Aprire una gastronomia d’asporto: tutto quello che devi sapere

Aprire una gastronomia d' asporto

Aprire una gastronomia d’asporto è un’idea sempreverde. Si tratta infatti di un’attività che coinvolge il cibo e di conseguenza avrà sempre un numero di potenziali clienti elevatissimo.
Allo stesso tempo, non bisogna commettere l’errore di pensare che poiché tutti acquistano generi alimentari le stesse persone siano anche interessate a fare acquisti in gastronomia.

Soprattutto nella cultura italiana le abitudini che si legano all’alimentazione sono molto importanti. Per questo motivo ci sono zone e contesti in cui una gastronomia può fare affari d’oro e situazioni in cui sarebbe inesorabilmente destinata al fallimento.
Ma quali sono gli ambienti in cui è possibile collocare questo tipo di impresa?

Prima di rispondere a questa domanda è utile focalizzare l’attenzione su cosa sia davvero una gastronomia d’asporto. Si tratta infatti di un luogo in cui il cibo viene preparato e distribuito, ma non consumato.
Questo vuol dire che i clienti dovranno acquistare le pietanze che desiderano e consumarle altrove.

Ma chi sono i clienti che desiderano acquistare cibo pronto da portare via. Ci sono diverse categorie di compratori. I primi possono essere lavoratori e studenti in pausa pranzo che però hanno la possibilità di consumare altrove i pasti ordinati, oppure residenti di zona che stanno tornando a casa e vogliono portare con sé un pasto pronto.

Da queste considerazioni si intuisce che occorre collocare la gastronomia da asporto in un luogo di interesse che abbia intorno università o uffici dotati anche di aree in cui potrà essere consumato il cibo acquistato a portar via, oppure in una zona residenziale, in cui può esserci una massa di persone interessata a pranzare o cenare con prodotti gastronomici.

COME ORGANIZZARE UNA GASTRONOMIA D’ASPORTO

Dopo aver scelto la zona in cui si intende aprire una gastronomia occorrerà trovare un locale adatto ad ospitare questo tipo di attività.
Per iniziare si può partire anche da un locale piccolo purché sia ben organizzato.

Prima di tutto deve avere una zona per la preparazione dei pasti e quindi un ambiente aperto al pubblico.
Soprattutto nelle fasi iniziali è importante utilizzare una vetrina di cui avere particolare cura.

La vista del cibo suscita spesso lo stimolo della fame e questo vuol dire che dinanzi a pietanze appetitose il cliente sarà più propenso ad acquistare in maggiori quantità. Naturalmente l’esposizione dovrà essere curata nei dettagli e il vetro dovrà essere perfettamente igienizzato.

L’ambiente dedicato alla preparazione dei cibi dovrà essere abbastanza grande per contenere tutti gli strumenti da lavoro inclusi il forno, i fornelli, eventuali affettatrici, friggitrici e tutto ciò che occorre per preparare i pasti per la pulizia del pentolame e delle attrezzature.

In questa zona del locale occorrerà provvedere all’installazione degli appositi sistemi di areazione del locale e sarà necessario mettere in atto tutte quelle misure previste per la sicurezza della struttura e del personale.

QUALI AUTORIZZAZIONI OCCORRONO PER APRIRE UNA GASTRONOMIA D’ASPORTO

Trattandosi di un locale aperto al pubblico solo per la consegna del cibo e non per la sua sua consumazione le regole da rispettare non sono molto restrittive. Gli esercizi commerciali che accolgono gli avventori per le consumazioni sono infatti obbligati a fornire servizi igienici adeguati che non saranno invece necessari in questo caso.

Per quanto riguarda le autorizzazioni è indispensabile che il locale possa svolgere la funzione di gastronomia secondo quanto previsto dalla legge e dai regolamenti comunali. Particolare attenzione deve essere posta all’autorizzazione della canna fumaria.

Per la gestione del locale sarà necessario essere titolari di partita IVA e chi si occupa di preparazione e manipolazione del cibo dovrà essere in possesso delle certificazioni HACCP.
L’eventuale personale assunto dovrà inoltre essere formato in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

LA FORMA GIURIDICA ADATTA PER APRIRE UNA GASTRONOMIA DA ASPORTO

La scelta della forma giuridica è molto delicata perché da essa deriva una serie di importanti conseguenze che hanno risvolti sul piano economico e fiscale.

Bisogna innanzitutto distinguere il caso in cui si prevede che ci sia un solo titolare da quello in cui più persone intendono creare una società.
Alcuni commettono il grave errore di stabilire accordi informali.
Spesso si pensa infatti che non abbia senso creare una società con il proprio coniuge o con un parente.
Questo errore può comportare gravi perdite per il socio che non si è adeguatamente tutelato, pertanto è sempre meglio avviare l’attività con tutte le carte in regola.

A questo scopo, sia nel caso in cui si è titolari unici, sia quando sono presenti due o più soci è utile farsi assistere da un commercialista.
Questa figura professionale si rivelerà un prezioso aiuto sia nelle scelte fondamentali come la forma giuridica con cui avviare la gastronomia e il regime fiscale da adottare sia nella gestione quotidiana dell’attività stessa.

Il commercialista è infatti quella figura professionale a cui sarà delegato il compito di tenere le scritture contabili, di comunicare le scadenze per l’adempimento degli obblighi amministrativi e fiscali ed eventualmente per apportare variazioni nella forma giuridica dell’attività stessa.

Chi apre una gastronomia d’asporto può infatti partire con un piccolo locale, ma qualora gli affari andassero bene il passo successivo potrebbe essere quello di aggiungere una sala o chiedere l’autorizzazione per collocare dei tavoli all’esterno del locale per la consumazione dei pasti.

 

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