
A guardare bene il numero delle strutture ricettive presenti in Italia progettare di aprire una locanda potrebbe sembrare una mossa azzardata, eppure quest’attività commerciale potenzialmente garantisce ancora buoni margini di guadagno. Tutto però dipende dalle scelte imprenditoriali e dalle proprie capacità professionali.
In questo campo anche avvalersi di ottimi collaboratori fa la differenza sul mercato perché ai clienti va proposta la qualità dei servizi, cordialità e tanta professionalità. Dare vita dal nulla a una nuova attività in proprio richiede sempre un impegno costante e grande senso di responsabilità, senza tali presupposti è difficile contrastare i concorrenti e avere successo.
Prima di qualunque iniziativa commerciale è quindi meglio avere un quadro chiaro della situazione per capire bene cosa fare e in quale direzione muoversi. Principi di mercato da seguire per arginare i rischi e realizzare il progetto imprenditoriale creando un vero e proprio business di successo. Dopo le dovute premesse, ora vediamo nei seguenti paragrafi cosa fare per aprire una locanda: su cosa puntare, le voci di spesa da conoscere, iter burocratico e consulenza professionale, fino ai consigli finali.
APRIRE UNA LOCANDA: SU COSA PUNTARE PER AVERE SUCCESSO
Con una locanda generalmente è meglio puntare su una cucina semplice, genuina e molto gustosa. Vale a dire serve una cucina salutare fatta di prodotti locali e particolarmente appetitosi. Oggi i consumatori italiani e stranieri prestano molte attenzioni alla qualità e alla genuinità delle pietanze, per questo provare ad accontentarli è una scelta commerciale intelligente e redditizia.
Ingolosire i clienti con prodotti locali quali formaggi, salumi, carne e altre buone pietanze accompagnate da un buon bicchiere di vino artigianale è la cosa migliore per catturare le loro attenzioni e per soddisfare il loro palato.
Al pari di una buona cucina locale, bisogna però garantire ai clienti alcune camere dove dormire per passare qualche giorno lontano dallo stress e dallo smog delle grandi città. Quindi è necessario dedicare tempo anche all’allestimento della location sia per quanto riguarda la zona ristoro che relativamente alla zona notte. Camere da arredare in maniera accogliente e confortevole per creare un ambiente grazioso.
Aprire una locanda e gestirla in maniera efficace può diventare una scelta commerciale remunerativa perché, con dei servizi confortevoli, gli ospiti possono assaporare la genuinità dei prodotti artigianali e passare qualche bella giornata di vacanza o soggiornare per motivi di lavoro in piena comodità lontano da casa.
Con una struttura fatta bene e ben posizionata, magari immersa tra la natura e poco distante dai grandi centri, con la passione per la ristorazione e le tradizioni locali, con capacità ricettive, relazionali e imprenditoriali è realmente possibile avere successo e ottenere grandi soddisfazioni.
Stringendo il campo alla scelta della location individuarne una immersa nel verde della natura o comunque in piccoli suggestivi borghi oppure in un altro punto strategico, ben servita di mezzi pubblici e facilmente raggiungibile con i mezzi privati, con un parcheggio e ben visibile, favorisce di gran lunga il successo dell’attività commerciale.
Importante anche la scelta del personale, che deve essere fatta con grande scrupolo perché anche dai dipendenti qualificati e capaci dipenderanno le vostre fortune. Portare avanti un’attività del genere con collaboratori poco attenti alla causa e poco professionali è piuttosto complicato. Un rischio da non correre per non dare un vantaggio alla concorrenza.
APRIRE UNA LOCANDA: COSTI DA SOSTENERE
I costi per aprire una locanda non sono pochi, ma quantificare esattamente quanto spendere per avviare quest’attività non è facile. Più ragionevole conoscere le voci di spesa che maggiormente incidono sul capitale da investire.
Costi che sono direttamente collegati a vari fattori, come innanzitutto alla localizzazione della struttura, alle sue dimensioni e ai lavori di ristrutturazione per mettere non solo a norma gli ambienti dal punto di vista igienico-sanitario, ma anche per renderli graziosi e accoglienti.
