
Da qualche anno stiamo assistendo ad un’innalzamento interessante della domanda riguardo i prodotti senza glutine. L’attenzione e la cura della salute può quindi trovare un giusto legame con le proprie ambizioni imprenditoriali, offrendo determinati prodotti per persone intolleranti al glutine, avviando un business potenzialmente remunerativo. Il settore della pasticceria non fa eccezione, garantendo il consumo di dolci anche a chi altrimenti avrebbe dovuto rinunciare. Quale prassi bisogna seguire per aprire una pasticceria gluten free? può davvero rappresentare un’ottima forma di investimento? di seguito cerchiamo di dare una risposta a questi e ad altri quesiti.
APRIRE UNA PASTICCERIA GLUTEN FREE: DI COSA SI TRATTA?
Aprire una pasticceria gluten free prevede la conoscenza dell’argomento. Così come accennato precedentemente, i casi di persone con intolleranze alimentari e allergie è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni. Per comprendere maggiormente il fenomeno, riportiamo la percentuale di persone a cui è stata diagnosticata la celiachia, un’infiammazione intestinale che provoca diarrea cronica e problematiche varie: solo nel 2017 si registrano circa 207.000 casi in più.
Tutti i soggetti colpiti da disturbi alimentari legati al glutine devono attuare un piano alimentare specifico e molto attento per escludere tutti quei cibi che provocano problemi a livello intestinale. Fortunatamente le industrie e i produttori artigianali stanno dedicando sempre maggiore attenzione a questo fenomeno, offrendo una proposta alimentare ricca e variegata. Il glutine è una proteina che è presente nei cereali come il grano, il farro, il segale, il kamut e l’orzo.
Il soggetto intollerante deve leggere con attenzione l’etichette dei prodotti che intende acquistare e assicurarsi che essi abbiano escluso il glutine dal processo di lavorazione. Il mais, il grano saraceno, il riso, la manioca, l’amaranto e il miglio sono cereali che non contengono glutine, pertanto possono essere consumati tranquillamente.
APRIRE UNA PASTICCERIA GLUTEN FREE: ITER E PROCEDURE
Una volta centrato l’argomento, ci si può dedicare alla fase burocratica che risulta essere identica a quella prevista per qualsiasi altro tipo di attività:
- apertura partita Iva;
- iscrizione al registro delle imprese;
- comunicazione inizio attività (denominata SCIA) da far pervenire al comune di riferimento;
- iscrizione presso gli istituti INPS e INAIL;
- ottenimento degli attestati HACCP e SAB, o equivalenti, per la conoscenza delle norme igienico-sanitarie e per la somministrazione e la realizzazione di alimenti;
- ottenimento delle autorizzazioni varie dall’Asl e altri enti riguardo l’idonietà dei locali per quanto concerne la sicurezza, l’igiene e la destinazione d’uso;
- autorizzazione comunale per l’esposizione dell’insegna.
La legge non prevede nessuna autorizzazione o requisito specifico per aprire una pasticceria gluten free. L’unica accortezza da adottare in caso di produzione di tali alimenti è il quantitativo massimo di glutine che è possibile introdurre, ovvero 20 mg per kg ed evitare qualsiasi forma di contaminazione per altri alimenti.
APRIRE UNA PASTICCERIA GLUTEN FREE: QUALI ACCORGIMENTI ADOTTARE?
L’avvio di un’attività legata al mondo della pasticceria richiede una valutazione attenta di alcuni elementi. Innanzitutto è importante scegliere un locale idoneo alle proprie esigenze; la grandezza non è per forza un parametro indispensabile, come invece risulta essere il posizionamento stradale. Un posto centrale, o che comunque assicuri almeno un buon afflusso di gente, offre possibilità maggiori rispetto ad un luogo scomodo e difficile da raggiungere.
Osservare con attenzione cosa offre la concorrenza e quali prodotti vengono maggiormente richiesti è una mossa che permette di identificare gli alimenti specifici e poter programmare l’offerta per la clientela senza dover sprecare risorse economiche. Un altro aspetto importante che tanti imprenditori snobbano e la promozione della propria attività. Apporre delle locandine in punti strategici del paese o della città genererà sicuramente interesse nella gente che probabilmente transiterà all’interno della pasticceria.
I siti internet sono forse i mezzi di comunicazione e di informazione più utilizzati in epoca moderna; basta solamente descrivere la propria attività, quali prodotti vengono offerti e corredare il tutto con delle fotografie o video. Il tutto risulta di forte impatto visivo.
APRIRE UNA PASTICCERIA GLUTEN FREE: COSTI E RICAVI
I locali gluten free vengono apprezzati per il clima familiare pertanto non sarà necessario scegliere luoghi lavorativi eccessivamente ampi e assumere una folta schiera di personale. Un’arredamento in linea con la naturalezza e la sobrietà ha un costo stimato minimo di circa 5.000 euro, che può arrivare a toccare i 50.000 euro in caso di soluzioni più raffinate.
Ovviamente tra i costi da sostenere dovranno essere calcolate le spese burocratiche previste per l’avvio del business (apertura partita Iva, commercialista, SCIA, ecc.). In caso di realizzazione di alimenti si dovrà assumere un pasticciere e qualche aiutante; la spesa varia in base alla bravura dei soggetti assunti. Le attrezzature devono essere di qualità ed efficienti, pertanto dovranno essere acquistate impastatrici planetarie, abbattitori di temperatura, tavoli in acciaio inox, forni, scodelle e tanti altri strumenti.
Visto il grande numero di persone affette da disturbi alimentari legati al glutine, le vendite dovrebbero garantire ricavi più che buoni. Ovviamente solo una gestione corretta dell’attività e l’offerta di prodotti interessanti possono garantire un successo del business.