Aprire un’azienda agricola biologica: tutto quello che devi sapere

Aprire un azienda agricola biologica

Provare a tornare agli antichi mestieri progettando di aprire un’azienda agricola biologica è un’opportunità occupazionale da considerare seriamente. Per diventare un imprenditore di successo ci vuole coraggio, spirito di iniziativa, capacità imprenditoriale, fortuna, ma soprattutto non bisogna farsi prendere dall’ansia di non farcela. Riuscire a mettere da parte le preoccupazioni è un buon punto di partenza per trasformare un’idea imprenditoriale in un’attività commerciale vincente.

Per chi prova passione per il campo agricolo, il ritorno in campagna potrebbe rappresentare la realizzazione del sogno imprenditoriale. Oggi cresce di giorno in giorno l’attenzione nei confronti dei prodotti biologici, perché i consumatori curano sempre di più il loro benessere fisico e la loro salute. Ecco perché aprire un’azienda agricola può significare migliorare il proprio tenore di vita attraverso il raggiungimento di ottimi risultati economici e professionali.

Proporre ai consumatori prodotti genuini e di qualità è fondamentale per avere successo sul mercato di settore proprio perché i prodotti bio di anno in anno continuano a conquistare una buona parte del mercato. Nei paragrafi successivi esamineremo da vicino come fare per aprire un’azienda agricola biologica seguendo le idonee procedure e le opportune strategie di mercato: coltivazione bio, standard qualitativi, pratiche burocratiche e considerazioni finali ecco quello che c’è da sapere.

APRIRE UN’AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA: LA COLTIVAZIONE BIO

Per coltivare in maniera biologica bisogna dedicare al terreno la massima attenzione e coltivarlo seguendo principi rispettosi della natura. Infatti, anche se i parassiti possono essere dannosi per le piante, per combatterli non bisogna ricorrere ad alcun tipo di pesticida chimico. In questa direzione ci sono dei regolamenti a cui attenersi particolarmente rigorosi affinché le colture siano totalmente naturali. Proprio per questo, è bene sapere che per intraprendere questo mestiere si deve avere piena consapevolezza delle regole, in quanto i controlli sono periodici e le sanzioni pesanti.

Ai fini del successo, con un’azienda agricola biologica, la qualità del terreno destinato ad ospitare l’attività ricopre un ruolo di primo piano. Quindi è molto meglio un terreno lontano da strade con un traffico sostenuto, mentre in caso di terreno utilizzato in precedenza per altri tipi di colture è opportuno aspettare i tempi necessari per la riconversione.

Tutti aspetti da attenzionare e conoscere molto bene prima di intraprendere qualunque tipo di iniziativa. Improvvisare non porta da nessuna parte, anzi contribuisce solamente ad aumentare i rischi di un possibile fallimento. La conoscenza e l’esperienza del settore in questo campo sono fattori particolarmente determinanti ai fini di un buon risultato finale.

APRIRE UN’AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA: LA STAGIONALITA’ E GLI STANDARD QUALITATIVI

Un’azienda agricola biologica ha un impegno imprescindibile per il raggiungimento di risultati positivi: seguire la stagionalità, vale a dire provvedere alle coltivazioni in base ai periodi dell’anno. Con questa logica il raccolto magari non sarà tale da soddisfare totalmente la domanda dei consumatori, ma sicuramente in questo modo sarà salvaguardata la qualità e la genuinità dei prodotti.

Con un’azienda agricola biologica bisogna puntare a soddisfare le richieste dei clienti più accorti, un risultato da raggiungere esclusivamente mantenendo standard qualitativi elevati.

Non avrebbe senso portare avanti un’attività del genere senza tener conto di una richiesta dei consumatori sempre più esigente e mirata al consumo di prodotti di qualità assoluta e stagionali. Standard qualitativi alti e una ragionevole politica dei prezzi sono veri e propri punti di forza per un pronto ritorno economico e per grandi soddisfazioni professionali. Aspetti da non dimenticare mai quando si pensa realmente di aprire un’azienda agricola biologica.

