Aprire una parafarmacia: tutto quello che devi sapere

aprire una parafarmacia

APRIRE UNA PARAFARMACIA: COME FARE?

Aprire una parafarmacia oggi può rappresentare un ottimo investimento, perché il business della salute è in auge da almeno 10 anni e non sembra avere flessioni, tutt’altro. Da quando le persone hanno deciso di prendersi cura di sé stesse per poter competere, sembrare più giovani e in forma, proliferano tutte le attività che ruotano intorno ai centri di benessere e alle cure mediche. Il wellness è diventato obbligatorio e un posto dove si può trovare tutto quello che serve alla bellezza, la salute e il benessere fisico è proprio una parafarmacia.

Con la crisi lavorativa in atto da molti anni aprire una parafarmacia non è particolarmente difficile perché il Governo cerca di incentivare le nuove iniziative imprenditoriali di giovani e meno giovani che, messi alle strette dalla mancanza di lavoro, si vedono costretti ad ingegnarsi in ogni modo per mettere da parte qualche soldo. L’idea di un’attività in proprio è il sogno di molti e puntare sulla salute è una delle scelte migliori che si possano fare.

Le parafarmacie sono nate da qualche anno e di che cosa si tratta lo dice il nome stesso: negozi che vendono articoli medici e per la salute ma non curativi, in parole povere non prescritti con la ricetta rossa. Tutti i prodotti da banco che si trovano nelle farmacie si possono comprare anche qui, alla stessa maniera di gran parte delle attrezzature per auto medicazione, integratori alimentari, prodotti omeopatici ed erboristici.

È importante sapere che non occorre essere laureati in farmacia per poter aprire una parafarmacia, ma è obbligatorio che nel locale sia presente un farmacista, che può essere un dipendente o un socio. Bisogna considerare inoltre che la concorrenza è elevata, perché oggi la salute va di moda e la gente è informata continuamente su nuovi ritrovati miracolosi a prezzi stracciati acquistabili su Internet, dove ovviamente le spese rispetto ad un negozio fisico sono inferiori.

Molte parafarmacie hanno il loro spazio web, il che ormai è diventato indispensabile per tutti gli imprenditori, anche per comunicare direttamente con i clienti e pubblicizzare i nuovi articoli tramite una pagina su Facebook o ricevere un ordine tramite il portale on-line.

Prima di lanciarsi in un investimento a cuor leggero bisogna pensarci bene e valutare tutte le variabili negative che possano influire, in modo da avere la giusta strategia per combatterle e avere la meglio. La concorrenza e la rete web sono forse gli spauracchi maggiori per un neo imprenditore, ma se è in grado di sfruttare bene Internet, questo diventa il migliore alleato.

ITER BUROCRATICO E COSTI

Dal 2007 il decreto Bersani ha liberalizzato la vendita dei farmaci da banco, quindi molti prodotti per la salute si possono acquistare ovunque, persino al supermercato. Per aprire una parafarmacia occorrono un certo capitale da investire ed un locale adatto posizionato in una zona strategica.

Bisogna evitare di avere altri concorrenti nelle vicinanze, in particolare le farmacie stesse, perché nella mente delle persone sono più affidabili delle parafarmacie dato che sono più conosciute; è indispensabile essere distanti dai centri commerciali che quasi sempre hanno al loro interno negozi di ogni genere tra cui erboristerie e parafarmacie.

Avere un locale adatto nel posto giusto è fondamentale per il successo del negozio e l’ampiezza minima deve tenere in considerazione lo spazio aperto al pubblico e quello per lo stoccaggio dei prodotti e i servizi igienici. Per aprire una parafarmacia si può scegliere se farlo sotto forma di società di persone o di capitali e l’iter comincia con la presentazione della denuncia di inizio attività all’ufficio competente del Comune dove sorgerà il negozio.

Oggi si può usare anche la posta elettronica certificata, il fax o una raccomandata, compilando la modulistica che si può trovare in Comune presso l’ufficio per le nuove attività commerciali. Bisogna inviare una comunicazione anche al Ministero della Salute tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, il quale dovrà rilasciare un codice per la tracciabilità dei farmaci.

Il titolare della parafarmacia si deve registrare nel sito Internet del Ministero della Salute con i propri dati e fare richiesta di un profilo per la comunicazione della tracciabilità del farmaco; inoltre deve dare comunicazione della nuova attività alla Regione, all’Ordine dei Farmacisti e all’Agenzia Italiana del Farmaco.

