
APRIRE UNA PROFUMERIA: PERCHE’?
Nell’attuale società l’aspetto fisico e la cura della persona giocano un ruolo molto importante, una valida ragione per cui i consumi dei cosmetici e dei prodotti affini sono sensibilmente aumentati nel corso degli ultimi anni. Un aumento che ha coinvolto indistintamente donne e uomini, tutti alla continua ricerca di un gradevole aspetto che serva anche come biglietto da visita da spendere nel mondo lavorativo. Alla luce di queste premesse si capisce come aprire una profumeria sia un’opportunità che potrebbe fare al vostro caso, un’idea imprenditoriale interessante che può garantirvi ingenti guadagni. Questo perché la crescente richiesta di tali prodotti è destinata a durare a lungo e perché una profumeria è in grado di offrire alla clientela una grossa scelta merceologica, di brand e di prezzi.
Coloro che si occupano di una profumeria devono dunque conoscere approfonditamente le specifiche dei profumi, delle varie creme e di tutti gli altri prodotti, in modo per informare dettagliatamente i clienti su quanto stanno per comprare. Per il successo dell’attività serve anche una buona capacità di gestione delle risorse, come i rapporti con dipendenti e fornitori e la capacità di stare al passo con le mutanti esigenze del mercato. Aprire un’attività lavorativa nuova quindi non è mai troppo facile, ma seguendo alcuni significativi passi illustrati in questa guida potrete conoscere meglio diversi utili e fondamentali passaggi per aprire una profumeria.
COSA SERVE PER APRIRE UNA PROFUMERIA
Una forte volontà, la costanza, l’impegno e un capitale iniziale sono elementi indispensabili per aprire una profumeria di successo. La prima cosa da fare è quella di strutturare un buon Business Plan, un progetto imprenditoriale efficace e che tenga in debito conto la situazione economica e finanziaria del momento.
E’ bene sapere anche che una profumeria si può aprire in proprio o ricorrendo al franchising, in quest’ultimo caso però i requisiti cambiano in quanto occorrono una certa grandezza del locale e una zona destinata all’attività dove non sia già operante il franchising scelto. Avere una partita IVA è un altro aspetto indispensabile per poter acquistare la merce necessaria all’ingrosso e per effettuare la vendita al dettaglio. Inoltre, come di consueto quando si sceglie di aprire una nuova attività commerciale, è obbligatoria l’iscrizione alla Camera di Commercio competente per territorio, all’INPS e all’INAIL. Passi assolutamente necessari in quanto garantiscono il disbrigo di adempimenti importanti quali i versamenti dei contributi pensionistici e assicurativi (INPS) e di ricevere un adeguato sostegno economico nei casi di infortuni sul posto di lavoro (INAIL).
Quando il locale individuato per l’attività commerciale non ha una grandezza maggiore ai 150 mq, allora basta inviare al Comune in cui si trova l’immobile una richiesta di autorizzazione da farsi prima dei 30 giorni antecedenti l’apertura. Nel caso in cui l’ente preposto non pone alcun divieto ecco che sarà finalmente possibile aprire la vostra profumeria. Diversamente, se il locale prescelto ha dimensioni superiori ai 150 mq, allora la prassi è sostanzialmente diversa: in questo caso infatti bisogna aspettare la prescritta esplicita autorizzazione comunale, prevista solo dopo l’opportuna verifica dell’agibilità.
Una volta adempiuto a tutti obblighi di legge e superati gli eventuali ostacoli burocratici, dovrete impegnare i vostri sforzi sui contratti da stipulare con i fornitori per reperire tutti prodotti da vendere alla clientela. I fornitori, a loro volta, potrebbero proporvi di pagare la somma dovuta per la merce solo dopo l’effettiva vendita o pretendere subito il pagamento dei prodotti consegnati. Appare molto evidente come la prima opzione sia la più conveniente ma non tutti i fornitori sono disposti a fare “credito”, motivo per cui meglio informarsi preventivamente prima di scegliere la casa cosmetica a cui rivolgersi per la propria fornitura.
I COSTI PER APRIRE UNA PROFUMERIA
Ora concentriamoci sul lato economico: per aprire una profumeria servono mediamente 25mila/30mila euro. Un capitale iniziale da investire che varierà in base anche ai vostri gusti in relazione all’arredamento. D’altronde, trattandosi di un negozio che si basa sull’esteriorità della persona, è alquanto scontato che il locale debba essere curato nei minimi particolari, così da mostrasi come un piacevole colpo d’occhio per i potenziali clienti. Serve dunque una bella cifra di partenza: somma di denaro, se non disponibile, da ottenere con prestito con il ricorso a una finanziaria o a un istituto bancario.
Parlando di costi, ecco che torna in mente il Business Plan, un progetto ispirato alle vostre esigenze che contenga le spese previste, il tempo di rientro dalle somme investite e i futuri ricavi. Il rientro dall’investimento può richiedere anche diversi anni, per questo motivo risulta estremamente importante preventivare i vari aspetti dell’attività commerciale. Se invece si sceglie di aprire una profumeria ricorrendo al franchising generalmente l’investimento di partenza si aggira intorno ai 40mila euro per i marchi meno noti, mentre cresce sensibilmente per i brand più conosciuti. Detto questo, corre però l’obbligo di specificare come un franchising sia in grado di offrire un’adeguata attività di consulenza e formazione e una quota di guadagni decisamente maggiore. Un marchio famoso e con un’ottima reputazione sul mercato infatti facilita parecchio le campagne di marketing e pubblicitarie perché i clienti sono maggiormente attratti dai brand più affidabili e di fama internazionale.
Per fronteggiare al meglio gli investimenti utili per aprire una profumeria, una buona abitudine è quella di conoscere attentamente le agevolazioni eventualmente garantite ai giovani imprenditori dalle regioni e dall’Unione Europea come, ad esempio, i finanziamenti concessi a fondo perduto: un modo validissimo e concreto per superare i possibili ostacoli economici. Infine, sembra superfluo ma è sempre meglio precisarlo, come per aprire una profumeria sia necessario non avere alle spalle condanne penali ma una condotta morale corretta. Un requisito non affatto meno importante di tutti gli altri analizzati in questo articolo.