Aprire una società in Egitto: tutto quello che devi sapere

Aprire una società in Egitto

Avviare un’impresa risulta essere abbastanza complicato, ma molto dipende dal Paese in cui si opera. Certamente riguarda sempre più persone l’idea di varcare i confini nazionali, ma in questo caso per cogliere vere e proprie opportunità bisogna individuare la giusta destinazione. Aprire una società in Egitto è rappresenta un buon investimento, per il presente e per il futuro. L’area è in crescita e ci sono maggiori possibilità di aumentare il proprio fatturato negli anni a venire.

Se lo Stato è uno dei migliori in cui si possa operare con una propria azienda, è altrettanto vero che si deve scegliere il giusto ambito e conoscere le regole. Questi due elementi possono essere affrontati con l’aiuto di un commercialista. Il professionista aiuta l’imprenditore nell’effettuare uno studio sul territorio e un business plan per valutare la convenienza dell’attività. Inoltre si occupa di fornire un supporto concreto nell’affrontare la burocrazia.

Certamente chi vuole cominciare a lavorare con la propria impresa all’estero deve partire dalle proprie competenze. Se si vuole svolgere un lavoro bisogna saperlo fare. Una volta focalizzata l’attenzione sulle abilità e sulle ambizioni bisogna incrociarle con le esigenze dell’area in cui si opera. Infatti per inserirsi in un certo contesto economico e avere successo bisogna saper colmare una lacuna e dare ai consumatori o ad altre aziende un prodotto o un servizio utile e gradito.

Meglio quindi fare prima una visita esplorativa in Egitto, non solo per studiare l’economia del Paese e raccogliere i dati sui comparti di interesse, ma anche per individuare la location migliore. Non si tratta solamente di trovare un locale adatto e a buon prezzo, ma la zona più indicata per il tipo di commercio. Bisogna essere vicini ai potenziali clienti e visibili. Sono queste le due chiavi di lettura da usare per selezionare locale e luogo.

Una volta presa la decisione si dovrà strutturare la propria azienda, a partire dalla determinazione della forma societaria. Non dipende solo dalla presenza di soci, ma anche dalla dimensione e quindi dalla convenienza fiscale. Ecco perché è essenziale riferirsi a un commercialista. Anche perché molta differenza la farà la residenza dell’imprenditore. A seconda se si operi in Egitto e si viva in Italia oppure ci si trasferisca, si applicheranno regole fiscali differenti sui profitti.

APRIRE UNA SOCIETÀ IN EGITTO: LE FORME SOCIETARIE

Prima di affrontare l’iter burocratico egiziano è fondamentale stabilire la tipologia di impresa che si intende avviare. Non si tratta delle differenze nelle procedure, ma piuttosto dei requisiti da rispettare per poter aprire una società in Egitto. Varia il capitale sociale da versare e quindi differiscono le caratteristiche dell’attività. Ci sono principalmente due opzioni da valutare.

Nel caso si scelga di creare una società a responsabilità limitata si deve prendere in considerazione una quota del capitale sociale di almeno 50 mila EGP (sterlina egiziana), ovvero circa 2.650 euro. A tale somma si applica un tasso del 100%. L’intero ammontare deve essere versato in una banca locale prima dell’apertura dell’impresa. La ricevuta infatti deve essere allegata alla documentazione presentata agli uffici competenti per la registrazione dell’attività economica.

In caso si decida in alternativa di aprire una società per azioni, la quota del capitale sociale da versare è più elevata. Si tratta di 250 mila sterline egiziane, ovvero circa 13.500 euro. Naturalmente la conversione va fatta al momento del versamento per conoscere l’effettivo valore in euro della quota. Il tasso applicato è del 25%, anche perché si tratta di una somma decisamente più consistente.

Per questo motivo è possibile dilazionare il versamento in due rate. La prima sarà paro al 10% e dovrà essere pagata prima della costituzione dell’impresa. Il 15% verrà corrisposto entro tre mesi dalla registrazione dell’azienda. Entro i cinque anni successivi va versato il saldo, ovvero il 75%. Sono queste le regole per aprire una società in Egitto. In ogni modo si ha l’opportunità, per la società per azioni, di cominciare a guadagnare per poter far fronte a parte del pagamento del capitale sociale.

