Aprire una fabbrica di birra: tutto quello che devi sapere

Aprire una fabbrica di birra

I dati sul consumo di birra in Italia sono in costante aumento. Secondo i dati raccolti da AssoBirra (Associazione dei Birrai e dei Maltatori), il 2017 ha fatto segnare un nuovo record per quanto concerne la produzione di birra artigianale italiana (75.800 tonnellate) pari al 3,4% rispetto all’anno precedente. Anche il consumo pro capite tocca livelli altissimi ben 31,8% litri rispetto ai 0,4% del 2016. Molti imprenditori stanno vedendo in questi numeri delle opportunità da sfruttare; come aprire una fabbrica di birra coniugando alla passione per le “bionde” un modo alternativo di fare impresa.

COME APRIRE UNA FABBRICA DI BIRRA?

Come aprire una fabbrica di birra è una domanda che sempre più persone si pongono, innanzitutto, vuol dire conoscere i segreti e le regole per la produzione di birra. Non è un mestiere che può essere improvvisato e ad esso bisogna dedicare svariate ore di formazione e una buona parte di denaro. Una volta affrontato il percorso formativo, utile alla conoscenza del prodotto, bisognerà dedicarsi al tipo di impresa che si vuole aprire. I birrifici si dividono in due categorie:

  • Birrificio artigianale
  • Microbirrificio

La differenza sostanziale tra i due è il volume di produzione. Con un birrificio artigianale non ci sarà il limite dei 10.000 ettolitri annui che invece è presente nei microbirrifici, ma le spese burocratiche e gli oneri vari, sono davvero molto alti. Generalmente il tipo di attività scelta, e consigliata, per chi decide di aprire un’attività nel campo della produzione di birra è il microbirrificio.

Nel nostro paese sono presenti circa 850 microbirrifici e i dati sono destinati ad aumentare. Anche qui tocca precisare che esistono due tipi di sottocategorie, ovvero:

  • Microbirrificio: si occupa di produrre la birra e di venderla a terzi.
  • Brewpub: si occupa sia della produzione che della somministrazione della stessa in appositi locali.

La seconda categoria di birrificio, importata dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti, sta prendendo molto campo anche nel nostro paese.

APRIRE UN MICROBIRRIFICIO, TASSE E BUROCRAZIA

L’avvio di un’attività, come aprire una fabbrica di birra, prevede una serie di passaggi burocratici. Per aprire una microbirreria, si dovrà entrare in possesso di determinate autorizzazioni. Come da prassi bisognerà ottenere il parere favorevole dall’ASL che attesterà l’idoneità dal punto di vista sanitario; successivamente dovrà essere presentata al comune la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e il conseguimento del certificato HACCP, quest’ultimo ottenibile previo frequentazione di un corso che attesterà la conoscenza basilare dei processi di distribuzione e lavorazione di generi alimentari.

Oltre ai documenti appena descritti, se il birrificio prevede anche la somministrazione di bevande (brewpub) si dovrà ottenere la certificazione SAB. L’ultimo passo dal punto di vista burocratico, prevede l’ottenimento della licenza per la produzione e vendita di alcolici da parte dell’agenzia delle dogane. Ottenute le varie documentazioni, si dovrà affrontare il comparto fiscale. Come primo passo dovrà essere scelta la ragione sociale dell’attività (ditta individuale, SRL, SRLS, ecc.), in secondo luogo, bisognerà comunicare l’apertura della partita IVA, l’iscrizione presso la camera di commercio, autorizzazione all’esposizione dell’insegna e iscrizione agli istituti di previdenza e assicurazione (INPS e INAIL).

QUANTO COSTA APRIRE UN MICROBIRRIFICIO?

Il range economico per quanto riguarda l’apertura di un microbirrificio si attesta intorna ai 150-180 mila euro. Questa cifra si ottiene dalla somma di tutte quelle spese utili a far si chè l’attività sia in regola e che possa consentire lo svolgimento dell’impresa. La scelta del locale giocherà un ruolo importante sull’esborso di denaro, infatti, un locale di proprietà non dovrà fare i conti con il pagamento delle mensilità di affitto. Per le spese da affrontare, si dovranno calcolare quelle utili all’adeguamento del locale per lo svolgimento dell’attività (ristrutturazioni, manutenzione tubature, ecc.) che potrebbero richiedere una cifra approssimativa di 20 mila euro, oltre le spese di all’allaccio dell’utenza di acqua, luce e telefono.

Il personale, ovviamente, ha anche il suo costo, ma a maggior ragione in questo settore. la scelta di mastro birrai altamente qualificati richiede il pagamento di uno stipendio maggiore rispetto ad un apprendista o comunque un soggetto meno esperto. Per ottenere un prodotto finito di alta qualità, e che venga apprezzato dalla clientela, la scelta è quasi inevitabile.

Laquantità di birra da produrre, andrà a influire sulla scelta e la dimensione degli impianti utili al processo produttivo. In linea di massima dovranno essere improntati circa 80 mila euro per un impianto nuovo mentre se la scelta andrà a cade sull’usato, la cifra dovrebbe attestarsi attorno ai 30 mila euro. Per le spese di imbottigliamento e la linea di infustamento occorreranno circa 60 mila euro. Ovviamente si dovrà ricorrere all’acquisto di elettrodomestici e mezzi di trasporto come frigoriferi, muletti ecc. utili alla conservazione, alla salvaguardia e al trasporto delle materie prime e dei prodotti finiti.

Se in più si calcolano le spese per un eventuale versamento di capitale sociale (in una SRL è di ben 10.000 euro), il pagamento della parcella del commercialista e il costo delle autorizzazioni varie, la cifra sopra descritta sarà destinata a lievitare ulteriormente. Per alcune scelte imprenditoriali, come aprire una fabbrica di birra, è possibile contenere i costi cominciando dalla scelta di una ragione sociale con capitale sociale inferiore (nella SRLS e nella ditta individuale, il capitale sociale minimo è di appena 1 euro). Inoltre è possibile aprire un birrificio in frinchising andando così a contenere in maniera drastica le spese per lo svolgimento dell’impresa.

Capire come aprire una fabbrica di birra e quali costi bisognerà affrontare, aiuterà l’imprenditore a valutare la realtà dell’operazione e quali mezzi, soprattuto economici, mettere in campo per avviare un’impresa solida ed efficiente.

 

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