
Se il proprio sogno è quello di aprire una cioccolateria artigianale, è necessario sapere che per poter iniziare questo tipo di attività non basta una grande passione per il cioccolato. Inutile negarlo: il cioccolato è uno degli alimenti più amati. Sia esso nella varietà fondente o al latte, bianco o alle nocciole o in qualsiasi altra veste, riesce sempre ad attrarre l’attenzione e il palato di grandi e piccini. Per aprire una cioccolateria artigianale e produrre varie tipologie di cioccolato, dalla classica tavoletta ai cioccolatini sfusi, fino a vere e proprie sculture di cioccolato, però, è necessario seguire una serie di step fondamentali, necessari per l’avvio dell’attività.
Per prima cosa è necessario avere un titolo di studio che certifichi la competenza nel settore, ossia la conoscenza del cioccolato e della sua preparazione. Esistono due differenti percorsi di studio che possono essere svolti. Il primo è quello scolastico: chi frequenta un istituto alberghiero potrà disporre di un diploma che permette di avere le giuste competenze non solo nel campo della ristorazione in generale, ma anche della pasticceria e cioccolateria in particolare.
Il secondo percorso che si può seguire se non si dispone del titolo di scuola alberghiera o che può rappresentare un’aggiunta a questo, è quello che prevede l’attestazione rilasciata da un corso riconosciuto per la formazione di maestri cioccolatieri. Si tratta di corsi che possono avere durata e costi variabili a seconda di chi li organizza. Dovendo essere un investimento per il futuro, è sempre bene puntare a corsi di elevato livello e qualità, che garantiscono una formazione altamente professionale in questo settore.
Una volta che si sia in possesso del titolo giusto, sarà necessario di preoccuparsi della parte pratica, ossia della scelta della location e dell’iter burocratico necessario per aprire un’attività artigianale.
La scelta del locale è probabilmente una delle parti più ardue e che sicuramente incide sulla possibilità di successo dell’attività. Una vetrina in pieno centro in città, infatti, garantisce una maggiore possibilità di clientela rispetto a una in periferia o comunque in un’area di scarso passaggio. Per questo motivo è importante saper scegliere con attenzione, senza avere fretta di aprire e dedicandosi a una ricerca capillare del locale. Oltre alla zona, inoltre, è necessario valutare le dimensioni necessarie alla propria attività. In base al tipo impostazione che si vuole dare alla cioccolateria, infatti, potrà essere necessario un locale più o meno ampio. Alcune cioccolaterie sono esclusivamente formate da un laboratorio e un bancone per la vendita mentre altre vengono progettate per essere anche un punto di incontro dove oltre al cioccolato sarà possibile gustare gelati in estate o bevande calde in inverno sempre, naturalmente, a base di cioccolato.
APRIRE UNA CIOCCOLATERIA ARTIGIANALE: ASPETTI BUROCRATICI
Come per tutte le attività commerciali, anche per aprire una cioccolateria artigianale è necessario procedere a una serie di adempimenti tecnici e burocratici che prevedono la presentazione di certificazioni e documenti agli enti competenti. Per prima cosa, quindi, il titolare della cioccolateria dovrà aprire la partita IVA. Questa potrà essere aperta presso l’Agenzia delle Entrate, recandosi di persona allo sportello, utilizzando la procedura online oppure delegando il proprio commercialista.
Successivamente si dovrà registrare la cioccolateria presso il Registro delle Imprese. Questo passaggio è obbligatorio e va fatto indipendentemente dal tipo di società che viene istituita per l’apertura della cioccolateria, sia essa società semplice, a socio unico, a responsabilità limitata o altro.
Prima di poter alzare la saracinesca per la prima volta è necessario effettuare la comunicazione di inizio di attività. Questa va fatta presso il comune in cui si trova la cioccolateria. A questa comunicazione andrà anche allegata la richiesta di insegna sulla strada. In alcuni casi, può verificarsi che l’autorizzazione per l’apertura dell’attività arrivi prima di quella dell’insegna: in tal caso sarà possibile iniziare la produzione e vendita ma non si potrà esporre l’insegna o la si dovrà coprire fino all’arrivo dell’autorizzazione.
I locali in cui ha sede la cioccolateria dovranno essere a norma secondo quanto previsto dalle norme igienico-sanitarie. Pertanto, sarà necessario richiedere un controllo da parte dell’ASL di competenza che potrà rilasciare o meno questo tipo di certificazione.
Il locale dovrà poi essere a norma per quanto riguarda gli standard di sicurezza e per tutta la parte dell’impiantistica. In questo caso sarà necessario richiedere le certificazioni a tecnici abilitati che dovranno effettuare un sopralluogo e rilasciare la documentazione specifica.
Trattandosi di un’attività che prevede la vendita di generi alimentari, viene inoltre richiesto dalla legge che il titolare e i dipendenti siano in possesso della certificazione che attesti la partecipazione a corsi specifici sulla somministrazione di bevande e cibi.
QUANTO COSTA APRIRE UNA CIOCCOLATERIA ARTIGIANALE?
Il problema legato ai costi è sicuramente un aspetto molto importante ma non sempre facilmente quantificabile. Le due uscite principali nel momento in cui si decide di aprire una cioccolateria artigianale sono naturalmente legate all’affitto/acquisto del locale e dei lavori necessari per mettere gli ambienti a norma e all’acquisto delle macchine e strumenti di lavoro. Infine, bisognerà scegliere l’arredo, con vetrine, banchi per l’esposizione e tutto quanto sia necessario per rendere il locale accogliente.
Come si può facilmente comprendere, questi costi sono difficilmente quantificabili. Per quanto riguarda il locale, infatti, la spesa dipenderà molto da dove esso sarà posizionato, se nel centro storico di una città o in zona periferica. Inoltre, anche la quadratura, ossia le dimensioni, rappresentano una variabile importante non solo per il costo dell’affitto o dell’acquisto del locale, ma anche per le spese relative all’adeguamento e all’acquisto dell’arredo. Un locale di più piccole dimensioni, infatti, richiederà minore tempo e spese per essere rimesso a nuovo e per l’acquisto dell’arredo rispetto a uno di ampia metratura.
Anche per quanto riguarda l’acquisto delle macchine e degli strumenti da lavoro la quantificazione della spesa non è sempre immediata. Per prima cosa, infatti, bisogna ricordare che in commercio esistono differenti tipologie di produttori di macchine per i laboratori di cioccolato che offrono modelli diversi sia per potenza che per dimensioni. A seconda delle proprie esigenze, quindi, ossia in base alla grandezza del laboratorio o alla quantità di cioccolato che si intende produrre, si dovranno valutare le varie opzioni. A seconda di quale sia il proprio progetto per la cioccolateria si potrà iniziare con i soli macchinari di base, come la temperatrice, la raffinatrice o il forno e poi successivamente scegliere di acquistarne di più grandi, di differenti o di aggiungere a questi primi strumenti di base anche altri macchinari accessori.
Per abbattere i costi iniziali si può infine optare per un franchising. Oggi sono molti i marchi di cioccolato che a livello nazionale o internazionale permettono di aprire un’attività in franchising. Questa scelta, per quanto possa essere vista come una limitazione della propria creatività, è sicuramente un ottimo modo per iniziare quando non si ha esperienza nel mondo del commercio. Nel franchising, infatti, si potrà fare affidamento a esperti del settore che daranno il loro supporto durante l’avviamento dell’attività e, soprattutto, si potrà entrare sul mercato appoggiati da un marchio noto, in grado di essere un ottimo richiamo per la nuova clientela.