Aprire una libreria caffè: tutto quello che devi sapere

Aprire una libreria caffè

Negli ultimi anni, il mercato del lavoro è stato messo a dura prova a causa della crisi economica che ha attraversato il nostro Paese. Trovare un’occupazione, soprattutto a tempo indeterminato, è davvero difficile e alle volte l’unica via d’uscita è quella di reinventarsi e mettersi in proprio. Al giorno d’oggi, sono in tanti quelli che decidono di aprire un’attività. Se si ha la passione per i libri, aprire una libreria caffè è la soluzione migliore.

Certo, non si tratta di un’idea del tutto nuova e sempre più di frequente si sente dire di librerie che chiudono, perché la concorrenza degli e-commerce e degli ebook è oltremodo spietata. Tuttavia, aprire una libreria di successo e che si distingua dalle altre è ancora possibile.

Scopriamo insieme come fare, qual è l’iter burocratico da seguire, quali sono i costi e cosa serve per aprire una libreria caffè.

IL POSTO GIUSTO PER APRIRE UNA LIBRERIA CAFFÈ

La prima cosa da fare è quella di scegliere con la massima cura il luogo adatto. Trattandosi di due attività, libreria e caffetteria, sarà necessario uno spazio più ampio quindi bisogna valutare bene i locali che si avranno a disposizione, senza per questo sobbarcarsi di un canone d’affitto alle stelle. Ovviamente i quartieri centrali sono da preferire poiché sono molto più vivi e c’è un afflusso di gente superiore rispetto a quelli periferici, ma bisogna accertarsi che nei dintorni non sia già presente una libreria. L’ideale è scegliere una zona facilmente raggiungibile a piedi o che abbia un parcheggio immediatamente vicino, meglio se accanto a scuole o università.

Dopo aver scelto il locale, è il momento di decidere il tipo di arredamento. Che sia classico o moderno, l’importante è creare uno spazio accogliente, unico nel suo genere, che coniughi il desiderio di leggere un buon libro a quello di degustare una buona tazza di tè o un caffè, da soli o in compagnia.

Un’altra scelta da fare è se aprire un franchising o una libreria indipendente. Nel primo caso i costi di avvio e gestione saranno notevolmente più contenuti e si avrà il vantaggio di essere supportati da una “grande rete”. Di contro, si è obbligati a rispettare un determinato tipo di arredamento, non si ha molta scelta sui titoli da proporre e nemmeno sui prezzi. Una libreria indipendente, invece, consente di essere totalmente liberi, sia nella scelta dei libri da proporre che nell’arredamento. Si ha anche la possibilità di specializzarsi in un settore di nicchia, o anche più di uno, e al tempo stesso di creare un posto di tendenza che ospiti eventi, scrittori importanti, iniziative culturali e gruppi di lettura.

La pubblicità è da non sottovalutare. Soprattutto se non si è esperti del settore, è meglio affidarsi ad una valida agenzia pubblicitaria che valuterà al meglio come gestire la campagna di promozione dell’attività, soprattutto tramite i canali social.

BUROCRAZIA E COSTI

Come per qualsiasi attività imprenditoriale, per aprire una libreria caffè è necessario essere in possesso della partita IVA. Per farlo bisogna rivolgersi all’Agenzia delle Entrate oppure affidarsi ad un commercialista. Questi, in quanto professionista competente, diventerà il punto di riferimento per qualsiasi dubbio e gestirà quotidianamente tutte le incombenze fiscali.

Dopo aver aperto la partita IVA, bisogna iscriversi al registro delle imprese e comunicare l’avvio dell’attività presso il comune di appartenenza. Fatto questo, ci si deve mettere in regola con INPS e INAIL aprendo le posizioni e successivamente chiedere l’autorizzazione per esporre l’insegna. Se poi si vuole anche mettere della musica in filodiffusione è necessario pagare i diritti SIAE. In più, qualora si superi una certa quantità di carta all’interno del locale, è indispensabile ottenere il permesso dei vigili del fuoco. Infine, è obbligatorio ottenere il nulla osta da parte dell’ASL, nonché assicurarsi che vengano rispettate tutte le norme relative all’igiene, alla sicurezza, all’urbanistica e all’agibilità previste dalla legge.

Trattandosi di una libreria caffè, quest’iter burocratico si arricchisce notevolmente poiché è imprescindibile aggiungere i vari corsi HACCP, cioè l’ex libretto sanitario, e quelli S.A.B. relativi alla somministrazione di bevande e cibi.

Veniamo ai costi. Chiaramente bisogna fare un investimento iniziale che poi nel tempo darà i suoi frutti. Alla la voce “uscite” del vostro business plan andranno inserite quelle per l’affitto o l’acquisto del locale, le spese per l’allestimento e l’arredamento, quelle relative alle varie attività pubblicitarie, quelle per le utenze e gli stipendi per eventuali dipendenti.

Se inizialmente non si possiede il capitale utile per l’avvio, è possibile richiedere dei finanziamenti o delle agevolazioni economiche. Anche in questo caso, il consiglio è di rivolgersi ad un professionista del settore che gestirà entrare e uscite e ci eviterà di commettere errori.

CONSIGLI PRATICI PER APRIRE UNA LIBRERIA CAFFÈ

Dopo aver sbrigato tutte queste “scartoffie”, l’attività può iniziare e questo è il momento giusto per pensare alle cose pratiche relative all’acquisto e alla vendita dei libri. Per prima cosa bisognerà avere un software per gestire i titoli in catalogo. Averlo è indispensabile in quanto consente di tenere il conto dei libri in entrata e di quelli in uscita. Il software può essere acquistato tramite un abbonamento annuale ed è direttamente collegato al database di una società distributrice.

Per comprare i libri è possibile procedere in due modi: o in conto assoluto, e questo comporta che i libri debbano essere pagati all’editore, che li si venda o meno, oppure in conto deposito. Con il conto deposito, meccanismo utilizzato raramente, il libraio pagherà all’editore solamente i libri che ha venduto.
Per ordinare i libri, invece, ci si può rivolgere o ad un distributore oppure ad un grossista. Se il libro ordinato è presente in magazzino, allora arriverà subito.

Queste sono, in linea di massima, le informazioni essenziali per aprire una libreria caffè. Le soluzioni sono tante, anche per chi si affaccia per la prima volta nel mondo editoriale e imprenditoriale. Non resta che trovare quella giusta e imbarcarsi verso una nuova avventura.

 

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