
Sono sempre di più le persone che decidono di abbandonare l’Italia per trovare opportunità lavorative all’estero. Non fanno eccezione gli imprenditori che preferiscono investire oltre confine. Oltre a esserci buone possibilità di sviluppo, sono spesso la burocrazia meno complessa e l’inferiore pressione fiscale a convincere le persone a guardare fuori dal Bel Paese. Inoltre il made in Italy ha successo nel mondo. Ecco perché aprire una pasticceria in Irlanda è una buona idea.
A rendere questo tipo di attività redditizia, a patto che si abbiano le competenze, possono essere le condizioni vantaggiose offerte dal Paese e la richiesta dei dolci italiani. L’appeal dei prodotti artigianali dolciari è molto elevato e sicuramente i locali e i tanti turisti che visitano l’Irlanda ogni anno non si lasciano sfuggire le prelibatezze dell’Italia, soprattutto se vengono preparare fresche in loco.
Il primo aspetto da valutare è certamente quello economico. Il Paese è in forte crescita e la tassazione è più bassa, così come snella e veloce è la burocrazia. Molto più che in buona parte degli Stati dell’Unione europea. Anche gli affitti sono molto contenuti, senza contare che la popolazione irlandese, per media di età, risulta essere la più giovane d’Europa. Giustamente ci si chiede se una pasticceria possa funzionare. La concorrenza è poca, se non quasi inesistente, mentre il consumo di dolci è piuttosto alto.
Offrendo le specialità italiane, proponendo la stagionalità e la varietà non è difficile incontrare il favore del pubblico. Ovviamente per muovere i primi passi è bene affidarsi a un commercialista con un’ottima conoscenza del sistema irlandese. In questo modo, dopo aver redatto un business plan, si possono affrontare le pratiche burocratiche e gli adempimenti fiscali senza fare errori che potrebbero rallentare o pregiudicare lo svolgimento dell’attività.
Bisogna fare un’indagine di mercato approfondita, quindi si devono avere gli strumenti necessari e la conoscenza del territorio. Così si potrà pianificare e poi inquadrare i dipendenti e creare una società adeguata. In questo caso la consulenza è essenziale per la buona riuscita dell’azienda. Si possono fare i diversi passi in modo giusto e avviare la pasticceria verso il successo.
APRIRE UNA PASTICCERIA IN IRLANDA: LA FISCALITÀ E LA PIANIFICAZIONE
Chi vuole aprire una pasticceria in Irlanda può beneficiare di una agevolazione molto interessante. Vi è l’esenzione dal pagamento delle tasse per i primi tre anni di attività. Questo riguarda tutte le nuove imprese. Dal quarto anno si paga un’imposta pari al 12,5%. Per iniziare bisogna comunque farsi aiutare dal commercialista a esaminare tutte le condizioni e quindi a programmare le azioni in modo dettagliato.
Bisogna fare attenzione a tutti gli aspetti, a partire dalla scelta della location. Malgrado ci siano vantaggi fiscali, i fattori che possono determinare il successo o il fallimento dell’impresa sono tanti. Se ci sono persone che vanno a comprare un dessert come presente per la visita nella dimora altrui, tanti sono invece coloro che acquistano un dolce d’impulso. Ecco perché ci vuole una bella vetrina in una zona con molto passaggio a piedi. Meglio avere anche dei parcheggi nelle immediate vicinanze.
Non si deve avere concorrenti diretti vicini, possibilmente inserirsi tra negozi compatibili con la propria attività. Va definito in maniera precisa il target, così da collocarsi nella zona giusta. Si deve conoscere la concorrenza, verificare la loro posizione, le loro lacune e quindi la loro offerta. Così si riesce a trarre profitto dall’azienda. Chiaramente servono le competenze, saper fare i dolci. In caso contrario è bene frequentare corsi di formazione appositi.
Aprire una pasticceria in Irlanda significa offrire prodotti di qualità, con ingredienti selezionati e tenendo conto delle intolleranze. La freschezza degli alimenti è fondamentale. Oltre alla preparazione e alla vendita, potrebbe essere una buona idea abbinare un bar, con uno spazio per il consumo in loco, includendo anche la produzione di gelato. Questo consentirebbe di garantire un flusso continuo di clienti e quindi di incassi.
