Aprire una distilleria artigianale: tutto quello che devi sapere

Aprire una distilleria artigianale

Dopo un calo del settore, soprattutto negli ultimi 10-15 anni del secolo scorso, oggi aprire una distilleria artigianale è davvero un’ottima idea. Si possono guadagnare cifre importanti. Le nuove imprese stanno avendo successo sul mercato e c’è ancora molto spazio per chi decide di intraprendere questo tipo di attività. Non mancano neppure clienti interessati ad assaggiare i distillati, a patto che offrano qualità.

Ciò che aveva costituito una crisi del settore riguardava la competitività. Infatti negli anni ’80 era molto complesso riuscire al passo con i tempi e molte distillerie avevano chiuso i battenti proprio per questa ragione. Le grandi aziende intanto cercavano di inglobare quelle artigianali al fine di ingrandirsi e diventare multinazionali. Quello era il modo per rimanere sul mercato e dominarlo. Oggi la situazione è radicalmente cambiata, così come diverso è il consumatore.

I prodotti artigianali costituiscono il vero oggetto del desiderio della clientela. Perché da un lato ci sono grandi industrie con prodotti buoni, ma non necessariamente con qualità elevata, dall’altro lato ci sono i piccoli produttori che combinano innovazione, tradizione e appunto qualità. Il consumatore vuole qualcosa di particolare e si rende maggiormente disponibile verso le imprese artigianali.

APRIRE UNA DISTILLERIA ARTIGIANALE: I VANTAGGI

Negli ultimi vent’anni si è cominciato a prestare attenzione ai dettagli perché è proprio questo atteggiamento che porta a raggiungere la qualità. Aprire una distilleria artigianale permette di proporre un aroma capace di distinguersi dagli altri, un aspetto che certo non può essere accomunato alle grandi produzioni industriali. A dare il nuovo impulso al settore sono state le micro-distillerie e sono queste che possono trovare spazio e successo sul mercato.

Non è soltanto l’Italia a vivere questa trasformazione, ma lo è il mondo intero, a partire da Regno Unito e Stati Uniti. Questo fa capire che anche qualora si voglia tentare di vendere all’estero si può trovare un mercato favorevole. Se i distillati riguardano oltre ai liquori anche le birre, va detto che esistono moltissimi eventi dedicati. Lo spazio riservato ai piccoli produttori artigianali permette di entrare in contatto con un vasto pubblico, in crescita, alla ricerca di nuovi gusti da assaporare.

Questa condizione particolarmente vantaggiosa consente a chi vuole aprire una distilleria artigianale di farsi pagare la qualità. I prezzi sono elevati rispetto all’offerta delle grandi aziende, ma proprio perché il prodotto è decisamente migliore. In ogni modo Il settore rappresenta un ottimo ambito per orientare i propri investimenti e farli fruttare. Quindi l’idea di attivarsi in tal senso è ottima.

Questi aspetti positivi richiedono però competenza. Non ci si può avventurare nella distillazione senza sapere come muoversi. Ci vogliono capacità tecniche e commerciali. Infatti bisogna presentare ai potenziali clienti qualcosa di buono e di nuovo, riuscendo a sbaragliare la concorrenza. Non si tratta delle multinazionali ma delle piccole imprese della zona che vogliono affermarsi con la propria produzione.

A tal proposito è bene fare un business plan dettagliato prima di partire, chiedendo anche l’aiuto del commercialista. Oltre a calcolare costi e ricavi e a far fronte agli obblighi normativi, si dovrà fare uno studio approfondito sulle esigenze dei consumatori e sulle aziende presenti sul mercato. Si possono prendere informazioni sui prodotti esistenti per potersi differenziare.

Così si potrà pianificare il lavoro e garantirsi una fetta di clienti stabile e duratura nel tempo. Bisogna mantenere la propria gamma di articoli e aggiungere di tanto in tanto qualche new entry. Poi è importante mettere in atto un buon marketing così da farsi conoscere, partecipando anche a fiere e sagre del settore per far assaggiare i propri distillati. Naturalmente ci vuole un certo periodo prima di riuscire ad avere introiti interessanti.

