
Aprire una ONLUS può rivelarsi un’avventura gratificante e utile per la comunità. Si tratta di una scelta adatta per chi intende impegnarsi nel sociale, contribuendo a fornire delle risposte concrete ad istanze come la disoccupazione giovanile, l’immigrazione, la povertà, la tutela dei diritti di categorie specifiche e molte altre tematiche. Va da sè che per cimentarsi in questo settore occorra possedere passione per l’ambito lavorativo scelto ed una forte motivazione, oltre ad una predisposizione ai contatti sociali.
Sono numerose le formule associative che possono essere utilizzate per realizzare una ONLUS. Ovviamente, la finalità principale è quella di offrire un servizio, ma ciò non toglie che sia possibile percepire delle remunerazioni. Le associazioni più solide finanziariamente sono infatti in grado di garantire stipendi regolari ai propri operatori e compensi ai collaboratori occasionali, anche se i volontari e gli attivisti svolgono un ruolo decisivo nelle funzioni dell’organizzazione.
APRIRE UNA ONLUS: I PASSI AMMINISTRATIVI
“Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale” è il significato dell’acronimo ONLUS. Queste organizzazioni si distinguono da altre realtà commerciali e produttive per non essere orientate al profitto, bensì alla realizzazione di progetti e attività di interesse pubblico. Finanziariamente, le ONLUS percepiscono dei fondi tramite donazioni, l’8 per mille e diversi tipi di finanziamento (ad esempio, tramite la partecipazione a bandi progettuali).
Chi intende aprire una ONLUS deve sapere che queste associazioni possono anche auto-finanziarsi tramite la vendita di prodotti (gadget, magliette, produzioni legate ad un progetto). Va precisato che i proventi dell’auto-finanziamento non possono essere distribuiti ai soci, al consiglio di amministrazione o ai dipendenti come se fossero dei dividendi, ma devono essere reimpiegati in attività in linea con lo statuto associativo.
Dal punto di vista amministrativo, la ONLUS dovrà dotarsi di un consiglio direttivo (formato da almeno tre persone) e di uno statuto. Quest’ultimo assume una rilevanza fondamentale, in quanto dovrà definire in termini chiari lo spettro d’azione e la finalità dell’attività associativa. L’assenza di determinate parole chiave potrà precludere l’accesso ai relativi finanziamenti, per cui è necessario riflettere bene su questi aspetti.
Si dovrà quindi predisporre l’atto costitutivo, per poi registrare l’ONLUS presso l’Agenzia delle Entrate e l’apposita anagrafe ONLUS. Sarà ugualmente importante definire il profilo dell’associazione, che potrà essere anche una ONG, ossia una organizzazione non governativa. Questa formula consente di partecipare a bandi internazionali, come quelli dell’Unione Europea o del Consiglio d’Europa.
LA SEDE ASSOCIATIVA
Aprire una ONLUS comporta necessariamente l’attivazione di una sede associativa. Anche se i progressi di internet consentono di svolgere alcune funzioni da remoto, possedere o prendere in affitto dei locali da adibire a quartier generale dell’associazione è una necessità. In più, si tratta di un modo per interagire fisicamente o via telefono con gli utenti, mentre i soci e il consiglio potranno usufruire degli ambienti di lavoro per riunirsi o creare dei gruppi di lavoro.
Gli uffici dovranno essere equipaggiati con degli strumenti consoni alle finalità della ONLUS. Di solito, un buon luogo di lavoro per questa tipologia associativa richiede tavoli, scrivanie, sedie, postazioni per i computer, una stampante, armadi e materiale di cancelleria. Sarà fondamentale disporre di una connessione ad internet, allaccio alla rete elettrica ed idrica (per i bagni) e di un impianto di climatizzazione. Una piccola cucina si rivelerà pratica per lo staff, così come una zona per le pause caffè.
Sarà utile personalizzare gli ambienti con poster che pubblicizzano i progetti della ONLUS, quadri con foto delle attività ed infografiche. Un grande calendario con gli appuntamenti potrà informare il personale sulle attività settimanali, mentre un espositore all’ingresso potrà aggiornare i visitatori tramite brochure, dépliant, report e materiale cartaceo da distribuire gratuitamente o previa piccola donazione.
COME GESTIRE LA ONLUS
Chi desidera aprire una ONLUS dovrà curare con particolare attenzione l’aspetto finanziario e la visibilità dei progetti. Al fine di trovare i mezzi economici per realizzare le attività, si potranno organizzare delle campagne di fund-raising, individuando i donatori più affidabili e creando dei contenuti convincenti. In questo caso, sarà fondamentale definire le finalità dell’associazione, in modo tale da conquistare la fiducia degli sponsor.
Le competenze progettuali sono determinanti per la sostenibilità della ONLUS. All’interno dello staff, sarà importante includere un abile progettista, in grado di identificare i bandi ai quali si potrà partecipare e di scrivere proposte progettuali efficaci. Una volta ottenuti i finanziamenti, questi andranno gestiti accuratamente, avvalendosi di un contabile esperto, che potrà essere un collaboratore esterno.
La ONLUS dovrà possedere un sito ben curato, con foto, descrizioni dei progetti e aggiornamenti costanti. Questo website dovrà essere collegato agli account dei social più frequentati, in modo tale da raggiungere il maggior numero di persone. Sarà ugualmente importante creare numerosi contenuti digitali (come video, foto, articoli) per tenere informati i soci sulle diverse attività tramite newsletter. Un simpatico ed efficace logo con tanto di slogan contribuirà a rendere più popolare la ONLUS.