di attività di svolgere prima di aprire una spa. Si tratta di avere vasche idromassaggio, piscine, saune, hammam bagno turco, docce emozionali, grotte saline, sale per il relax o il percorso Kneipp. Sono tra le principali offerte delle spa, ma tutto dipende dal proprietario e dagli spazi, perché ci vogliono locali abbastanza ampi e strutturati in modo da consentire alla clientela di beneficiarne e di spostarsi senza prendere freddo e rimanere in totale tranquillità durante i trattamenti. Se non si inserisce il centro estetico, la semplice spa non richiede alcun requisito professionale, a patto che le persone impiegate per le diverse attività sia qualificato e preparato a svolgere il lavoro nel modo corretto.
APRIRE UNA SPA: LA BUROCRAZIA
Come accade per ogni impresa ci vuole un business plan dettagliato, calcolando costi, ricavi e procedure. Una volta scelta la struttura della propria attività commerciale, bisogna iniziare l’iter burocratico. Al Comune e all’Asl si aggiungono i Vigili del Fuoco, che devono verificare l’adeguatezza di locali e impianti per la prevenzione degli incendi e quindi per la messa in sicurezza di personale e clienti. Bisogna armarsi di tempo e pazienza.
Ci vuole la registrazione presso la Camera di Commercio, con il pagamento dei relativi oneri, facendo riferimento all’ufficio di competenza territoriale rispetto al luogo di residenza e di inserimento della spa. Si apre la Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate, quindi si presenta la domanda presso il Comune. A questo punto si devono attendere le ispezioni per il controllo dei locali e delle strumentazioni presenti, al fine di verificare il rispetto delle norme, come già spiegato, di igiene e sicurezza.
Se tutto è in regola si ottengono i nullaosta previsti, avviando così la spa. In caso contrario vengono richiesti alcuni adeguamenti. Il titolare deve infine aprire le posizioni Inps e Inail per se stesso e gli eventuali dipendenti, così da adempiere alle leggi sul lavoro. Rivolgendosi al commercialista si può usufruire dell’aiuto di un esperto nel disbrigo di tutte le pratiche.
APRIRE UNA SPA: QUANTO COSTA
Calcolare le spese relative all’apertura di un centro benessere nel dettaglio non è semplice, perché vanno verificati i singoli casi, ma si può stabilire l’ordine di grandezza. Innanzitutto, in base ai percorsi e ai trattamenti da offrire al pubblico, si deve individuare un locale abbastanza ampio, senza dimenticare gli spogliatoi, le sale di attesa e il necessario spazio tra i diversi ambienti. In questo caso si compra l’immobile o lo si prende in affitto. Influisce sul prezzo, in entrambi i casi, la posizione.
Meglio non dimenticare di avere a disposizione o nelle vicinanze un parcheggio abbastanza capiente. A quel punto vanno acquistati macchinari nuovi, oppure usati ma in un buono stato, efficienti e di qualità. Poi si devono assumere i dipendenti per assistere i clienti nei diversi spazi durante le attività, compresi gli addetti alla somministrazione dei trattamenti. In linea generale l’investimento iniziale varia da qualche decina di migliaia di euro ad alcune centinaia di migliaia.
Un modo per risparmiare potrebbe essere quello di inserirsi, in società o con un accordo di collaborazione, in un’attività esistente. Chiaramente aprire una spa vuol dire avere spazi adeguati, ma se c’è l’opportunità di unire altre persone, come ad esempio un parrucchiere o chi opera nel settore con altre tipologie di proposte, si possono condividere parte degli spazi e suddividere alcune spese, aumentando la clientela. Non vanno tralasciate le entrate.
Se è una donna la titolare della spa, ci sono finanziamenti per l’imprenditoria femminile, regolamentata dalla legge numero 215 del 1992, con cui si finanziano le imprese con meno di 50 dipendenti e un fatturato inferiore ai 7 milioni di euro. Sul mercato ci sono imprese che offrono di aprire una spa in franchising. Si può valutare perché offre un brand conosciuto, un supporto tecnico nell’avvio dell’attività. Per contro bisogna acquistare i prodotti imposti, nelle quantità decise dall’azienda e corrispondere una parte dei guadagni. In questo caso è bene valutare le proposte di contratto. Il commercialista è in grado di esaminare l’accordo e aiutare il cliente a scegliere la via migliore.
Roberto
26 Giugno 2019 at 20:00
Buonasera,
siamo una costituenda impresa che intende aprire un locale adibito a idromassaggio, sauna finlandese, doccia emozionale e bagno turco. senza estetica duqnue. le attuali disposizioni normative permettono l’apertura dello stesso senza il diploma in estetica, dato che non apriremmo un centro estetico? se si quali?
Grazie mille!
Riccardo Allievi
27 Giugno 2019 at 10:24
Buongiorno,
bisogna verifica con la CCIAA di competenza. Per assistenza ci può contattare da qui: http://www.studioallievi.com/consulenza-start-up
Cosmin
3 Giugno 2020 at 12:40
Bongiorno, vorrei aprire una ditta per trasporti merci, cosa puó servire e con chi devo parlare?
Riccardo Allievi
6 Giugno 2020 at 18:04
Per questo tipo di assistenza ci può chiamare allo 02/9464246
sabry
20 Ottobre 2019 at 16:43
Buonasera io vorrei aprire un centro benessere psico fisico con macchinari /capsule dove la persona puo autonomamente rilassarsi es vacum. Ci vuole un diploma?quali procedure sono da tener conto?
Riccardo Allievi
20 Ottobre 2019 at 19:26
Buongiorno, per questa assistenza ci può chiamare allo 02/9464246
luigi
25 Novembre 2019 at 22:29
Buongiorno,una semplice domanda ho una casa vacanze con piscina e vorrei aggiungere uno spa per 4-6 persone più una sauna senza massaggi etc. ma solo per ospiti che nel periodo delle vacanze vogliono usufruire spa e sauna Occorrono permessi particolari?
Grazie e distinti saluti
L.Vetri
Riccardo Allievi
26 Novembre 2019 at 11:04
Buongiorno, per questi aspetti dovrebbe sentire il Comune.
AGOSTINO NAVARRO
19 Febbraio 2020 at 12:03
Buongiorno,una semplice domanda ho un immobile che sto ristrutturando per fare un b&b e vorrei aggiungere uno spa per 4-6 persone più una sauna senza massaggi etc. ma solo per ospiti che vogliono usufruire di spa e sauna, gli spazi a disposizione sono 2 camere per un totale di 50 mq. più 2 servizi/spogliatoi Occorrono permessi particolari?
Grazie e distinti saluti
Riccardo Allievi
21 Febbraio 2020 at 13:00
Buongiorno, in questo caso bisogna sentire il Comune.
Dolores
3 Giugno 2022 at 16:14
Buonasera. Un centro benessere di un hotel che presta il servizio di estetica ha bisogno di avere una direttrice tecnica? Ha bisogno di avere la licenza per poter offrire questo servizio? Infine che livello del ccnl dovrebbe avere l’estetista assunta, che lavoro assieme ai massaggiatori?
Grazie
Gaia Tonani
6 Giugno 2022 at 17:39
Buongiorno, in merito a licenze ed autorizzazioni può rivolgersi al Comune dove ha sede l’attività. Per maggiori informazioni fiscali può contattarci allo 02 9464246