
APRIRE UNA PIZZERIA: COME FARE?
Aprire una pizzeria in Italia è sicuramente un’ ottima idea, sempre che sia gestita correttamente. Prima di tutto è fondamentale avere la passione e le conoscenze per poter intraprendere questa attività, come la conoscenza dei prodotti, ma soprattutto la manualità per poter sfornare delle vere e proprie prelibatezze. Un altro punto fondamentale è avere subito in mente il tipo di attività che si vuole aprire, una pizzeria da asporto o una pizzeria dove potersi sedere e avere un servizio di ristorazione completo con un arredamento adatto per il consumo direttamente sul posto.
Anche se questo settore al giorno d’oggi non conosce crisi è di fondamentale importanza prima di procedere all’allestimento della pizzeria, informarsi sulla documentazione da presentare agli Enti pubblici.
COSTI E BUSINESS PLAN
Nel caso in cui si decidesse di aprire una pizzeria d’asporto i costi da sostenere saranno sicuramente ridotti, in termini di personale, di affitto, di attrezzatura e arredamento necessario per svolgere la propria attività; per questo motivo è di fondamentale importanza realizzare un proprio business plan, al fine di pianificare dettagliatamente l’attività che vorrete aprire.
Per aprire una pizzeria attrezzata per il consumo della pizza sul posto bisognerà tenere conto di ulteriori spese derivanti dall’allestimento, con tavoli e sedie in grande quantità, la cucina che dovrà essere predisposta in una zona sufficientemente arieggiata e munita di elettrodomestici e attrezzature d’acciaio, rigorosamente a norma dal punto di vista della sicurezza e della professionalità; oltre che all’acquisto o affitto di un locale che abbia una destinazione d’uso di tipo commerciale, dove sia possibile creare la propria pizzeria. In entrambi i casi è comunque necessario rispettare i requisiti strutturali, le norme igieniche e le autorizzazioni sanitarie richieste e rilasciate dall’Asl di appartenenza.
I REQUISITI NECESSARI
Prima di aprire una pizzeria è necessario ottenere l’autorizzazione alla produzione e al commercio di cibo e bevande, la quale si ottiene automaticamente se si è in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- un diploma di scuola alberghiera (diploma del triennio o dei cinque anni in base alla regione);
- una esperienza lavorativa di almeno 2 anni di lavoro negli ultimi 5 nel settore somministrazione di cibi e bevande;
- titoli di studio, per esempio di ragioneria, di laurea in materie economiche o scientifiche.
In tal caso se non si possiedono tali requisiti sarà necessario seguire un corso SAB il cui fine sarebbe quello di aiutare coloro che vogliono aprire una pizzeria, ma non hanno maturato conoscenza o esperienza in questo ambito lavorativo. È importante sapere che all’interno dell’attività ci sia una sola persona con l’abilitazione SAB per poter procedere ad aprire una pizzeria.
BUROCRAZIA E NORMATIVE PER APRIRE UNA PIZZERIA
Le normative da seguire per aprire una pizzeria sono molte: esse possono essere comprese nella comunicazione unica che comprende tutte le richieste ai vari enti, tra cui:
- l’iscrizione della società al Registro delle Imprese
- il modello per l’Agenzia delle Entrate
- iscrizione all’ INPS
- iscrizione all’INAIL
- Oltre che alle già accennate autorizzazioni comunali e di somministrazione di cibi e bevande
Questa pratica dovrà poi essere inviata all’Ufficio del Registro delle Imprese della Camera di Commercio di competenza.
Si ricorda che l’apertura di un bar comporta la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività), tramite il quale si andranno a certificare i requisiti professionali richiesti. Inoltre, si indicherà la posizione del locale e la presenza o meno di eventuali parcheggi.
Se si ha intenzione di rendere l’ambiente più accogliente con la musica, che sia dal vivo o meno, è richiesto il pagamento della SIAE, una tassa obbligatoria per chi vuole diffondere musica, il cui mancato pagamento può portare a sanzioni anche molto salate. L’imposta SIAE verrà versata annualmente oppure periodicamente, e la quota varia a seconda del modo in cui verrà diffusa musica all’interno del locale.
Per aprire una pizzeria è importante essere a conoscenza delle normative fiscali a cui si è sottoposti, come l’IVA, la quale può variare dal 22% ad aliquote inferiori a tasso agevolato; come nel caso di somministrazione di cibi e bevande, per il quale ad esempio viene applicata un’aliquota del 4% sulle vendite di generi di prima necessità o del 10% su determinati prodotti alimentari.
Nel momento in cui si decide di acquistare i prodotti da propri fornitori è quindi necessario tener in considerazione oltre che il costo d’acquisto anche l’Iva. Inoltre, è importante capire come rifornirsi per la spesa dei prodotti; una soluzione potrebbe essere quella di acquistare direttamente dai fornitori; una seconda soluzione consiste nel rivolgersi a supermercati denominati cash & carry e rivolti esclusivamente a chi possiede la partita iva, i quali propongono ottime offerte.
SEGNALAZIONE DELL’INIZIO ATTIVITA’
La segnalazione dell’inizio dell’attività al comune deve avvenire 30 giorni prima dell’apertura, per non incorrere nella sospensione dell’attività appena iniziata e relative multe.
L’INSEGNA E IL MARKETING
Per concludere è importante pubblicizzare e fare molto marketing, così da poter attirare nuovi clienti. Il primo passo sarà sicuramente decidere il nome della propria pizzeria, cosi da poter creare un’insegna che distingua il locale da quelli vicini, detto ciò bisogna sapere che per insegne superiori ai 5 metri quadri, si dovrà pagare una tassa comunale, calcolata in base alla superficie totale e alla luminosità dei caratteri.