Bisogna prendersi cura della promozione, concependo una comunicazione mirata per il mercato irlandese. A differire, rispetto all’Italia, è la cultura del dolce. Non basta un prodotto eccellente, lo si deve far amare con dei messaggi ad hoc. Il dolce italiano può diventare uno status symbol, se lo si presenta nel modo giusto. L’obiettivo è far sapere che si cucinano gli alimenti con ingredienti genuini e secondo ricette tradizionali per portare il gusto dell’Italia.
APRIRE UNA PASTICCERIA IN IRLANDA: LA BUROCRAZIA
Il primo passo da compiere a livello burocratico riguarda la scelta del tipo di azienda. Si può infatti iniziare come società, chiamata limited company, oppure come ditta individuale, denominata sole trader. Nel primo caso si effettua la registrazione presso il Companies Registration Office, per poi aprire la partita Iva, VAT, presentando istanza al Revenue Commissioner, che è l’equivalente dell’Agenzia delle Entrate. Servono tra 3 e 5 giorni lavorativi per la costituzione. Il costo si aggira sui 100 euro.
Se si vuole aprire una pasticceria in Irlanda come ditta individuale, la procedura è decisamente più semplice. Va fatta esclusivamente la registrazione al Revenue Commissioner e quindi si può avviare immediatamente l’attività. Se l’iter è più veloce e semplice rispetto all’Italia, non lo sono i regolamenti sanitari e alimentari, molto simili a quelli italiani. Il motivo? Rispecchiano le direttive dell’Unione europea.
Serve quindi l’attestato HACCP per certificare le competenze in materia di sicurezza e igiene alimentare. Si frequenta un corso di formazione e si supera l’esame per ricevere il documento. I controlli a cura della Fire Brigade con un’ispezione accurata ai locali permettono di ottenere il permesso di operare. Verificano le uscite di sicurezza, le misure antincendio, l’autorizzazione igienico-sanitaria e il certificato di agibilità.
Infine se si desidera abbinare la vendita degli alcolici si deve richiedere l’autorizzazione per la loro somministrazione. Questa procedura è più complessa rispetto all’Italia. Nel Paese esistono tre differenti licenze: una per il vino, una per la birra e una per gli altri liquori. Questo serve per aprire una pasticceria in Irlanda con bar annesso, altrimenti risulta essere superfluo.
APRIRE UNA PASTICCERIA IN IRLANDA: I COSTI
La costituzione di una società oppure di una ditta individuale richiede una spesa di poche centinaia di euro. La tassazione per le aziende che generano redditi di income trading è pari al 12,5%. Per la gestione della pasticceria è richiesta comunque una solida base finanziaria a cui abbinare eccellenti competenze manageriali. Ciò significa che bisogna essere pronti a investire, a partire dall’acquisto dei macchinari necessari alla preparazione dei dolci.
Chiaramente a bilancio, con le utenze, si devono prevedere anche le spese di manutenzione degli stessi macchinari. Il budget deve includere diverse voci. Ci vuole un certo assortimento di prodotti, quindi vanno acquistate le materie prime, poi si deve calcolare la ristrutturazione del locale, l’ammodernamento degli impianti e l’arredamento dell’immobile. Sarà necessario avere un banco per esporre gli alimenti e servire i clienti, con uno spazio adeguato. Una stanza diventerà il laboratorio. Potrebbe essere utile avere personale, quindi ci sono i salati da pagare.
Infine c’è l’affitto, che sale se ci si avvicina alla zona centrale della città. Sono molte le variabili da prendere in considerazione, quindi è complicato definire la somma da spendere, ma in linea generale si aggira tra i 120 mila e i 180 mila euro. Se si vuole risparmiare si può ipotizzare di rilevare una pasticceria già avviata corrispondendo al titolare l’indennità di avviamento, chiamata key money.
Se si vuole aprire una pasticceria in Irlanda ci vuole un po’ di innovazione, per dare ai consumatori qualcosa di diverso. In questo modo si possono attrarre i clienti e portarli all’interno del negozio, ma si fanno anche tornare. Sono molti gli ingredienti che contribuiscono al successo dell’impresa. Con il commercialista si possono superare facilmente i passaggi burocratici, mentre è la propria abilità di pasticcere e manager a decretare la buona riuscita dell’attività commerciale intrapresa all’estero.