La società per azioni, come accade in Italia, è la struttura più impegnativa dal punto di vista gestionale ed economico. Non basta quindi versare il capitale sociale, ma bisogna prestare attenzione alla sua composizione. Il 50% dell’intero capitale deve provenire obbligatoriamente da denaro di proprietà dei fondatori della società. Il 25% va posseduto dai soci in base alle quote di partecipazione azionaria. Proprio questa parte va versata in occasione della creazione della società.

APRIRE UNA SOCIETÀ IN EGITTO: ALTRI REQUISITI BUROCRATICI

Chi desidera optare per la società per azioni deve contare su almeno altri due soci. Infatti il numero minimo previsto dalla normativa è di 3 persone. La responsabilità di ciascun socio invece dipende dalla quota di partecipazione azionaria versata in occasione della costituzione. Quindi se vi è una disparità tra le somme, chi detiene la maggioranza avrà una maggiore responsabilità di fronte alla legge.

La società a responsabilità limitata richiede invece la presenza di almeno due soci fondatori. Non ce ne possono essere comunque più di 50.Le nuove normative hanno velocizzato i tempi per la costituzione dell’impresa. Quindi ora si deve fare una semplice notifica di apertura all’amministrazione competente. Vanno però presentati tutti i documenti che dimostrano la creazione dell’attività e il versamento del capitale sociale. Verrà quindi rilasciato un certificato che autorizza ad operare.

L’amministrazione pubblica ha dieci giorni di tempo per effettuare rilievi in merito a errori oppure all’assenza di requisiti. Entro quindi giorni, in assenza di elementi ostativi, si ottiene l’iscrizione al Registro delle imprese. Per aprire una società in Egitto, nel caso della Srl, bisogna inserire nell’atto costitutivo anche il nominativo del direttore. Se ce ne sono più di uno, devono essere tutti elencati. Qualora l’incarico abbia una durata limitata nel tempo, va indicata la scadenza nel medesimo atto.

Va tenuto presente che la Srl non può in ogni caso avere solo un socio. Quindi se nel corso delle attività si dovesse verificare tale situazione, la società verrebbe considerata sciolta. Per evitare la chiusura si può, entro sei mesi dal momento in cui si registra tale condizione, trovare un nuovo socio. In modo da ripristinare la composizione sociale minima prevista dalla legge. Non vi sono deroghe alle normative neppure per il numero massimo di soci. Il massimo è cinquanta e tale deve rimanere.

Naturalmente le quote di chi abbandona possono essere rilevate dagli altri soci, che vantano un diritto di prelazione sulle quote destinate alla vendita. Mentre se si decide di aprire una società in Egitto al momento in cui si decide di ridurre o aumentare il capitale della Srl bisogna avere l’approvazione da parte della maggioranza numerica degli associati che rappresenti i tre quarti del capitale stesso.

APRIRE UNA SOCIETÀ IN EGITTO: DISPOSIZIONI FINALI PER LA SRL

La normativa egiziana prevede inoltre che i dipendenti debbano avere una partecipazione agli utili netti della società pari al 10%. Qualora invece si verifichi la condizione di dover liquidare l’impresa, l’ordinamento del Paese segue le regole dell’Unione Europea. Tuttavia lo Stato non vincola gli investitori stranieri in relazione al tempo di permanenza all’interno dei propri confini, quindi si può decidere in qualunque momento di trasferirsi.

Va però precisato che le situazioni in cui lo scioglimento venga disposto da una sentenza dell’autorità giudiziaria, sarà il giudice a nominare un liquidatore. A questa persona spetterà la determinazione della propria retribuzione. Chi decide di aprire una società in Egitto deve conoscere bene queste regole perché influiranno sulla convenienza di investire nel Paese e anche sulla gestione pratica dell’impresa.

In linea generale si può comunque affermare che la burocrazia egiziana rispetto non sia per nulla complessa. Negli ultimi anni, come accaduto in Italia, si è lavorato per rendere più facile la vita delle imprese. Si è anche reso più accessibile il Paese agli investitori stranieri. Va sicuramente ricordato che i costi sono decisamente più bassi, quindi è più semplice gestire l’attività. Dovrà essere redatto comunque un business plan per accertarsi circa la bontà dell’investimento.

 

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