APRIRE UNA DISTILLERIA ARTIGIANALE: LA BUROCRAZIA

Oltre a saper far fruttare l’investimento, bisogna, ancor prima di aprire una distilleria artigianale, affrontare la burocrazia. Con l’ausilio del commercialista si possono velocizzare i tempi ed evitare gli errori. Si inizia dall’apertura di una partita Iva per proseguire con l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Poi si dovrà presentare al Comune la Dichiarazione di Inizio Attività. Gli uffici comunali trasmetteranno la documentazione all’Azienda Sanitaria Locale e ai Vigili del Fuoco per le ispezioni di rito.

I locali in cui avrà luogo la distilleria dovranno essere adeguate alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie. Naturalmente visto il tipo di attività si dovranno ottenere apposite autorizzazioni. Va seguito il corso con superamento dell’esame relativo all’HACCP per la sicurezza alimentare. Siccome il settore vede adeguamenti normativi, specialmente in riferimento agli adempimenti, è bene verificare insieme al commercialista quali sono i requisiti richiesti al momento dell’avvio.

Per aprire una distilleria artigianale e quindi produrre alcolici si devono avere tutte le autorizzazioni del caso. Altrimenti c’è il rischio di chiusura e non si potrà più operare nel settore. Il professionista può facilmente indicare la strada migliore e occuparsi direttamente del disbrigo di alcune pratiche, senza distogliere così l’imprenditore dal lavoro tecnico e commerciale che deve fare per poter entrare nel mercato.

APRIRE UNA DISTILLERIA ARTIGIANALE: LA STRADA VERSO IL SUCCESSO

Non esiste una ricetta unica, proprio perché bisogna considerare molte variabili, ma se si vuole crescere il più rapidamente possibile, senza però bruciare troppo le tappe e perdere terreno, è bene attenersi alle indicazioni degli esperti. Per aprire una distilleria artigianale e attirare i clienti è utile prevedere un locale di degustazione o consumazione. Le persone possono così assaggiare i prodotti appena usciti dalla fabbrica. Si tratta di un bar all’interno del quale si servono i prodotti della distilleria.

Solitamente le persone gradiscono molto questa opportunità, quindi si riesce sicuramente ad avere successo offrendo loro la possibilità di recarsi alla fonte. Naturalmente si possono servire cibi da abbinare alle bevande distillate così da mettere a disposizione della clientela un servizio più completo. La pubblicità prevede l’utilizzo di vari canali, senza ovviamente tralasciare i social network e, più in generale, internet. Si possono pubblicare eventi di degustazione, l’uscita di nuovi prodotti, la presenza a fiere e tutte le attività svolte.

Ci sono azioni di marketing sulle reti sociali che si possono fare quasi a costo zero. Infatti basta avere profili e pubblicare aggiornamenti, consentendo a chi segue di fare passaparola o magari invogliando a farlo. Prima però è necessario conquistare le persone con un prodotto di qualità. Un’altra idea che funziona è quella di organizzare visite allo stabilimento. Non bisogna rivelare i segreti aziendali, ma mostrare parte della produzione, così da mettere in evidenza gli aspetti più interessanti. Quelli che portano alla qualità.

Si può creare un vero e proprio percorso esperienziale con degustazione finale. Se si riserva uno spazio alla vendita sicuramente parte del gruppo comprerà. Questo è un modo per crescere velocemente e aumentare la clientela. Il marketing fai da te può funzionare, ma potrebbe comunque essere utile rivolgersi a un professionista. Non per forza per affidargli l’intero lavoro, ma quanto meno per ottenere una consulenza.

Si possono semplicemente chiedere consigli e un aiuto a preparare un piano di azione per rendere la promozione più efficace. Si tratta di massimizzare la resa e ottimizzare gli sforzi profusi. Poi la comunicazione si deve basare sul target di cliente che si vuole raggiungere, ecco perché un esperto può essere d’aiuto nell’individuare non solo i canali ma anche i messaggi giusti da veicolare per essere convincenti. Il ritorno può davvero essere ottimo, ma non bisogna trascurare alcun dettaglio nel proprio lavoro.

 

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