
APRIRE UNA CREPERIA: UN BUSINESS DI TENDENZA
Uno snack a pranzo oppure durante il giorno per una pausa piacevole se lo concedono tutti e ancora di più se si tratta di crêpes. L’origine, come suggerisce il nome, è francese, ma da qualche anno a questa parte hanno letteralmente conquistato l’Italia. In effetti non è difficile immaginare il perché, visto che che sono saporite e poliedriche: si prestano a essere mangiate con qualsiasi altro alimento dolce e salato. Cioccolata, marmellata e persino gelato possono far cambiare gusto alle crêpes e farle diventare più appetitose, ovviamente a seconda dei gusti personali. Non a caso sono nati molti negozi che propongono il prodotto realizzato al momento secondo le più sfiziose ricette. Sebbene non manchino punti vendita dove reperire il gradito alimento, ma c’è ancora molto spazio e soprattutto il settore riserva ottime prospettive di guadagno per i prossimi anni se vuoi aprire una creperia.
Chiaramente sono necessari alcuni requisiti, primo fra tutti un minimo di abilità in cucina, del resto non è molto complicato e laborioso preparare le crêpes, un approccio al cliente particolarmente accattivante per vendere, anche se certamente l’articolo ha già il suo mercato e si potrebbe quasi dire che si vende da solo. Non manca la burocrazia, soprattutto legata alla somministrazione di generi alimentari, ma con un po’ di pazienza si riesce ad affrontare ogni passaggio con serenità, raggiungendo l’obiettivo di aprire una creperia. L’attività commerciale si configura come un take away, ovvero un negozio di prodotti da mangiare per strada camminando, anche se per una migliore offerta alla clientela potrebbe essere vincente l’idea di avere uno spazio interno o esterno con dehor, dove far sedere gli acquirenti per consumare il proprio frugale pasto.
Il prezzo è generalmente contenuto e vi sono infinite opportunità di personalizzazione, quindi è piuttosto facile intercettare le preferenze dei consumatori, incrementando notevolmente le vendite e quindi il guadagno. Inoltre si può lavorare a tutte le ore. Chi fa la prima colazione fuori casa, chi pranza, chi cena, chi vuole uno spuntino per merenda oppure nel fine settimana potrebbero essere interessati a consumare le crêpes i giovani prima di entrare in discoteca o alla mattina dopo le folli danze notturne. Il più piccolo attacco di fame potrebbe portare a voler consumare qualcosa di buono, ma non troppo pesante, ecco che il prodotto si presta a soddisfare questa esigenza.
APRIRE UNA CREPERIA: COSA SERVE PER AVERE SUCCESSO
La competenza in cucina per la preparazione delle crêpes non serve tanto a eseguire le operazioni necessarie, ma a conoscere le diverse tipologie di gusti. Ad aiutare è comunque la fantasia, così da aggiungere il giusto ripieno, quello innovativo e attrattivo per i consumatori. Le frittate e vengono create combinando farina, uova, latte o birra, burro e sale o zucchero. Si fa il composto e lo si pone su una piastra calda che in pochissimo fa lievitare il prodotto e lo rende pronto per essere servito. Una volta ottenuta la crêpe si arrotola inserendo ciò che si desidera, il ripieno dolce o salato preferito. In pochissimi minuti si può servire il piatto richiesto dal cliente. In Francia sono altrettanto popolari, ancora poco conosciute in Italia, gaufres e sarrasin. Le prime sono cialde dolci, mentre le seconde sono frittelle salate.
Questi prodotti si trovano proprio nelle creperie e potrebbero costituire proprio l’elemento innovativo nel Bel Paese. Oltre agli alimenti da preparare e vendere, ci sono altri elementi a decretare il successo di un attività commerciale. Aprire una creperia significa scegliere la location più adatta. Serve una zona di grande passaggio e soprattutto con persone che si spostano a piedi e hanno la possibilità di fermarsi. Il tipo di punto vendita va bene presso stazioni ferroviarie o di autobus, aeroporti, centri commerciali, zone in prossimità di parchi pubblici, scuole, aree pedonali, vie del centro storico e similari. Il marketing, infatti, si basa in buona parte sul passaparola e quindi bisogna farsi notare e offrire un prodotto di ottima qualità, così da conquistare la clientela. La si può fidelizzare con programmi appositi, come una crêpe gratis ogni dieci acquistate, ad esempio.