Sarebbe opportuno aggiungere al negozio anche un distributore automatico di farmaci funzionante 24 ore su 24 che può dare un sensibile incremento al business essendo aperto anche di notte e quando il negozio è chiuso. Dal punto di vista economico occorre un capitale di almeno 100.000 euro perché le spese sono abbastanza cospicue anche se non si vende niente.

Ad esempio l’iscrizione all’Ordine dei Farmacisti costa quasi 5.000 euro l’anno e lo stesso conto corrente dell’attività commerciale dovrà essere dedicato per poter permettere i controlli fiscali, e questi conti costano il doppio di quelli tradizionali. Se non si ha un immobile di proprietà vi saranno i costi d’affitto e tutto l’arredamento che dovrà includere anche appositi frigoriferi per conservare le medicine.

Da non trascurare il costo delle utenze, acqua, luce e gas se non sono già collegate richiedono anche l’allaccio, che comporta un impegno economico non indifferente. Nel negozio ci dovrà essere un computer per gestire ordini e magazzino con il relativo programma ed anche questo si paga, così come le pistole per la lettura dei codici a barre che costano solo di manutenzione più di 1.000 euro l’anno.

NORMATIVE E STRATEGIE PER RIMANERE SUL MERCATO

Aprire una parafarmacia è abbastanza costoso ma può dare grandi soddisfazioni, specialmente se si riesce a fidelizzare la clientela facendo leva sul benessere e sulla salute, argomenti che interessano tutti.

Per ridurre i costi sono nate le catene di parafarmacie in franchising, il che può essere un’ottima alternativa al fai-da-te, sebbene i guadagni siano ridotti a causa delle spese dovute al titolare del marchio. D’altro canto la casa madre fornirà al nuovo affiliato una lunga serie di vantaggi economici e formativi e dunque l’investimento sarà inferiore.

Con il franchising solitamente tutti i prodotti vengono lasciati in conto vendita, a differenza del negoziante singolo che deve pagarli subito al fornitore. Questa soluzione può essere interessante anche dal punto di vista pubblicitario, perché affiliarsi ad un marchio già conosciuto e avviato è certamente una marcia in più rispetto ad iniziare da zero.

Secondo le attuali normative le parafarmacie possono vendere tutti i farmaci senza obbligo di ricetta medica oppure medicinali di automedicazione, oltre ad ogni tipo di prodotto per il benessere di adulti e bambini. All’interno del locale deve essere presente un farmacista, sebbene non sia indispensabile che sia il titolare; nei locali vi deve essere un ambiente attrezzato a spogliatoio e uno separato dagli altri per la conservazione dei medicinali con relativi frigoriferi.

L’insegna della parafarmacia non deve presentare il colore verde per non essere confusa con le farmacie tradizionali. Per rimanere aggiornati sulle normative vigenti che cambiano di frequente, il punto di riferimento è il sito del Ministero della Salute.

Una volta avviata l’attività bisogna riuscire a farla decollare e qui entrano in gioco le capacità personali e dei soci se si vuole fare da soli o le strategie di marketing della catena di franchising se si decide di affiliarsi. Da questo punto di vista l’assistenza e la pubblicità che offre una catena di negozi conosciuta è certamente migliore ed inoltre questo tipo di soluzione offre la possibilità di sfruttare i canali di fornitura a prezzi molto più vantaggiosi.

I metodi per riuscire a rimanere sul mercato vanno saputi usare tutti, perché la concorrenza è tanta ed il settore della salute è abbastanza inflazionato. Le parafarmacie costituiscono una nicchia di mercato abbastanza particolare nella quale entrano in gioco molti fattori per riuscire a rimanere al top; la simpatia tra il gestore e i clienti è uno degli aspetti più importanti del successo, inoltre bisogna essere sempre al passo con i tempi ed avere gli ultimissimi prodotti usciti sul mercato.

Essere salutisti convinti e dare consigli alla clientela è un altro aspetto da non sottovalutare, inoltre la classica pubblicità tramite volantinaggio porta a porta o eventi organizzati tramite i social media sono due operazioni che andrebbero fatte periodicamente per mantenere vivo l’interesse sul negozio.

 

 

 

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  1. Salve, vorrei sapere quale procedura intraprendere nell’ apertura di corner parafarmacia all interno di iper e supermarket. Così come alcuni grandi della gdo già fanno. Grazie

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