Poi ci sono i costi per il personale, da retribuire secondo il contratto di settore e al quale versare i contributi previdenziali ed assistenziali previsti dalla legge italiana, per l’allacciamento delle utenze, per l’arredamento, per le materie prime, per dotarsi di hardware e software, per le procedure burocratiche e per la campagna promozionale.
Dato il corposo investimento previsto per aprire una locanda, si consiglia di informarsi dettagliatamente presso le istituzioni locali per conoscere eventuali finanziamenti di settore disposti dalle Regioni o dall’Unione Europea.
Per non perdere qualche buona occasione di accedere a un finanziamento agevolato è una buona abitudine consultare con una certa regolarità il sito ufficiale della Regione di riferimento nella parte in cui prevede la pubblicazione dei relativi bandi. Un modo per reperire informazioni anche sulle scadenze, sui tassi di interesse, sul piano di rimborso e sulle altre principali caratteristiche della misura a favore degli investimenti.
In fondo, poter contare su un finanziamento agevolato significa risparmiare un bel po’ di soldi proprio per i vantaggi proposti dalla natura del finanziamento stesso. Ovviamente bisogna comprendere bene di cosa si tratta e i requisiti per accedervi, cosa facilmente possibile con l’aiuto di un consulente.
APRIRE UNA LOCANDA: ITER BUROCRATICO E CONSULENZA PROFESSIONALE
Per aprire una locanda nel pieno rispetto delle regole è necessario in primo luogo concentrarsi sui lavori di ristrutturazione per rendere gli ambienti agibili, sicuri, rispettosi del piano urbanistico e a norma dal punto di vista igienico-sanitario. Per fare questo serve obbligatoriamente ottenere le autorizzazioni delle istituzioni competenti e il nulla osta dall’ASL.
Altri passaggi obbligatori sono la richiesta della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, l’iscrizione alla Camera di Commercio, le aperture delle posizioni INPS e INAIL, la segnalazione al Comune di inizio attività, il permesso per esporre l’insegna e il pagamento dei diritti SIAE per la diffusone della musica.
Inoltre, trattandosi di un’attività commerciale destinata alla somministrazione di alimenti, per tutto il personale addetto occorre l’attestato HACCP. Un iter burocratico piuttosto lungo e difficile da seguire in autonomia, meglio invece affidarsi alla bravura di un professionista.
Sicuramente infatti è opportuno il ricorso a un commercialista, non solo per l’espletamento dei compiti burocratici utili per avviare la nuova attività imprenditoriale ma anche per la gestione futura. Per farlo è sufficiente informarsi presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti più vicino e mettervi così al riparo da ogni rischio. Non vale la pena rischiare sanzioni e perdite di tempo quando la soluzione è facile da trovare, soprattutto senza le dovute conoscenze del campo burocratico.
APRIRE UNA LOCANDA: CONSIGLI FINALI
Quindi per aprire una locanda è bene attenzionare la progettualità e l’intera gestione dell’attività commerciale. Catturare le attenzioni dei clienti è possibile solo attraverso un insieme di regole di mercato da non dimenticare mai.
Fare la differenza sul mercato e contrastare adeguatamente la concorrenza vuol dire saper offrire ai consumatori menù locali genuini e di qualità, un’ospitalità cordiale e confortevole, mettere in campo passione e competenza, effettuare uno studio di settore per individuare la location ideale e per capire il target di consumatori di riferimento, affidarsi a personale qualificato e cordiale, portare avanti un’opportuna campagna pubblicitaria basata su strumenti online e offline, e creare un’atmosfera accogliente e gradevole.
Tutti elementi fondamentali per gettare le basi del successo e garantirvi un pronto ritorno economico. Il cliente nella vostra locanda deve sentirsi come a casa, coccolato e servito con passione e professionalità. In questa logica tale mestiere richiede grande amore ed enorme pazienza perché senza questi presupposti è molto difficile avere successo.
Meglio quindi studiare bene il settore in partenza per non andare incontro a cocenti delusioni e gettare così al vento l’investimento prodotto. Improvvisare non serve a niente, anzi solo ad aumentare i rischi di impresa. Avviare una nuova attività commerciale è sempre un compito difficile, ancora più duro se non si seguono le corrette regole commerciali e non si studia ogni elemento fino ai dettagli. Buona apertura della vostra locanda!