APRIRE UNA CREPERIA: LA BUROCRAZIA E LA SCELTA DEL PERSONALE
La parte più difficile resta quella burocratica ed è per questo che è utile rivolgersi a un commercialista. Il professionista fornisce un supporto competente per la scelta della strada migliore per aprire una creperia e può aiutare nel disbrigo delle diverse pratiche previste dalla legge in materia fiscale e di sicurezza soprattutto. Si deve richiedere la Partita Iva all’Agenzia delle Entrate e quindi iscriversi al Registro delle Imprese Artigiane presso l’ambasciata Camera di Commercio del territorio su cui si trova il negozio. Successivamente si presenta la comunicazione di inizio attività all’Ufficio Commercio del Comune in cui ha sede l’attività commerciale.
Verrà trasmessa l’informazione all’Azienda Sanitaria Locale e ai Vigili del Fuoco per le ispezioni di rito che hanno l’obiettivo di verificare il rispetto dei requisiti riferiti alla sicurezza e all’igiene. Qualora venissero riscontrate alcune irregolarità si provvederebbe a informare il titolare con la richiesta di adeguamento entro una certa scadenza, effettuando un’ulteriore visita di controllo. Se tutto è regolare, viene invece rilasciata l’autorizzazione necessaria all’apertura. Non si può tuttavia operare senza aver frequentato un corso di formazione sull’Haccp, ovvero la sicurezza alimentare. Infatti è la condizione per preparare e somministrare cibo e bevande al pubblico. Meglio fare prima il corso, perché se non si supera l’esame finale non si può esercitare, quindi onde evitare un dispendio di energie e di risorse economiche, è opportuno essere certi di poter operare.
Molti enti di formazione offrono corsi del genere, disciplinati dalla Regione, e costano alcune decine di euro. Con l’attestato finale si ottiene l’autorizzazione richiesta dalla legge. A quel punto si inizia l’iter burocratico e si procede con l’organizzazione dello spazio. Per gestire l’attività è bene essere in due, così una persona cucina e l’altra vende. Il lavoratore selezionato deve essere in possesso del libretto di idoneità sanitaria da rinnovare annualmente. Il candidato ideale deve avere un buon approccio al cliente per la vendita oppure saper cucinare, a seconda della mansione da svolgere. Deve adattarsi a occuparsi di tutti i lavori interni alla creperia e usare guanti usa e getta per maneggiare il denaro. La conduzione familiare è comunque un’opzione da considerare, a cui il tipo di negozio si adatta molto bene.
APRIRE UNA CREPERIA: I COSTI E IL FRANCHISING
Non è facile valutare con esattezza le spese da sostenere, perché ogni caso ha le sue variabili, ma si può individuare cosa serve e quindi quali sono le voci che influiscono maggiormente sul budget. Oltre ai costi delle imposte, delle utenze, dei contributi Inps e dello stipendio dell’eventuale dipendente, ci sono da calcolare il locale, le materie prime e la gestione per il primo anno, perché bisogna essere in grado di sostenere le spese considerando un po’ di tempo per rientrare dell’investimento iniziale. Molto dipende dal negozio che può essere preso in affitto o acquistato e il prezzo varia da una zona all’altra della città.
Per aprire una creperia non servono più di 50 metri quadrati, compresi di laboratorio per la preparazione delle crêpes. Se si vuole però aggiungere qualche tavolo per ospitare i clienti, si devono prendere in considerazione spazi più grandi. Vanno messi nel conto gli arredi con cassa, banco e macchinari come bilancia, affettatrice, piastra, armadio frigo da almeno 600 litri, contenitori e impastatrice. Un’opportunità per avere un supporto tecnico e amministrativo è la strada del franchising, che mette a disposizione un brand conosciuto da sfruttare e una consulenza. Si ha però l’obbligo di acquistare determinati arredi, di creare un certo tipo di prodotto e di corrispondere percentuali sulle vendite, affiliandosi all’azienda per un certo numero di anni. Contattando i marchi di franchising del settore si può avere copia del contratto da esaminare con il commercialista, in modo da valutare l’effettiva convenienza scegliendo tra la strada indipendente e quella proposta dal franchisor. Sicuramente impegnandosi con costanza i guadagni arrivano.