
Gli Stati Uniti sono da sempre una delle mete preferite dagli Italiani, sia in ambito turistico sia per quanto concerne l’avvio di attività. Nel ‘900 una grande mole di italiani hanno attraversato l’oceano per tentare la fortuna e dare una svolta definitiva alla propria vita. Molti di loro hanno avuto la possibilità di mettersi in gioco e alla fine hanno coronato il loro sogno. Ancora oggi, specialmente a New York, è molto facile trovare locali di vario genere avviati e gestiti da italiani che si sono inseriti alla perfezione nel tessuto economico e sociale statunitense. Aprire una pasticceria italiana a New York è una soluzione potenzialmente interessante ma richiede la conoscenza delle leggi e della burocrazia del luogo.
APRIRE UNA PASTICCERIA ITALIANA A NEW YORK: STORIA E PRESENTE NELLA GRANDE MELA
Aprire una pasticceria italiana a New York offre una concreta possibilità di guadagno. Sono molti i connazionali che nel corso degli anni hanno deciso di percorrere la stessa via. La meta preferita è sicuramente New York city, la città più popolosa degli Usa e uno dei centri economici e finanziari più importanti del mondo. Conta una popolazione di 8,5 milioni di abitanti e si estende su un’area di 785 km².
Secondo un censimento del 2010 gli italo-americani residenti negli Usa sono 17.250.000 classificandosi al sesto posto tra i gruppi etnici della nazione. Il quartiere di Little Italy a New York è stato popolato nel corso del ‘900 da immigrati italiani che si insediarono in città e aprirono in loco attività prettamente legate al paese di origine, come pizzerie e pasticcerie italiane.
APRIRE UNA PASTICCERIA ITALIANA A NEW YORK: BUROCRAZIA
Avviare un’attività negli Usa risulta essere più semplice rispetto al nostro paese. Innanzitutto è necessario entrare in possesso del visto di lavoro, fondamentale per potersi stabilire per un periodo superiore ai tre mesi negli Usa; anche se per l’avvio di un’impresa non è necessario possederlo, infatti è consentito aprire un’attività nel suolo americano anche agli stranieri, pertanto il visto di lavoro potrà essere richiesto dopo un’anno dall’avvio dell’attività.
In base al numero di dipendenti e della disponibilità fiscale dovrà essere determinata la forma sociale dell’attività: le Limited Liability Company e le Corporation risultano essere le più scelte. Per poterle costituire non è necessario attendere periodi lunghi e i costi previsti non risultano essere eccessivi. Al momento della registrazione dell’azienda, dovrà essere comunicato il nome legale dell’attività che dovrà corrispondere a quello del proprietario o della partnership, qualora ci fossero più soci; successivamente verrà fornito da parte del fisco un codice identificativo (Employer Identification Number).
Il nome vero e proprio dovrà essere fornito in fase di registrazione e non dovrà essere uguale ad altri già presenti. Per la verifica della disponibilità del nome, si potrà chiedere una lista specifica al comune, chiamata Thomas Register of American Manufacturers, oppure ci si potrà rivolgere all’ufficio brevetti. Per poter operare a livello commerciale si dovrà entrare in possesso di alcuni permessi che variano in base al tipo di attività e al comune di residenza; inoltre è prevista la stipula obbligatoria delle assicurazioni sugli immobili e per i dipendenti.
APRIRE UNA PASTICCERIA ITALIANA A NEW YORK: COSA VALUTARE?
New York è una grandissima metropoli e offre grandi opportunità di successo nel proprio business. Questo non vuol dire però che l’attività abbia successo a prescindere. Sicuramente un’attività come la pasticceria Italiana ha ottenuto attestati di stima e di apprezzamento da moltissimi americani, pertanto offrire prodotti artigianali e di ottima qualità, porterà probabilmente il locale ad ottenere ricavi nel giro di poco tempo. Il luogo di apertura riveste un ruolo importante; scegliere un punto trafficato o in prossimità di piazze, parchi o luoghi di raccoglimento risulterà più facilmente raggiungibile.
Le dimensioni dei locali non devono necessariamente essere grandi, basterà arredarli e renderli innovativi e al passo con i tempi, con un tocco di richiamo all’italia e alla propria storia. Il personale dovrà essere capace di interagire correttamente con i clienti e in grado di svolgere le mansioni affidategli. il prezzo dei prodotti esposti non deve risultare essere eccessivo, spesso per la fretta di rientrare dalle spese sostenute in fase di costituzione e avvio dell’attività, si tende a caricare eccessivamente sul prezzo finale; il risultato potrebbe allontanare i clienti e produrre una cattiva reputazione.
Le materie prime utili per la realizzazione degli alimenti devono essere di alta qualità; ancor meglio se provenienti direttamente dall’Italia.
APRIRE UNA PASTICCERIA ITALIANA A NEW YORK: CONVIENE?
Dando un’occhiata ai nostri antenati ai tanti connazionali che si sono stabiliti a New York in passato, la risposta è si, conviene. Questo però non garantisce un successo matematico del business che può comunque risultare essere fallimentare. Per evitare spiacevoli inconvenienti e costi improvvisi, è importante sviluppare un business plan concreto e realistico che vada a identificare tutte le spese necessarie e le reali possibilità di guadagno.
In caso di mancanza di fondi gli Stati Uniti offrono l’opportunità di richiedere un finanziamento attraverso vari istituti finanziari o alla Small Business Administration.