
Sebbene aprire una maglieria non sia una cosa semplice, soprattutto per la congiuntura economica di questo secolo, non significa che non possa essere una buona opportunità se realizzata nel modo giusto. Infatti, se fatta con la dovuta attenzione e doviziosa cura dei particolari, può essere una buona soluzione per il proprio futuro lavorativo.
L’avvio di un’attività come la maglieria, richiede come molte attività similari un certo sacrificio economico, quantomeno alla partenza. Inoltre, si dovranno riversare nella stessa oltre che denaro anche energie fisiche e mentali, che saranno la vera benzina che alimenterà il successo della propria attività. Per quanto riguarda le energie fisiche e mentali, si dovrà agire preventivamente con lo studio di quelli che sono i punti chiave del settore merceologico che si andrà a gestire.
Nell’attività si dovranno anche profondere capacità imprenditoriali, conoscenza precisa della tipologia di attività e del target a cui ci si dovrà rapportare, e un grande coraggio che dia la spinta ad andare avanti senza mai voltarsi indietro. Per quanto riguarda invece l’aspetto del sacrificio economico, chi non ha la base per cominciare non si potrà esimere dal ricorrere ad un finanziamento, il quale sia mirato a coprire i costi dell’avvio della propria azienda.
IL FINANZIAMENTO PER APRIRE UNA MAGLIERIA
Prima di andare dritti agli Istituti di Credito del sistema bancario generale in cerca di un finanziamento per aprire una maglieria, è bene sapere che esistono forme meno onerose. È bene sapere anche che questo comporta delle difficoltà nel riuscire ad accedervi. Parliamo di fondi che sono a disposizione di chi vuole avviare un’attività, e che si possono trovare nei bandi pubblicati dalle Regioni oppure andando a consultare INVITALIA, che altro non è che l’Agenzia Nazionale che sostiene lo sviluppo di impresa.
Grazie a queste due opzioni, se si riesce ad ottenere un finanziamento, lo si potrà restituire con comode rate e tassi di interesse vantaggiosi. Come detto però non è facilissimo ottenerli, nel caso quindi la domanda non vada a buon fine, sarà necessario rivolgersi al sistema classico del finanziamento presso la banca che riteniamo più idonea alle nostre necessità.
Il capitale di partenza per aprire una maglieria non è precisamente identificabile, perché varierà sulla base della grandezza del locale, del numero di capi che si intenderà trattare, e di altre varie ed eventuali. Chiaramente non si potrà cominciare senza avere un capitale di partenza che sia quantomeno tra i 20.000 e i 30.000 euro.
ITER BUROCRATICO PER APRIRE UNA MAGLIERIA
Nel nostro Paese la burocrazia è lenta, ed aprire una maglieria richiederà tempi piuttosto lunghi, ecco i passaggi da seguire.
Nel caso all’interno della propria attività si utilizzino macchinari speciali, si deve richiedere l’autorizzazione dell’ASL competente. Questa è delegata anche al fine di accertare i requisiti legati alle norme igienico-sanitarie. Chiaramente sarà la stessa ASL a stabilire se nella vostra attività saranno necessarie o meno queste autorizzazioni.
Quello che invece è sicuramente obbligatorio, è l’apertura della partita IVA, che dovrà essere fatta presso l’Agenzia delle Entrate della città in cui si apre l’attività. Inoltre, si dovrà fare la registrazione della propria azienda nel Registro delle Imprese, pratica da fare presso la Camera di Commercio.
Queste operazioni sono molto dispendiose i termini di tempo (perché richiedono molti spostamenti e periodi di lavorazioni piuttosto lunghi) e anche come denaro, perché sono operazioni che richiedono sempre un compenso.
I SOCIAL SONO GLI AMICI DEL SUCCESSO DI UN’ATTIVITA’
Un ultimo aspetto è dato dalla conoscenza che si deve dare della propria azienda, quindi di fare la giusta campagna pubblicitaria, che oggi è possibile intraprendere senza incappare in costi eccessivi. Infatti, se prima l’unico mezzo era la TV (strumento che ancora oggi è utile da sfruttare), o il passaparola (senza costi ma che prevede tempi lunghi), oggi in aiuto arrivano i social e la tecnologia.
Grazie appunto ai social network come Facebook, Instagram e similari, e i dispositivi mobili che sono collegati ad internet, raggiungere l’utenza non solo è molto più facile, ma grazie al sistema dei cookie e strumentazioni adeguate, si può raggiungere con facilità una clientela più vasta e più mirata.
Tali mezzi di informazione possono essere utilizzati con una duplice valenza, farsi conoscere dai possibili clienti, ma anche far conoscere a noi i nostri clienti. Sapere cosa cerca una determinata categoria di clientela, quali sono le tendenze della moda nel proprio settore di merce, in modo da poter aumentare le opportunità di capitalizzazione di quanto è stato investito nell’attività.
Per avere garanzia di lavorare in modo corretto e avere le possibilità di realizzare un lavoro ottimale nel tempo, non ci si può esimere dal disegnare un vero e proprio progetto commerciale. Come sempre, la storia di un’attività è legata a filo diretto con la pubblicità della stessa, se non ci si fa conoscere e non ci si mette in evidenza diventa dura, specialmente in un momento in cui la concorrenza è diventata alta, con la rincorsa a prezzi sempre più convenienti che si trovano online.
A tal proposito, sarebbe interessante sviluppare la propria attività a doppio canale, ovvero avere uno store anche online dove la clientela possa acquistare e venire a ritirare la merce presso il proprio negozio. Questo è un sistema funzionante e che utilizzano oramai moltissime attività commerciali.