APRIRE UN’AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA: PRATICHE BUROCRATICHE

Dal punto di vista burocratico partiamo dal presupposto che per aprire un’azienda agricola biologica occorre la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP), una figura introdotta nel 2004 con il decreto legislativo n. 99. Vale a dire una persona con profonde conoscenze del settore, con specifici requisiti riconosciuti dalle regioni. Un altro aspetto riguarda il tempo da dedicare all’attività agricola, da esercitare per almeno il 50% del personale tempo di lavoro totale.

Altri passi da fare riguardano l’apertura della partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate, l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e le aperture delle posizioni INPS e INAIL. L’apertura della posizione presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale permette il versamento dei contributi previdenziali, mentre quella presso l’Istituto Nazionale per le Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è necessaria per la tutela contro eventuali infortuni.

Aperta la partita IVA, se l’azienda agricola biologica produce un fatturato non superiore ai 7 mila euro annui è possibile fruire di un regime fiscale particolare, con la possibilità dei benefici di seguito elencati:

  • esonero dalla dichiarazione annuale dei redditi;
  • esonero dall’emissione di fatture e dal versamento delle imposte;
  • esonero dalla presentazione della dichiarazione IVA.

Resta però l’obbligo, anche con un fatturato non superiore ai 7 mila euro, di conservare e numerare le fatture di acquisto. Se, invece, durante l’anno dovesse essere superato il limite dei 7 mila euro, i benefici sopra elencati cessano dall’anno successivo perché l’imprenditore, in quest’ultimo caso, entra nel regime ordinario.

Come si evince da quanto emerso, sapere esattamente tutte le cose riguardo agli aspetti fiscali-burocratici legati all’apertura di un’azienda agricola biologica non è affatto un compito semplice. In fondo, e non è una novità, la burocrazia in Italia è una materia che spesso si distingue per la lungaggine e la complessità della documentazione da produrre.

Ragioni sufficienti a giustificare la consulenza di un professionista preparato per mettervi al riparo da qualunque rischio burocratico. Rischi assolutamente da evitare per non allungare i tempi relativi all’apertura della vostra azienda agricola biologica e non compromettere i sacrifici fatti. Serve quindi un commercialista serio ed esperto, una persona qualificata con tutte le competenze del caso in grado di portare a termine le pratiche correttamente e nei tempi previsti.

Quando si tratta di risolvere le problematiche legate agli aspetti fiscali e burocratici provare a completare le pratiche da soli non è conveniente, meglio affidare la documentazione del caso a un bravo commercialista. Trovarne uno competente d’altronde non è difficile, è sufficiente interpellare l’Ordine dei Dottori Commercialisti. Allora perché correre degli inutili rischi quando il problema è di facile risoluzione?

APRIRE UN’AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA: CONCLUSIONI

Aprire un’azienda agricola biologica e passare buona parte del proprio tempo a diretto contatto con la natura può rivelarsi una scelta salutare e vantaggiosa economicamente. In tempi di crisi trovare un’occupazione lavorativa diversa dal lavoro dipendente è una scelta coraggiosa, ma anche capace di garantirvi interessanti margini di guadagno. L’importante è riuscire a investire nel progetto commerciale tutte le capacità caratteriali e imprenditoriali richieste da questo genere di attività, oltre chiaramente alle risorse finanziarie necessarie.

Come visto, con un’azienda agricola biologica, il bacino di utenza non manca perché aumenta continuamente il numero di persone attratti dal consumo di prodotti bio. Un successo dunque raggiungibile quando l’offerta è capace di soddisfare pienamente le richieste dei consumatori, cosa possibile solamente attraverso prodotti qualitativamente interessanti e soprattutto genuini.

Infine, non dimenticatevi mai di aumentare la visibilità dell’azienda con una buona pubblicità. Stiamo parlando di una politica promozionale basata principalmente sui nuovi veicoli pubblicitari: sito web e social network. Strumenti pubblicitari all’avanguardia, efficaci e veloci in grado di arrivare in poco tempo a un alto numero di consumatori finali.

Oggi la concorrenza è tale che per imporsi sul mercato di settore è opportuno seguire attentamente ogni minimo particolare, perché anche un solo dettaglio può fare la differenza. Una volta fatte le ultime raccomandazioni, non resta che farvi un grande augurio per l’apertura della vostra azienda agricola biologica!

 

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