
Aprire un’oreficeria può rappresentare una valida iniziativa per mettersi in proprio. A dispetto della crisi che ha colpito quasi tutti i settori dell’economia, l’oreficeria è ancora la punta di diamante del made in Italy e lo conferma il fatto che i punti vendita al dettaglio stiano tornando a fare utili. Qualcuno potrebbe obiettare che oggi sono poche le famiglie italiane che possono permettersi di recarsi in gioielleria per comprare qualche prezioso. Tuttavia, a fronte di una domanda globale un po’ debole, le gioiellerie si stanno rialzando grazie alla fascia più abbiente della popolazione e ai turisti stranieri.
Il clima di ritrovata fiducia sta spingendo molti imprenditori ad investire nel settore dei preziosi. E anche se aprire un negozio nel business dell’oreficeria richiede un budget più elevato rispetto ad altri settori, si tratta di un’attività remunerativa che può dare grandi soddisfazioni soprattutto se si ha la passione per i preziosi. Uno dei motivi per cui gli imprenditori si sentono così attratti dall’oreficeria è che l’oro, come gli altri metalli preziosi, è considerato un bene rifugio, cioè un bene che, anche in periodi di turbolenza dei mercati, tende a non perdere valore o addirittura ad aumentarlo.
Affacciarsi sul mercato dell’oreficeria non è più così difficile però bisogna saper prendere le decisioni giuste per evitare il tracollo. Per iniziare con il piede giusto bisogna curare con attenzione la fase di progettazione nella quale prevedere gli ostacoli che si andranno ad incontrare, definire il target di riferimento e stabilire un piano di marketing. La consulenza di un commercialista sarà indispensabile per adempiere correttamente e in tempi accettabili a tutti gli obblighi burocratici e fiscali previsti dalla normativa vigente.
APRIRE UN’OREFICERIA DI SUCCESSO
Il punto di partenza per aprire un’oreficeria è decidere la location perché da questo fattore può dipendere il futuro dell’attività. Il luogo scelto deve garantire un alto e costante afflusso di clienti quindi è consigliabile un locale nelle vie principali dello shopping cittadino, nel centro storico o nei centri commerciali, stando attenti a non posizionarsi vicino ad attività concorrenti. A ben vedere quella di orefice è una delle professioni più redditizie, ma molto dipende dalle doti di management e di vendita del titolare, nonché dalla sua capacità di diversificare.
Per sopravvivere con un’attività di questo genere bisogna proporre un assortimento di prodotti in grado di rispondere alle diverse capacità di spesa dei consumatori, il che significa spaziare dagli oggetti di alta oreficeria a quelli di raffinata bigiotteria. È importante essere aperti alle nuove idee e cercare soluzioni creative che sappiano accontentare una clientela variegata, adattandosi alle mode del momento. In alternativa, è possibile dare un taglio originale alla propria attività aprendo, ad esempio, un’oreficeria vintage, dove il valore dei preziosi non dipenda esclusivamente dai metalli ma anche dalla loro storia.
Una valida strategia per risparmiare sull’uso del metallo è quella di combinare pietre e metalli in modo da produrre oggetti vistosi ma leggeri. Che si stia pensando di aprire un’oreficeria in proprio o in franchising, il segreto del successo sta nella redazione del business plan, lo strumento di pianificazione finanziaria che serve a valutare la fattibilità del progetto. Il business plan dovrà contenere una stima dei costi e delle tempistiche, l’analisi del mercato attuale e la sua presumibile evoluzione, l’analisi della concorrenza, il piano di marketing, la forma giuridica e la struttura societaria. Inoltre dovrà identificare con estrema precisione il tipo di clientela a cui ci si rivolge.
ADEMPIMENTI BUROCRATICI PER APRIRE UN’OREFICERIA
Se ci si sente pronti ad affrontare l’apertura di un’oreficeria, ecco quali sono le pratiche burocratiche che devono essere compiute. La burocrazia non è molto diversa da quella per aprire altre attività, fatta eccezione per la richiesta della licenza per vendita di preziosi che deve essere presentata alla questura del Comune competente territorialmente. Tale licenza, obbligatoria per chiunque voglia vendere oggetti preziosi, viene rilasciata soltanto dopo un sopralluogo volto a verificare che i locali destinati all’attività di commercio degli oggetti preziosi siano conformi ai criteri minimi di sicurezza richiesti.
Anche l’imprenditore deve rispondere a determinati requisiti per poter avviare un’attività di questo tipo. Egli infatti non deve avere avuto alcuna pendenza penale nei tre anni precedenti all’apertura del negozio. Per finire, occorre seguire la procedura per l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio di zona.
Per quanto riguarda il disbrigo delle pratiche burocratiche, dalla richiesta della licenza per vendita di preziosi all’iscrizione alla Camera di Commercio, è consigliabile farsi assistere da un bravo commercialista che potrà anche valutare con attenzione i pro e i contro di un eventuale contratto in franchising e verificare la disponibilità di finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto adatti al caso.
QUANTO COSTA APRIRE UN’OREFICERIA
Sicuramente tra le possibili attività da avviare aprire un’oreficeria è una delle più costose non solo per il costo elevato del tipo di oggetti venduti ma anche perché c’è un altro aspetto importante di cui occuparsi: la sicurezza. Fondamentale è l’adozione di quegli apparati di prevenzione e di sicurezza anche tecnologici che rappresentano il sistema di sicurezza integrato. Un negozio di preziosi deve essere dotato di vetri antiproiettile, porte blindate, casseforti, impianti di videosorveglianza e allarme collegato con le forze dell’ordine.
Oltre al canone d’affitto dei locali e ai costi energetici bisogna quindi pensare alla predisposizione del sistema di sicurezza. A seguire vengono le spese per l’acquisto dell’arredamento (bancone per la vendita, teche espositive, poltrone), per l’installazione del sistema di illuminazione, che dovrà garantire la massima visibilità di tutto l’assortimento di preziosi esposti, e, ovviamente, per la fornitura di gioielli. In merito al discorso sulla sicurezza, è buona norma scegliere arredi con superfici lisce in quanto rendono più agevole il reperimento di eventuali impronte digitali lasciate dal rapinatore. Nel complesso, si parla di cifre dell’ordine delle centinaia di migliaia di euro.
Chi non dispone di molte risorse economiche può pensare di aprire un’oreficeria in franchising, affiliandosi ad un marchio già noto che si occuperà anche della parte organizzativa, oppure può reperire il capitale iniziale attraverso dei finanziamenti agevolati concessi da un ente pubblico (Comune, Provincia, Regione, Stato o Unione Europea). Alcune categorie di imprenditori, tra cui giovani, donne e disoccupati, possono richiedere un contributo a fondo perduto, cioè un prestito senza obbligo di restituzione delle somme ottenute, oppure un finanziamento con restituzione parziale a tasso agevolato.